Italia-Usa, Berlusconi incontra Bush a Villa Madama

“Abbiamo trovato in George W Bush un alleato con cui abbiamo rapporti che non hanno mai avuto una tale eccellenza in passato”. Lo ha detto il presidente Berlusconi nel corso della conferenza stampa congiunta dopo i colloqui a Villa Madama.

“Bush è un amico mio personale e un grande amico dell’Italia ed ha dato a Roma il privilegio di essere la capitale europea dove è venuto più volte: ci ha onorato sei volte della sua presenza” – ha continuato Berlusconi.

Intercettazioni, trovata l’intesa: fino a tre anni per chi le pubblica

La maggioranza ha trovato un accordo sul ddl sulle intercettazioni.
Via libera alle intercettazioni per i reati punibili con la detenzione da dieci anni in su e per quelli contro la pubblica amministrazione.
Fino a tre anni di carcere, invece, per chiunque pubblichi il testo di intercettazioni o documenti di un procedimento penale di cui sia vietata la pubblicazione.
“L’accordo c’è” ha detto ministro dell’Interno, Roberto Maroni, “L’incontro è andato bene”, ha confermato il ministro per le Riforme, Umberto Bossi.
Domani, l’intesa dovrebbe essere ratificata nel consiglio dei Ministri che ha all’ordine del giorno proprio il disegno di legge sulle intercettazioni.
Ed una delle norme inserite nel ddl, secondo quanto riferito dal deputato del Pdl Niccolò Ghedini, prevederebbe fino a tre anni di detenzione per chi pubblica il testo di intercettazioni o di documenti di un procedimento penale di cui sia vietata la pubblicazione.

Berlusconi: Intercettazioni solo per reati con pene da 10 anni in su

“Le intercettazioni si faranno per un periodo massimo di tre mesi e saranno autorizzate da un organo non monocratico ma collegiale composto da tre magistrati”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale nel corso della conferenza stampa di Napoli ha spiegato il contenuto del disegno di legge che il Consiglio dei ministri varerà venerdì 13 giugno.

Intercettazioni, Berlusconi corregge il tiro: Nessun decreto è stato un errore materiale

Decreto legge o disegno di legge? Si è rischiato lo scontro istituzionale sulla nuova normativa che regola le intercettazioni. A chiarire il ‘giallo’ è il premier Berlusconi da Napoli: «Il provvedimento è stato definito decreto legge per un mero errore materiale, come confermato dal sottosegretario Gianni Letta. Nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di venerdì 13 al primo punto c’è il disegno di legge e norme in materia di intercettazioni telefoniche giudiziarie». «Non ci sono le condizioni di urgenza – spiega Berlusconi -. Non credo che questa situazione, anche se si protrae da tempo, ha la necessità d’urgenza per poter fare un decreto». Il ‘refuso’ è stato corretto anche sul sito internet del governo. L’ipotesi del decreto legge aveva rischiato di aprire uno scontro istituzionale con il Quirinale, che aveva ricordato le parole di martedì di Napolitano («Come debba essere congegnato il provvedimento, se possa preoccupare per altri aspetti si saprà quando ci sarà un disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri e quando poi inizierà la discussione in Parlamento»).

Gelmini: Le mie linee guida saranno merito, valutazione e autonomia

 Il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. è intervenuta davanti alla commissione Cultura della Camera, sottolineando che merito, valutazione e autonomia saranno le linee guida del suo ministero La Gelmini è partita dall’amaro dato di fatto che gli studenti italiani risultano tra i piu’ impreparati d’Europa. Il Merito, ha spiegato il nostro ministro, “e’ una delle piu’ alte forme di democrazia. Come dice Abravanel – ha rilevato il ministro riferendosi all’autore di un pamphlet sulla meritocrazia – e’ riduttivo pensare che tutto si riduca a combattere fenomeni quali i fannulloni o le raccomandazioni. La meritocrazia e’ un sistema di valori che promuove l’eccellenza delle persone indipendentemente dalla loro provenienza sociale, economica, etnica. In Italia si fa troppo spesso carriera solo per conoscenze o anzianita’. Il paradosso e’ che a credere che la meritocrazia produca disuguaglianza sono proprio quelli che ne beneficerebbero. L’Italia e’ uno dei Paesi piu’ ’diseguali’ al mondo. Il Merito e’ intelligenza piu’ impegno. La scuola deve premiare gli studenti migliori. Nessuna ambiguita’ su questo tema. Se i risultati sono uguali per tutti, saranno sempre i figli dei privilegiati a prevalere.”

Berlusconi ai giovani imprenditori: Per pagare meno tasse, devono pagarle tutti

Il premier Silvio Berlusconi ribadisce, davanti alla platea dei giovani industriali, la propria linea in politica economica, ricordando la ormai celebre “equazione del benessere: meno tasse per le famiglie, il lavoro, le imprese vuol dire più consumi, più produzione, più posti di lavoro, più soldi nelle casse dell’erario. Il che consente di investire nelle infrastrutture e anche di ridare qualcosa a quella parte della società più emarginata”.
“Per pagare tutti meno tasse, bisogna che tutti le paghino e quindi dobbiamo continuare la lotta all’evasione fiscale”, ha detto il premier nel corso del suo intervento al convegno dei giovani imprenditori.
“Dobbiamo continuare la lotta all’evasione se è vero che ci sono 100 miliardi di euro in meno nelle casse dello Stato”, ha spiegato, sottolineando come la riduzione della pressione fiscale rappresenti una delle priorità del governo.

Berlusconi: Ribadisco la linea della fermezza verso i clandestini e contro l’emergenza rifiuti

 “Lo Stato, con il governo della sinistra, si e’ fatto indietro troppe volte quando doveva garantire la legalita’ sul territorio”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato da Maurizio Belpietro nella trasmissione ’Panorama del giorno’ in onda su Canale 5.
“Troppe volte abbiamo visto opere pubbliche fermate da minoranze organizzate che lo Stato non ha contrastato con fermezza, e questo ha rappresentato un pericoloso percorso verso l’anarchia. E anche l’emergenza rifiuti e’ figlia di questo atteggiamento, di questa destrutturazione dello Stato. Cioe’ – ha sottolineato Berlusconi – troppe volte, anzi sempre, quando le regioni, le province e i comuni assumevano, secondo il rito della democrazia, decisioni giuste per le discariche, per la costruzione di termovalorizzatori, queste decisioni sono state osteggiate da minoranze organizzate e sono rimaste sulla carta, e questo ha portato alla situazione incredibile di questi mesi, una situazione da definire, e per questo abbiamo preso dei provvedimenti molto chiari, provvedimenti severi, abbiamo affidato pieni poteri a Guido Bertolaso, che e’ una persona di grande capacita’ e chi intralcera’ le operazioni di smaltimento dei rifiuti sara’ perseguito come si deve fare nei confronti di chi commette un reato. Sono tutti provvedimenti rispettosi della Costituzione, cosi’ come la competenza esclusiva della procura regionale per questo tipo di reati, e quindi l’emergenza non durera’ a tempo indeterminato.

Reato di clandestinità, il ministro Alfano replica all’Anm

Botta e risposta tra il ministro della Giustizia e l’Associazione nazionale magistrati, in merito al reato di immigrazione clandestina. Il ministro Alfano ha infatti replicato che questa tipologia di reato “è presente in numerose legislazioni occidentali e non ha prodotto guasti”. Alfano si è anche espresso sull’emendamento sulla prostituzione al pacchetto sicurezza, spiegando che “sul principio ci siamo, sulle modalità di applicazione le valuteremo”.

Il ministro della Giustizia ha partecipato alla riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni della Ue. Le domande rivolte dai giornalisti non potevano che riguardare il decreto Sicurezza correntemente all’esame del Parlamento. Secondo il ministro la norma che prevede il reato di immigrazione clandestina potrà essere una misura di deterrenza forte che disincentiva l’ingresso nel nostro paese di immigrati che abbiano la voglia di essere clandestini.