Berlusconi sulla Finanziaria: Pareggio di bilancio nel 2011 senza tasse

 “La ratio della strategia del Governo è molto semplice ed è quella di ridurre entro il 2011 il deficit portandolo a pari con le spese. Questo si poteva fare in due modi: aumentando le tasse e mettendo le mani nelle tasche dei cittadini oppure ridurre le spese. E questo abbiamo fatto”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha presentato in conferenza stampa la manovra economica contenuta nel cosiddetto piano Tremonti.

“Quello che noi presentiamo – ha aggiunto il premier – è uno Stato che costa meno, che semplifica, che toglie vincoli e che produce più libertà”.

Da parte sua, il ministro Tremonti ha sottolineato che “non è eludibile l’impegno di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011 preso dalla Repubblica e non solo dal precedente Governo”, ribadendo che l’approvazione definitiva avverrà “entro l’estate”.

Via libera alla manovra economica

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla manovra economica triennale, ai provvedimenti collegati e al Dpef. La manovra prevista nell’arco dei prossimi tre anni sarà pari a 34,8 miliardi di euro. Per il 2009 l’intervento previsto sarà di 13 miliardi, mentre nel 2010 si prevede una manovra di 7,1 miliardi e nel 2011 l’intervento correttivo dei conti pubblici salirà a 14,6 miliardi. L’obiettivo per quest’anno è un rapporto deficit-Pil intorno al 2,5% e procedere alla flessione del debito. Tagli a ministeri ed enti locali, ‘stangata’ su banche, assicurazioni e petrolieri. Ma anche liberalizzazione dei servizi pubblici e della rete dei carburanti.

Berlusconi scrive a Schifani sulla sospensione dei processi per le alte cariche delle Stato

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, dopo la presentazione degli emendamenti del Pdl al dl sicurezza.Ecco il testo integrale.

“Caro Presidente come le e’ noto stamane i relatori senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto “decreto sicurezza” un emendamento volto a stabilire criteri di priorita’ per la trattazione dei processi piu’ urgenti e che destano particolare allarme sociale. In tale emendamento si statuisce la assoluta necessita’ di offrire priorita’ di trattazione da parte dell’autorita’ giudiziaria ai reati piu’ recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno consentira’ alla magistratura di occuparsi dei reati piu’ urgenti e nel frattempo al Governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali”.

Sicurezza: E’ ancora polemica sull’impiego dei soldati

 “Resto convinto, in linea di massima che le forze armate vadano impiegate per i compiti istituzionalmente preposti. E soprattutto non svilite affidando loro soluzioni improprie”.
Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini commenta così, in un’ intervista a ‘Il Mattino’ la decisione del Governo di ricorrere all’esercito per fronteggiare le emergenze rifiuti e sicurezza.
“Capisco la situazione di emergenza – aggiunge – ma attenzione al rischio di militarizzazione che diventa normalità. Non è un problema ideologico, ma un richiamare ognuno ai propri compiti e non a quelli degli altri”.
Già ieri, il vicepresidente dei deputati Udc Michele Vietti aveva parlato di “un inutile spot pubblicitario”. “Attribuire funzioni di polizia alle Forze armate – aveva avvertito anche il capogruppo centrista al Senato Giampiero D’Alia – è un precedente grave e pericoloso” considerando anche “la diversa professionalità” del personale.

Pacchetto sicurezza: 2500 soldati per presidiare le città

Il ‘pacchetto sicurezza’ si arricchisce di un nuovo emendamento.
E’ stato infatti siglato un accordo tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e quello dell’Interno Roberto Maroni.
Il testo, che verrà presentato nei prossimi giorni, prevede l’utilizzo per sei mesi rinnovabili di 2.500 soldati per “azioni di pattugliamento e perlustrazione nelle città metropolitane”.
Ne ha dato notizia lo stesso La Russa in un incontro stampa a Bruxelles.

“Abbiamo discusso molto – ha detto il ministro – e ora abbiamo preparato un emendamento a quattro mani, io e Maroni, annunciato al Consiglio dei ministri. Il ministro dell’Interno, se lo vorrà, potrà avere a disposizione 2.500 militari”.
I soldati, ha spiegato La Russa, avranno qualifica di agenti di pubblica sicurezza, operando insieme a polizia e carabinieri.
In particolar modo, ha ipotizzato il ministro della Difesa, verranno utilizzati i militari che hanno avuto esperienze nelle missioni di pace sfruttando quell’esperienza guadagnata in Paesi dove hanno svolto compiti di polizia come in Kosovo o in Afghanistan.

Consiglio dei Ministri: Via libera al disegno di legge sulle intercettazioni

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche che ha due punti di forza: arginare la diffusione incontrollata dei contenuti delle intercettazioni e ridimensionare gli oneri derivanti dalle operazioni di intercettazione. Il provvedimento tiene in considerazione il diritto alla riservatezza tutelato dall’articolo 15 della Costituzione e i principi affermati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo cui la legge dello Stato deve garantire un’adeguata protezione della privacy, attraverso la definizione delle categorie di persone assoggettabili a intercettazioni e la natura dei reati; l’individuazione di un termine massimo per la durata delle intercettazioni e la tutela degli interlocutori che siano stati causalmente intercettati. Si riconosce altresi’ la responsabilita’ amministrativa della testata giornalistica intesa come soggetto giuridico. Altre novita’ consistono nell’introduzione del termine di durata massima delle intercettazioni, pari a tre mesi, e nella riduzione del numero dei reati. Le nuove limitazioni non si applicheranno, tuttavia, ai reati per mafia, terrorismo e altri reati di gravissimo allarme sociale.

Consiglio dei Ministri: Il controllo delle discariche passa all’esercito

 Fra i provvedimenti approvati stamane dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, e stato proposto un decreto-legge che completa il quadro delle iniziative tese ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania ed il superamento dell’emergenza in atto. Viene previsto l’impiego delle Forze armate per la conduzione tecnica ed operativa degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e sancito l’obbligo di completare il termovalorizzatore di Acerra;

Matteoli: Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro allo studio nuovi provvedimenti

 In merito all’ultima tragedia sul lavoro, consumata ieri a Mineo in Sicilia, il ministro delle Infrastruttue, Altero Matteoli, si è sentito stamattina con il ministro Sacconi “che sta cercando di proporre provvedimenti maggiori per scongiurare questa che sta diventando una vera tragedia nazionale”.
“Non so spiegarmi come possano ancora accadere queste cose – aggiunge il ministro – di certo la politica non può restare indifferente”.

Brunetta: In tre anni abbatteremo l’assenteismo del settore pubblico

 “Se dicessi che, in un arco di tre anni, i tassi di assenteismo del settore pubblico dovranno diventare simili a quelli del settore privato, penso di dire nulla di drammatico”. Lo ha affermato il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta durante una audizione in Commisione lavoro alla Camera (subito dopo una audizione simile in Commissione affari costituzionali).