“La ratio della strategia del Governo è molto semplice ed è quella di ridurre entro il 2011 il deficit portandolo a pari con le spese. Questo si poteva fare in due modi: aumentando le tasse e mettendo le mani nelle tasche dei cittadini oppure ridurre le spese. E questo abbiamo fatto”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha presentato in conferenza stampa la manovra economica contenuta nel cosiddetto piano Tremonti.
“Quello che noi presentiamo – ha aggiunto il premier – è uno Stato che costa meno, che semplifica, che toglie vincoli e che produce più libertà”.
Da parte sua, il ministro Tremonti ha sottolineato che “non è eludibile l’impegno di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011 preso dalla Repubblica e non solo dal precedente Governo”, ribadendo che l’approvazione definitiva avverrà “entro l’estate”.
Fra i provvedimenti approvati stamane dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, e stato proposto un decreto-legge che completa il quadro delle iniziative tese ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania ed il superamento dell’emergenza in atto. Viene previsto l’impiego delle Forze armate per la conduzione tecnica ed operativa degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e sancito l’obbligo di completare il termovalorizzatore di Acerra;
In merito all’ultima tragedia sul lavoro, consumata ieri a Mineo in Sicilia, il ministro delle Infrastruttue, Altero Matteoli, si è sentito stamattina con il ministro Sacconi “che sta cercando di proporre provvedimenti maggiori per scongiurare questa che sta diventando una vera tragedia nazionale”.
“Se dicessi che, in un arco di tre anni, i tassi di assenteismo del settore pubblico dovranno diventare simili a quelli del settore privato, penso di dire nulla di drammatico”. Lo ha affermato il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta durante una audizione in Commisione lavoro alla Camera (subito dopo una audizione simile in Commissione affari costituzionali).