Crisi economica: Berlusconi in Parlamento

 È fissato per giovedì prossimo l’incontro tra governo e parti sociali sulla crisi economica
Il governo ha dato la propria disponibilità ai presidenti di Senato e Camera per una informativa sulla situazione economica che dovrebbe tenersi mercoledì pomeriggio, prima alla Camera poi al Senato. A tenere l’informativa sarà Silvio Berlusconi. Le parti sociali incontreranno le opposizioni giovedì pomeriggio, dopo l’incontro della mattina con il governo.

Incontro Berlusconi -Tremonti, manovra entro l’estate

 Berlusconi: “È stato fatto il punto su tutti i problemi più attuali, a cominciare dalla manovra per la continuazione e il rafforzamento dell’azione di Governo. Ribadisco la volontà del governo italiano di raggiungere il pareggio di bilancio per il 2014, in linea con gli impegni assunti a livello europeo. Il decreto legge sulla manovra sarà approvato prima dell’estate”.

Manovra: scontro Berlusconi-Tremonti su norma lodo Mondadori

 Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi a proposito della norma ‘salva-Fininvest’ : ”Non c’è nulla che ci impedisca di reinserire la norma ‘salva-Fininvest’ nella manovra, tanto ci sarà a breve una sentenza. Dopo, quindi, si potrà pensare a reinserirla in Parlamento perché non sarà più considerata una norma solo per la Fininvest o ad personam. Essendo una norma equilibrata, credo che possa essere reinserita nel corso dell’iter parlamentare”.

Montezemolo: “Questa legge elettorale è vergognosa. Nessuna riforma del Fisco in deficit”

 Il commento del presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, all’annunciata iniziativa del governo sulle tasse: ”Una riforma fiscale in deficit semplicemente non è proponibile.
Precipitare un Paese nella instabilità finanziaria per rimediare, in termini di consenso, ai risultati deludenti di questa legislatura, sarebbe folle e non raggiungerebbe i risultati sperati. Gli elettori, quelli di centrodestra in testa, hanno dimostrato di non avere l’anello al naso. Pertanto, attenzione, la stabilità dei conti è il nostro vaso di Pandora. L’unico argine che, grazie anche al vincolo esterno dell’Europa, ha tenuto in questi ultimi vent’anni”.

Berlusconi assente ai processi ”Mills” e ”Ruby”, la reazione della Del Greco

 Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il 30 e 31 maggio prossimi non sarà presente al Tribunale di Milano per difendersi nei processi che lo vedono coinvolto.
Ad annunciarlo l’On. Niccolò Ghedini, legale del Premier, il quale ha giustificato l’assenza, motivandola come una missione istituzionale del suo assistito a Bucarest. L’imputato Berlusconi salterà dapprima l’udienza per il caso ”Mills”, nel quale è accusato di appropriazione indebita e frode fiscale e il giorno seguente mancherà al dibattimento sullo scottante caso ”Ruby”che lo vede accusato di prostituzione minorile e concussione.

Dl Omnibus, governo pone fiducia

 Legambiente: ”Il governo ha paura della voce degli italiani”.
”La decisione del governo di porre la questione di fiducia sul decreto omnibus, che contiene diverse norme tra cui quelle per aggirare il referendum sul nucleare, si configura come un vero e proprio furto di democrazia”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulla decisione del governo di porre la fiducia alla Camera sul dl omnibus.

Nucleare: il governo fa retromarcia… a metà

Palazzo Chigi ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus l’abrogazione di tutte le norme per la realizzazione degli impianti. Ma ci sarebbe il trucco. Secondo il WWF “si abrogano solo le disposizioni sottoposte a referendum ma non l’intero complesso di norme sul nucleare”. Un modo come un altro per depotenziare i referendum del 12 e 13 giugno. Stop al programma: inserita nella moratoria l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di nuovi impianti. E potrebbe decadere il referendum.

Nucleare, Comitato Associazioni: Romani idroelettrico smentisce Romani atomico

 Solo parole strumentali per nascondere la questione sotto il tappeto

”Oggi il Romani idroelettrico smonta tutte le argomentazioni usate dal Romani nuclearista e dal governo per sostenere il ritorno dell’Italia all’energia dell’atomo”. Sono le 70 associazioni del Comitato ‘Vota Sì’ per fermare il nucleare’ a denunciare la ”stridente contraddizione tra quanto il ministro afferma oggi e la necessità sostenuta ad oltranza, anche a costo di negare la gravità dell’incidente di Fukushima, di riportare il nucleare nel nostro Paese.