Faccia a faccia, oggi a Lussemburgo, tra il commissario europeo all’Ambiente, Stavros Dimas, e il ministro italiano Stefania Prestigiacomo: si riunisce infatti il Consiglio Ambiente dell’Ue che ha in agenda proprio il pacchetto legislativo su clima ed energia, causa di forti tensioni nei giorni scorsi fra Roma e Bruxelles. Il commissario, che ha detto ripetutamente di non volere lo scontro con l’Italia e di voler ascoltare le obiezioni e le richieste di modifica che il governo propone al pacchetto Ue, cercherà probabilmente un chiarimento con Prestigiacomo anche sulle “guerra delle cifre” con Roma sui costi del pacchetto (181 miliardi di euro, con una media di 18 miliardi all’anno dal 2011 al 2020, secondo il governo italiano).
Governo
Dalla Conferenza delle Regioni ancora critiche alla finanziaria
La Finanziaria ”da’ un colpo pesante ad alcuni servizi fondamentali che riguardano la qualita’ di vita dei cittadini”, ha dichiarato il presidente della Conferenza delle regioni Vasco Errani al termine della riunione della Conferenza del 16 ottobre.
L’assessore al Bilancio della Regione Lombardia e coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni Romano Colozzi ha inoltre sottolineato che “la finanziaria e’ molto rigida e severa”. Colozzi ha ricordato che la manovra “opera su tutti i livelli della pubblica amministrazione” e che le regioni chiederanno “di togliere alcuni tagli non preventivamente concordati, che ci aggiungono a quelli per 7 miliardi di euro che le regioni si erano gia’ impegnate ad operare per il rispetto del patto di stabilita’”.
Quando si svolgerà la prossima Conferenza Unificata – sospesa per cl’impassa sulla pregiudiziale posta dalle Regioni rispetto alle norme per il dimesionamento scolstico (vedi notizie precdente) – le regioni hanno gia’ annunciato che daranno parere negativo sulla manovra.
Cicchitto: La UE difenda l’ambiente ma non a scapito dell’industria italiana
“Il governo sta lavorando per difendere le imprese italiane, in un momento assai difficile, cercando di realizzare la compatibilita’ possibile con una tutela ragionevole dell’ambiente, al di fuori di ogni
Scontro Governo-UE sull’ambiente
Il messaggio di Giorgio Napolitano arriva proprio mentre va in scena lo scontro tra Roma e Bruxelles sull’ambiente. «Nonostante la crisi finanziaria che sta colpendo i Paesi piu avanzati – afferma il presidente della Repubblica nel messaggio che, in occasione della Giornata delle Nazioni Unite contro la povertà – occorre egualmente indirizzare le relazioni economiche e commerciali internazionali e i modelli di crescita in maniera da consentire a tutti i Paesi un effettivo progresso secondo linee compatibili con la doverosa salvaguardia delle risorse naturali e del patrimonio ambientale del pianeta».
DIMAS – Intanto è tensione tra il governo italiano e la Commissione di Bruxelles, dopo che il commissario europeo all’Ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato che i dati italiani sui costi che il ‘Pacchetto clima-energia’ avrebbe sul sistema industriale nazionale (-1,14% del Pil) «non hanno nulla a che vedere con il Pacchetto Ue». Il commissario, rispondendo alla domanda di un giornalista nel corso di una conferenza stampa sulla deforestazione, aggiunge: «L’Italia è uno dei Paesi che ne uscirà meglio. Non capisco perché veda le cose così pessimisticamente, considerando che ha le competenze necessarie per l’innovazione e grandi possibilità in materia di energie rinnovabili».
Il Governo annuncia l’arrivo di “aiuti di Stato”
Dai sei agli otto miliardi: è questo l’ammontare dei finanziamenti che dovrebbero arrivare alle banche italiane dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti, per essere destinati al sostegno delle piccole e medie imprese. Lo hanno annunciato il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nella conferenza stampa seguita alla riunione del Consiglio europeo che si è svolto a Bruxelles.
“Da noi – ha detto Tremonti – si chiede in tante sedi di finanziare la piccola e media impresa. La nostra risposta è che un’enorme linea di credito della Bei è destinata, a partire da settembre, proprio alla piccole a media impresa. Dunque quella domanda giusta ha per noi già una risposta che riteniamo giusta.
Berlusconi: Il nostro obiettivo è dare sostegno alle famiglie
“Il nostro obiettivo e’ arrivare a dare sostegno alle famiglie attraverso la riduzione fiscale e l’utilizzo del quoziente familiare”. Lo ha affermato il presidente Berlusconi, in una conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Adesso in Europa gli aiuti di Stato che fino a ieri erano peccato sono un imperativo categorico. Siamo molto soddisfatti anche per l’approvazione al Consiglio europeo del Patto per l’immigrazione. Ora non ci saranno più polemiche sulle norme italiane perchè definite più restrittive o più severe: le norme saranno uguali per tutti i paesi”.
Quanto alle decisioni assunte in tema di clima ed energia, Silvio Berlusconi ha spiegato: “L’Italia ha accolto molto bene questa formula che rimanda a dicembre la decisione, osservando che se l’Ue vuole essere la portabandiera di una politica di riduzione delle emissioni e un paradigma per chi procede in questa direzione, i gravami devono essere ripartiti su tutti i cittadini europei.
Gelmini: La scuola diventi terreno di confronto
L’intervista del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini al quotidiano online “ilsussidiario.net” di mercoledì 15 ottobre 2008
Ministro Gelmini, ora che il testo del decreto è statoapprovato in aula le vorrei chiedere di spiegare a tutti, studenti, famiglie e docenti qual è sinteticamente il contributo utile e positivo che la scuola italiana ottiene da questa legge: cioè, in che cosa potrà migliorare la nostra scuola?
Parto dalla novità più contestata: la reintroduzione del maestro unico, anzi, come occorrerebbe dire, del maestro al posto del modulo. Mi è stato contestato di essere partita a cambiare un sistema di eccellenza, ma è proprio così? Cosa misurano i test internazionali? La capacità di lettura di un testo. Ebbene, è una competenza che viene rapidamente persa, come mostrano le prove degli anni successivi.
Sacconi: A breve la riforma del diritto di sciopero
Il governo sta lavorando ad un disegno di legge delega per riformare l’attuale regolazione del diritto di sciopero nei servizi di pubblica utilita”’.
Lo ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi in occasione di un convegno al Cnel della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali.
“Lo scopo – ha spiegato Sacconi – e’ quello di prevenire il conflitto attraverso forme di conciliazione e di arbitrato. Evitare l’annuncio di scioperi che determinano un danno ai servizi di pubblica utilita’ e che vengono interrotti all’ultimo momento magari da soggetti poco rappresentativi”. E’ necessario quindi rendere obbligatorio il referendum consultivo preventivo per far si’ “che gli utenti siano informati – ha sottolineato il ministro – circa il livello di adesione allo sciopero”. L’intenzione e’ anche quella di “disciplinare la revoca dello sciopero stesso, perche’ strumentalmente troppo spesso si annuncia uno sciopero e poi lo si revoca all’ultimo minuto, all’ultimo secondo, in modo che il danno e’ stato fatto senza pagare il pegno della perdita del salario”.
Crisi finanziaria: I punti salienti del secondo decreto del governo
Crisi finanziaria globale. Il secondo decreto legge del governo garantisce stabilità, fiducia, e liquidità per le imprese e per l’economia reale.
“Con il primo decreto legge abbiamo garantito stabilità e fiducia, con quello varato lunedì 13 ottobre garantiamo stabilità e fiducia ma anche liquidità per le imprese, per l’economia reale, per i consumatori e per il sistema di vita del Paese». Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, così sintetizza l’obiettivo del decreto legge del governo che recepisce le direttive dell’Ecofin per fronteggiare la crisi finanziaria globale.
Il decreto legge è composto da due soli articoli e prevede:
1. Lo Stato garantisce per cinque anni i bond emessi dalle banche entro il 31 dicembre 2009. Tale garanzia sarà concessa a condizioni di mercato e previa valutazione di Bankitalia sulla base di criteri analoghi a quelli previsti in caso di aumenti di capitale.
Matteoli: Il decreto legge tranquillizza ancora di più gli italiani sulla crisi dei mercati
“Questo nuovo provvedimento tranquillizza ulteriormente gli italiani che hanno conti bancari e che hanno a che fare con le banche”. Così il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, commenta il decreto