Berlusconi: Veltroni si rassegni. Sono al 72 per cento di gradimento. Governerò cinque anni

 “Sono al 72 per cento di gradimento e tutti i sondaggi ci danno una maggioranza ancora più grande” di quella ottenuta alle elezioni. Veltroni si rassegni, non sa perdere. Per cinque anni governeremo noi perchè ci ha dato mandato il Paese, con una grande maggioranza, e tutti i sondaggi ci danno una maggioranza ancora più forte per tutte le cose che abbiamo fatto in soli cinque mesi. Al 72 per cento di gradimento, ma cosa vogliono ancora? Continuino pure a sgambettare in televisione, a dire le solite insulsaggini, non faranno che perdere consenso anche da parte di coloro che prima stavano dalla loro parte”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi che ha ribadito la volontà dell’esecutivo di approvare il decreto sulla scuola:

“Sul decreto Gelmini andiamo avanti, anche perche’ le critiche al decreto sono strumentali. Andiamo avanti a governare a fare le cose di buon senso che sono nel programma, qualunque cosa dica Veltroni o chiunque altro dell’opposizione. Hanno usato strumentalmente la scuola, pensate all’universita’ dove non abbiamo ancora fatto nulla e gia’ hanno mosso critiche e studenti nelle strade con strumentalizzazioni difficilmente definibili”.

Gelmini: Per l’istruzione si spende male, non si spende poco

 Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha convocato le associazioni degli studenti per un confronto sulla riforma della scuola e dopo alcuni incontri ha fatto il punto con una nota. “Ho chiesto ai ragazzi se la scuola e l’università così come sono li soddisfino. Un’università ed una scuola che non preparano al lavoro e che non consentono loro di farsi un futuro. Non è vero che in Italia si spenda poco per l’istruzione, anzi siamo tra i primi d’Europa. Il problema è che si spende male. L’università italiana produca meno laureati del Cile, abbiamo ci siano 94 università, più 320 sedi distaccate nei posti più disparati, ci siano 37 corsi di laurea con 1 solo studente, 327 facoltà non superino i 15 iscritti, negli ultimi 7 anni siano stati banditi concorsi per 13.232 posti da associato ma i promossi siano stati 26mila e nel 99,3% dei casi sono stati promossi senza che ci fossero i posti disponibili facendo aumentare i costi di 300 milioni di euro, ci siano 5 università importanti con buchi di bilancio enormi (e sono i luoghi dove si protesta maggiormente) che avrebbero portato, se fossero state aziende, al licenziamento in tronco di chi le ha gestite per tanti anni.

Berlusconi: Non ho cambiato giudizio. Lo Stato deve difendere i diritti dei cittadini di frequentare scuole e università

“Ho letto ancora un po’ di titoli di giornali…Le persone di buon senso sanno dare un giudizio su quello che leggono. Io non ho cambiato atteggiamento ne’ giudizio. Ho parlato con il ministro dell’Interno e penso che lo Stato deve difendere i diritti dei cittadini, tra cui quello di frequentare le scuole e le universita’. Se poi ci sono dei facinorosi che vogliono manifestare, manifestino pure. Hanno tutte le strade possibili e immaginabili per farlo ma non impediscano l’accesso di altri nelle strutture pubbliche. Da quello che abbiamo visto tantissime manifestazioni della scuola sono organizzate dall’estrema sinistra e dai centri sociali, come mi ha confermato ieri il ministro Maroni. Si puo’ ben dire in questi casi che in queste manifestazioni ci sono dei facinorosi. Non tutti, piccoli gruppi. E hanno il supporto dei giornali”.

Gelmini: Convocherò le associazioni degli studenti

 «Convocherò da domani tutte le associazioni degli studenti per aprire uno spazio di confronto ad una sola condizione: che si discuta sui fatti». È quanto ha annunciato il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini al Senato, in sede di replica dopo il dibattito generale sul decreto sulla scuola. «Mi ero illusa di un terreno di confronto e non di scontro – ha detto Gelmini – Si sono scatenate proteste prive di fondamento ma più di questo mi preoccupano le falsificazioni. Veltroni ha fatto della scuola il terreno privilegiato dello scontro, pregustando nuovi autunni caldi».

Berlusconi: Non permetterò nessuna occupazione di scuole e Atenei

Pugno di ferro contro le contestazioni studentesche. Con la speranza che questo scontro tra Berlusconi e gli studenti non sfoci in un nuovo ’68. Con tutti gli annessi e connessi che provocò. “Voglio fare un avviso ai naviganti: non permetterò occupazioni delle scuole e delle università”, perché questa è una “violenza”. “Convocherò oggi il ministro dell’Interno Maroni” per fare il punto della situazione. A sottolinearlo è stato il premier Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a palazzo Chigi. Al suo fianco ad ascoltarlo c’era il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.

“La realtà che conosciamo in questi giorni e in queste ore – spiega Berlusconi – è una realtà di aule universitarie piene di ragazzi che intendono studiare. Poi ci sono questi manifestanti, organizzati dall’estrema sinistra, molto spesso dai centri sociali come succede a Milano. Quindi non consentirò l’occupazione di università e di scuole, perché non è dimostrazione e un’applicazione di libertà, non è un fatto di democrazia ma è pura violenza nei confronti degli altri studenti, delle famiglie, delle istituzioni e nei confronti dello Stato. Convocherò oggi Maroni e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell’ordine per evitare che questo possa succedere”.

Berlusconi: Il metodo proposto dalla UE sul pacchetto-clima è irragionevole

 “E’ un metodo irragionevole”. Con queste parole il presidente Berlusconi ha definito il modo di procedere dell’Unione europea sul pacchetto clima ed energia, sul quale il nostro governo tiene il punto seguito da oltre dieci Paesi dell’Unione Europea:

“Non possiamo noi, il paese piu’ manifatturiero d’Europa con la Germania, fare il Don Chisciotte e caricarci di un costo che deprimerebbe la nostra economia in un momento di crisi come questo”. Silvio Berlusconi ha controbattuto alle polemiche che arrivano dall’opposizione che “non guarda agli interessi del paese, ma solo al proprio tornaconto politico” sul pacchetto clima. Sul tema dello smaltimento dei rifiuti e del nucleare, il premier ha sottolineato che serve una legge “con regole rigide e severe” contro chi deposita rifiuti per strada, “contro chi imbratta i muri” di Napoli e di tutte le citta’ d’Italia e “contro chi pensa che le strade, le piazze delle nostre belle citta’ siano dei posti dove si puo’ gettare di tutto.

Berlusconi: I problemi non si risolvono scendendo in piazza

 “I problemi non si risolvono scendendo in piazza”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi dal palco dell’assemblea dell’Unione industriali di Napoli, tra gli applausi della platea. “L’opposizione che vediamo nelle piazze e’ minore di quello che dicono. E’ fatta di piccolissime cifre. Non lasciatevi ingannare da cio’ che dicono coloro che organizzano le manifestazioni. All’ultima manifestazione organizzata dalla sinistra estrema di Bertinotti e compagni con la bandiera rossa e quel simbolo tragico del terrore e della morte della falce e del martello, erano meno di 20mila! Hanno invece dichiarato di essere in 300mila. Andate a vedere le nostre universita’: sono piene di ragazzi studiosi che vogliono imparare per darsi un avvenire di benessere e di realizzazione completa.

Berlusconi: Sul clima l’Italia non è isolata. Con noi altri nove Paesi

 “La richiesta italiana di avere piu’ tempo per approfondire il tema dei costi per la riduzione dell’anidride carbonica e’ stata condivisa da altri 9 stati. Non c’e’ quindi nessun isolamento dell’Italia in Europa, ma solo la continuazione di un costume deteriore dell’opposizione e cioe’ quello di fare polemiche anche contro il proprio Paese.

Leggo su alcuni quotidiani che l’Italia si troverebbe isolata in Europa per quanto riguarda la vicenda del clima. Non e’ assolutamente vero, l’Italia ha richiesto che i costi della riduzione delle emissioni di anidride carbonica vengano sostenuti in modo eguale da ciascun cittadino europeo.