Durante i negoziati avviati sotto Trump, i leader ucraini hanno ripetutamente implorato che gli Stati Uniti e l’Europa fornissero assistenza e garanzie in materia di sicurezza come parte di un potenziale patto, in modo che, anche se l’Ucraina cedesse parte del territorio, la Russia sarebbe dissuasa dal riprendere la guerra per impossessarsi di altre parti del Paese.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere intenzionato ad “acquisire e possedere” Gaza e che altri paesi del Medio Oriente potrebbero contribuire alla sua ricostruzione. Trump ha ribadito il suo piano per prendere il controllo di Gaza e ha affermato che potrebbe consentire ad altri stati del Medio Oriente di ricostruire parti dell’enclave devastata dalla guerra.
“Sono impegnato ad acquistare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la sua ricostruzione, potremmo darla ad altri stati del Medio Oriente per costruirne delle sezioni”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One mentre si recava al Super Bowl a New Orleans domenica. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato il suo piano per conquistare Gaza quasi una settimana fa, dopo un incontro alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Trovato l’accordo tra la Casa Bianca e il Congresso sul muro di confine per scongiurare lo shutdown. Dopo mesi di impasse, entrambi fanno un passo indietro, ma si vengono incontro.
In Francia e Germania shock e rabbia per il referendum greco sugli aiuti Ue
Bruxelles non approva l’idea di un referendum sull’accordo raggiunto per salvare Atene.
Le borse internazionali sono colate a picco nel giro di poche ore e lo spread btp-bund è volato fino a oltre 455 punti in pochi minuti, ma i leader dell’Ue sono rimasti sorpresi di fronte a una proposta completamente inattesa, che non aveva neanche sfiorato l’agenda del summit decisivo di mercoledì scorso.
L’elogio del Presidente americano per i nostri connazionali che in America hanno cercato il futuro per loro e per i loro figli.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, alla serata di Gala della Niaf, la più grande e importante associazione italoamericana, ha aperto il suo intervento pronunciando in italiano‘Viva l’Italia’ e poi ha detto: ”L’Italia è uno dei nostri maggiori alleati, uno dei membri fondatori della Nato. Non ho un antenato italiano: non tutti sono così fortunati. Gli Stati Uniti non sarebbero ciò che sono oggi senza il contributo unico e ineguagliabile degli italiani e degli italoamericani”.
Si era nascosto in una buca a Sirte. Il suo ultimo grido ai ribelli: “Non mi sparate”
Il ”Leader della rivoluzione” si faceva chiamare Muammar Gheddafi, da quando nel 1969 salì al potere. E se una rivoluzione lo portò al potere, oggi è stata ancora una rivoluzione a fermare la fine di 42 anni del suo potere assoluto, della sua dittatura. Il premier del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico, Mahmoud Jibril così ha confermato la fine del rais: ”Gheddafi è stato ucciso. Aspettavamo da molto tempo questo momento”.
A Ground Zero è cominciata la lettura dei nomi di tutte le vittime di quel giorno che cambiò il mondo. Scatta il primo minuto di silenzio per ricordare il momento in cui fu colpita la Torre nord del World Trade Center alle 8 e 46. Poi ancora un minuto di silenzio per ognuno degli altri terribili momenti di quell’11 settembre 2001, dall’attentato alla Torre sud a quello che ha colpito il lato sud del Pentagono, al volo dirottato dai terroristi e precipitato in Pennsylvania prima di arrivare sul suo bersaglio, Capitol Hill.
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