Il confronto con i sindacati sul piano di salvataggio per Alitalia proseguirà con incontri informali nella mattina di domenica, per poi arrivare alla convocazione di un tavolo formale, attesa per la sera, per una trattativa finale. Lo hanno riferito i sindacati lasciando Palazzo Chigi al termine della ricognizione nella notte da parte del governo per sondare la possibilità di riannodare i fili del negoziato fra sindacati e Cai.
E’ l’annuncio nella notte che la trattativa di fatto si riapre dopo una giornata al cardiopalma, che ha toccato il culmine con la allarmante comunicazione del commissario Augusto Fantozzi: “Potrebbero non darci più le forniture di carburante, ci potrebbero esser voli a rischio già da lunedì”.
Economia
Alitalia: Si interrompono le trattative. Più vicina la mobilità del personale
Questa volta la notte non ha portato il consiglio giusto. Anzi la notte tra l’11 e il 12 settembre 2008 verrà ricordata come uno tra i momenti più neri della vicenda Alitalia. Ormai non è più un mistero che le trattative si siano arenate e che la CAI (nuovo nome della compagnia di bandiera) abbia messo fine al dibattito e al confronto con i sindacati. E non bastano le preoccupanti rassicurazioni del ministro Sacconi che parla di prossima mobilità per molti lavoratori e che smentisce i dati che indicano almeno 5000 esuberi tra il personale dell’Alitalia.
Il tavolo di confronto tra rappresentanti del governo, dei sindacati e della Compagnia Aerea Italiana, durato gran parte della scorsa notte è saltato dopo la decisione della cordata degli imprenditori di terminare la trattativa. «CAI prende atto, dopo sette giorni di incontri, che non esistono le condizioni per proseguire le trattative» annuncia un portavoce della società. “È evidente – ha continuato – che non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessità di profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede». Per queste ragioni, CAI «non parteciperà a nessun tavolo».
Alitalia: stop alla trattativa, per la CAI non ci sono le condizioni per proseguire
Un duro stop anche se non sembra ancora arrivato il momento della rottura formale nella difficile ricerca di un’intesa con i sindacati.
“Dopo sette giorni” di trattativa per la Cai, la società della cordata di imprenditori italiani creata per salvare Alitalia, “non ci sono le condizioni per proseguire le trattative”.
“Evidentemente – fanno sapere dalla Cai- non ci si rende conto della drammaticità della situazione Alitalia e della necessità di una profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede”.
“Le condizioni oggettive fanno temere il peggio”, aveva avvertito il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. E per tutta la notte si è lavorato ad una difficile opera di mediazione.
L’esito è arrivato dopo molte ore, quando è già mattina. Cgil, Cisl, Uil e Ugl parlano di “insormontabili difficoltà” ma confermano la disponibilità a “fermare gli orologi e aggiornare la ripresa della trattativa”.
Confcommercio su Pil : Recessione alle porte
Secondo i dati Istat, il prodotto interno lordo nel secondo trimestre del 2008 è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,1% rispetto al secondo trimestre del 2007. Confermata dunque la stima preliminare per il dato congiunturale (-0,3%) mentre risulta peggiorato il dato annuo che nella stima preliminare di agosto era stazionario. La diminuzione del Pil dello 0,1% nel secondo trimestre del 2008, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, risulta essere il peggior dato tendenziale dal terzo trimestre del 2003, quando ugualmente si era registrato un calo dello 0,1% su base annua. La crescita acquisita del Pil per il 2008, ovvero la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, è pari a +0,1%.
Alitalia: ultimatum di Fantozzi
Conto alla rovescia per Alitalia: il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha lanciato senza mezzi termini un ultimatum alle parti sociali, in vista della scadenza fissata per domani. “Vi ho convocato per dirvi che auspico per domani un buon esito della trattativa: se buon esito non sarà – ha detto – doverosamente, domani dovrò procedere alla disdetta dei contratti di lavoro e ad aprire le procedure di mobilità”. I sindacati sono stati quindi riconvocati per domattina alle ore 10.
Alitalia: lunedí riprende il confronto. Passera, partner straniero senza maggioranza
La nuova Alitalia è pronta a volare già dal primo novembre. Il messaggio di fiducia arriva dal commissario straordinario Augusto Fantozzi che promette anche la scelta del partner estero entro settembre.
Intanto la compagnia franco-olandese, Air France-Klm, non nasconde che preferirebbe avere una quota di maggioranza nella nuova società. Ma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, impegnato nella difficile trattativa con i sindacati, frena: “Mi sento di escludere questa ipotesi”.
Le indiscrezioni del quotidiano economico parigino ‘La Tribune’ secondo le quali ad Air France-Klm sarebbe stata offerta in segreto la possibilità di acquisire la maggioranza di Alitalia entro il 2013 “sono voci che non hanno fondamento”, ha ribadito oggi l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera, che spiega: ‘Nel progetto che si sta discutendo e che speriamo di poter realizzare ci sarà sicuramente un’alleanza internazionale, ma non è detto che ci sia anche un azionariato internazionale. Non è mai stata in discussione non è stata messa sul tavolo e verrebbe comunque esclusa una partecipazione di maggioranza totale o relativa.
Brunetta: Su Alitalia, avanti anche senza sindacato
Con o senza l’appoggio dei sindacati l’operazione per salvare Alitalia deve andare avanti. Parola del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che ha mandato un messaggio alle sigle sindacali e
Alitalia: dai sindacati, quattro condizioni per il sì
Una flotta che confermi l’attuale network del lungo raggio, mantenere le attività di supporto come la manutenzione, qualità degli investimenti e un modello organizzativo efficiente. Sono i quattro pilastri su cui i sindacati di Alitalia vogliono discutere domani al Ministero del Lavoro, quando il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, avvierà la trattativa no-stop sul piano industriale scelto per la ‘Nuova Alitalia’.
L’obiettivo dei sindacati è sintetizzato dal leader della Uil, Luigi Angeletti: “garantire alla nuova Alitalia un futuro più profittevole e ridurre il numero degli esuberi”. Ma il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha messo in chiaro che non è disponibile a un “prendere o lasciare”.
CGIL: Su Alitalia trattativa complicata, aspettiamo piano industriale
“Il fatto che la trattativa sia complicata deve incitare tutti a dare il massimo. La politica degli ultimatum ha avuto effetti devastanti. Da giovedì ci aspettiamo di poter discutere finalmente
Alitalia: al via il confronto con i sindacati
Inizia oggi il difficile confronto con i sindacati su piano Fenice per il salvataggio di Alitalia. All’orizzonte ci sono 5-7mila esuberi da gestire e scelte industriali che, come ha sottolineato l’ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, andranno condivise per permettere all’operazione di andare in porto. Nella sede del Ministero del Lavoro, le organizzazioni dei lavoratori ascolteranno innanzitutto una relazione del neo commissario Augusto Fantozzi, che ha già definito le priorità da affrontare per arrivare alla nascita della nuova Alitalia. Da una parte, lavorerà con la cordata guidata da Colaninno per la cessione degli asset che saranno oggetto di offerta. Dall’altra, inizierà il lungo percorso che lo vedrà alla guida di una bad company in cui resteranno, oltre al personale giudicato in eccesso, i debiti e tutti i contenziosi con fornitori e creditori.