Alitalia: lunedí riprende il confronto. Passera, partner straniero senza maggioranza

di isayblog4 17 views0

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La nuova Alitalia è pronta a volare già dal primo novembre. Il messaggio di fiducia arriva dal commissario straordinario Augusto Fantozzi che promette anche la scelta del partner estero entro settembre.
Intanto la compagnia franco-olandese, Air France-Klm, non nasconde che preferirebbe avere una quota di maggioranza nella nuova società. Ma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, impegnato nella difficile trattativa con i sindacati, frena: “Mi sento di escludere questa ipotesi”.
Le indiscrezioni del quotidiano economico parigino ‘La Tribune’ secondo le quali ad Air France-Klm sarebbe stata offerta in segreto la possibilità di acquisire la maggioranza di Alitalia entro il 2013 “sono voci che non hanno fondamento”, ha ribadito oggi l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera, che spiega: ‘Nel progetto che si sta discutendo e che speriamo di poter realizzare ci sarà sicuramente un’alleanza internazionale, ma non è detto che ci sia anche un azionariato internazionale. Non è mai stata in discussione non è stata messa sul tavolo e verrebbe comunque esclusa una partecipazione di maggioranza totale o relativa. Su questo –conclude Passera – penso che possiamo chiudere l’argomento’. Ieri, inoltre, si è svolta la prima l’assemblea di Cai, Compagnia aerea italiana, che ha ratificato l’offerta e ha nominato presidente, Roberto Colaninno, e Rocco Sabelli, amministratore delegato.

Sul piano prosegue il confronto con i sindacati, ma c’è ancora scetticismo. La riunione di ieri si è concentrata ancora sul piano industriale, mentre lunedí mattina si passerà al tema caldo degli esuberi con i sindacati che puntano a ridurne al massimo il numero.
‘L’offerta – ha detto il ministro Sacconi, riferendosi alla cordata italiana- riguarda 11.500 lavoratori e non include la manutenzione straordinaria e il Cargo’. Il ministro ha però aggiunto che ‘la manutenzione straordinaria continuerà, stiamo discutendo dei modi per farla continuare e anche il Cargo continuerà qualcuno a farlo’.
Per le nove sigle sindacali, quindi, ci sono ancora dubbi, perplessità e valutazioni critiche sull’intera operazione di salvataggio, e per il momento il giudizio complessivo resta sospeso. Nella consapevolezza, tuttavia, che bisogna accelerare i tempi se si vuole rispettare la deadline chiesta dal governo per chiudere il confronto entro giovedí prossimo.

Critica l’opposizione. Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, punta il dito sui costi che i contribuenti dovranno pagare per le perdite della bad company: ‘Ogni italiano pagherà 125 euro per l’operazione Alitalia, la regione Lazio, che evidentemente ha nostalgia delle vecchie partecipazioni statali, vuole addirittura entrare nel capitale sociale della nuova compagnia. È un vecchio modo di risolvere le questioni, si pubblicizzano le perdite e si evoca qualche salvatore della patria. Ma qui non c’è nessuno da ringraziare perchè i privati fanno i propri interessi e noi ci accolliamo i debiti’.

Sugli stessi tasti batte anche Massimo D’Alema secondo il quale si tratta di un’operazione economico-finanziaria che graverà sulle casse pubbliche. Quando si tratta di contabilizzare le perdite – ha detto D’Alema – le socializzano sulle spalle dei cittadini e privatizzano i profitti”.
Intanto, dopo l’interessamento espresso dal governatore della Regione Lazio per entrare a far parte della cordata riunita nella Cai, Passera indirettamente chiude questa possibilità “Questa è una vera privatizzazione di Alitalia, vorrebbe esserlo quindi i soci devono essere entità private”.

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