Piano anticrisi: no al bollo gratis

 Vale circa due miliardi di euro il pacchetto di aiuti all’ auto e ad altri settori industriali varato dal Consiglio dei ministri. Bonus di 1.500 euro per chi rottama e acquista un’ auto Euro 4 o 5. Obiettivo del provvedimento è quello di incoraggiare l’ acquisto di auto a basso impatto ambientale: le emissioni di CO2 devono essere inferiori ai 140 g/km per i veicoli a benzina e a 130 g / km per quelli diesel. È inoltre previsto un bonus di 2500 euro per l’ acquisto di veicoli commerciali leggeri in cambio della rottamazione di veicoli Euro 0, 1 e 2 immatricolati entro il 31 dicembre 2009 e un bonus di 1500 euro per auto a metano e idrogeno. Incentivi anche senza rottamazione per l’ acquisto di auto ecologiche di 1.500 euro per vetture a metano, elettriche e a idrogeno con emissioni superiori a 120 g/km di anidride carbonica e di 3500 euro per auto a metano, elettriche e a idrogeno con emissioni inferirori ai 120 g/km2 di CO2. Per l’ acquisto di auto Gpl il bonus è di 1500 euro se le emissioni di anidride carbonica sono superiori a 120 g / km2, di 2000 euro se sono inferiori a tale soglia. Questi bonus sono cumulabili a quello per la rottamazione. Aiuto statale anche per chi converte la propria auto: se si opta per il Gpl o per il metano, il contributo statale va da 350 a 500 euro (per Gpl) e da 500 a 600 (per il metano).

Sanità sotto accusa: scatta l’ allarme corruzione

 Truffe nei settori della spesa farmaceutica – sanitaria. Dalla relazione del pg della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, emerge un quadro di mala amministrazione: sperperi dei contributi comunitari, opere edilizie incompiute, uso sconsiderato dei prodotti finanziari derivati, dipendenti pubblici che hanno intascato mazzette, consulenze indebite. Il 2008 è stato l’ anno degli atti di citazione in giudizio per un totale di circa 1 miliardo e 700 mila euro di danni e in 561 sentenze di condanna in primo grado.
La Corte dei conti condanna la gestione “allegra” della spesa in campo sanitario e farmaceutico, un terreno fertile, per il procuratore generale della magistratura contabile, per comportamenti truffaldini o comunque per lo sperpero di risorse pubbliche. Moltissimi gli illeciti denunciati: incarichi illegittimi al personale estraneo alle aziende sanitarie, doppi compensi percepiti dai medici di base, irregolarità sulla esenzione dai ticket, doppia o fraudolenta fatturazione della spesa. E non solo: il procuratore generale segnala anche il caso di patologie indicate in cartelle cliniche che, diagnosticate correttamente, avrebbero determinato un rimborso considerevolmente inferiore.

Manovra anticrisi: il Senato approva il decreto milleproroghe

 Il Senato approva la Finanziaria 2009: circa 600 gli emendamenti presentati in aula al Senato. Il provvedimento scade il primo marzo e passa ora all’ esame della Camera. In un clima di collaborazione la commissione ha svolto un lavoro positivo, con 69 modifiche apposte al testo e con l’ approvazione di emendamenti anche di notevole portata. Come, ad esempio, l’ emendamento che ha riscritto il calendario di Unico e il piano carceri messo a punto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che concede fino al 2010 poteri straordinari al capo del Dipartimento dell’ amministrazione penitenziaria (Dap), Franco Ionta, e autorizza iter più veloci per l’ edilizia carceraria. Il piano viene introdotto nel testo dall’ articolo 44-ter. Nel maxiemendamento non sono presenti gli incentivi all’ auto, ai motocicli, ai mobili e agli elettrodomestici: il decreto è oggi in Gazzetta Ufficiale e proseguirà il suo cammino in modo autonomo.

Norme sull’ editoria
Il maxi – emendamento del governo sul decreto milleproroghe ricalca il testo arrivato in aula con le 69 modifiche apportate in commissione Affari costituzionali più una serie di norme sull’ editoria. In pratica è stato traslato, con alcune modifiche, l’ articolo 33 del ddl Scajola sullo sviluppo ora all’ esame della commissione Industria di Palazzo Madama. Fra le novità arriva la cassa integrazione anche per i giornalisti dipendenti delle imprese editrici di giornali periodici. Proteste per il fatto che nel maxiemendamento al decreto milleproroghe non sono stati inseriti gli emendamenti del Pd e del Pdl per i pensionati vittime da amianto coinvolti nella sospensione delle pensioni a seguito delle inchieste della magistratura.

Economia e crisi: consumatore più fiducioso, ma più prudente negli acquisti

 Un periodo durissimo da superare, ma che le famiglie italiane (veramente non proprio tutte) vivono con una buona dose di ottimismo. Anzi, stanno meglio di quanto si potesse prevedere. Ed è ovvio. Le famiglie italiane hanno un grandissimo pregio: la propensione al risparmio, per poter attingere ai propri fondi nei momenti peggiori, senza indebitarsi. E questo rende meno drammatica la situazione per chi segue uno stile di vita risparmioso. Ma solo con una politica di risparmi fiscali l’ Italia potrà sostenere il potere di acquisto delle famiglie.

Secondo un rapporto Censis, l’ indice di fiducia è tornato a salire dopo i mesi bui della fine del 2008. Certo, l’ economia nazionale non va, ma quella di buona parte delle famiglie italiane sembra riprendere fiato. Secondo Coldiretti, tra i settori in crescita aumenta del 6% la spesa in vini pregiati e cresce dell’ 8% la percentuale di acquisti di prodotti a denominazione di origine (28%) e del 23% i consumatori che comperano cibi biologici.

CGIL: Dall’Istat, la conferma di una grave questione salariale

 Il dato Istat sulle retribuzioni nelle grandi imprese “conferma l’esistenza di una grave questione salariale che investe il paese”. È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, che così motiva: “Seppur formalmente al 4,6%, le retribuzioni effettive, quelle che l’istituto statistico chiama continuative, risultano essere vicino al tasso di inflazione, 3,5 – 3,6%, così come da noi anticipato nei giorni scorsi e riferito al totale degli occupati privati, e con retribuzioni nette addirittura al di sotto dell’inflazione”.

Il dirigente sindacale della Cgil evidenzia, infatti, “così come rileva la stessa nota dell’Istat, che la variazione del 4,6% comprende non solo i premi di produttività, già erogati nei primi 9 mesi dell’anno, e cioè prima dell’impatto drammatico della crisi di questi ultimi tre mesi, ma è anche comprensiva dei cosiddetti incentivi per esodi occupazionali, che determinano una variabilità consistente dell’indice, nonché di una tantum contrattuali, le quali non possono essere considerate retribuzioni continuative poiché ripagano semplicemente ritardi contrattuali precedenti”. Inoltre, continua Megale, “con circa 30mila occupati in meno nella grande impresa, solo per il mese di ottobre, le retribuzioni lievitano nominalmente seppur di poco”.