Un nuovo stadio per la Roma, presentato il progetto: una giornata storica

 Politica, sport e mondo immobiliare si sono dati appuntamento martedì scorso a Roma, in occasione della conferenza stampa di presentazione di quello che sarà il nuovo stadio della squadra di calcio della Roma (sorgerà nella zona che andrà dall’ Aurelia alla zona Bocea – Casalotti.

Circa 500 metri oltre il GRA, su terreni attualmente a destinazione agricola, di proprietà del Gruppo Immobiliare Scarpellini), impianto che occuperà una superficie di 130 ettari e che dovrebbe venire realizzato in una tempistica indicativa di 24 – 26 mesi.

Il progetto, presentato dall’ architetto Zavanella, prevede due anelli, uno inferiore, di 30.000 posti e uno superiore di 25.000 (la capienza potrà essere facilmente estesa a 60.000 spettatori), l’ eliminazione di ogni barriera tra spalti e campo e darà ampio risalto al tema della eco-sostenibilità, sia mediante utilizzo di pannelli fotovoltaici, ma anche grazie a sistemi di ventilazione e di raccolta delle acque piovane.

Nelle intenzioni del progettista, inoltre, lo stadio dovrà “vivere al di là della partita, ci saranno zone di accoglienza per bambini e famiglie; attenzione verrà data anche agli ospiti speciali con la creazione di 250 posti corporate”.

Fra le varie iniziative legate e / o collegate al progetto stadio c’ è l’ idea di creare un outlet, il terzo centro Ikea, dei cinema, oltre a bar, ristoranti, un asilo nido, una piscina e un complesso residenziale, sebbene, alla specifica domanda dei giornalisti, circa i costi del nuovo stadio, la responsabile amministrativa della società giallorosa Cristina Mazzoleni, ha risposto in maniera evasiva specificando che “dire oggi quanto costerà può essere fuorviante, il costo comprende più elementi ed avrà un suo piano di sostenibilità economica; l’ obiettivo primario è quello di creare valore per l’ azienda e ricavi differenziali, con attività commerciali secondarie”.

Da Assoedilizia. Convegno all’ Università Cattolica. Immigrazione: tra identità e pluralismo culturale

 All’ Università Cattolica di Milano la Seconda Conferenza Nazionale sull’ Immigrazione organizzata dal Ministero dell’ Interno e dell’ Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani. Una rassegna completa di informazioni e di dati con il denominatore del problema sicurezza.

Con la due giorni della seconda Conferenza nazionale sull’ immigrazione organizzata a Milano dal Ministero dell’ Interno e dall’ Anci e ospitata nell’ Università Cattolica abbiamo assistito alla – probabilmente – più ampia e accurata analisi di un fenomeno che coinvolge ampiamente il Paese. Quello comunemente definito degli extracomunitari.

Fenomeno che per la sua giovinezza (fino a pochi decenni or sono l’ Italia era un Paese di emigranti, non di immigrati) ha preso in contropiede un po’ tutti: opinione pubblica, governi locali e regionali, analisti, sociologi, economisti, docenti e quant’ altro, e sul quale la politica si è buttata a pesce alla ricerca di facili consensi.

Plauso meritato quindi a chi si adopera per separare il grano dalle erbacce, anche con una serie impressionante di dati e cifre. Talvolta sconcertanti perché poco pubblicizzati.

Nella prima giornata, di fronte a un parterre qualificato che ha visto la presenza dei rappresentanti delle forze economiche, sociali, politiche e religiose – tra cui il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici – il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha enumerato tre priorità: maggiore capacità degli enti locali di gestire il fenomeno; risorse sul territorio; rafforzare gli accordi internazionali per migliorare le condizioni di vita nei Paesi di origine della migrazione onde fermare la fuga dei suoi cittadini.

Immigrati. La Russa: “Sono d’accordo con Fini sulla necessità di riformare la legge sulla cittadinanza”

 Il ministro della Difesa Ignazio La Russa concorda con il presidente della Camera Gianfranco Fini che, dal palco della festa del Pdl, ha proposto la riforma della legge sulla cittadinanza. “Sono assolutamente d’ accordo con Fini sul fatto che il tema debba essere affrontato nelle sedi di partito, ha detto La Russa a margine della manifestazione del Popolo della libertà a Milano, sono in più assolutamente d’ accordo con Fini sulla necessità di riformare la legge sulla cittadinanza”.

“Penso, ha aggiunto, alla generazione Balotelli, ai ragazzi e ai bambini che hanno già compiuto un ciclo scolastico, e che hanno diritto, se amano l’ Italia, di essere italiani”. Fini aveva espresso l’ auspicio che si potesse acquisire la cittadinanza italiana non solo in base alla burocrazia, ma anche considerando l’ amore per il nostro Paese e dimostrando di conoscere la lingua e la storia italiana.

A Milano il 2° Festival Internazionale dell’ Ambiente “Energy for Life”

 Oltre 40 appuntamenti per esperti, addetti e grande pubblico. Formigoni: “Coniugare sviluppo economico e tutela ambiente”

Si è svolta a Milano, dal 25 al 28 settembre, la seconda edizione del Festival Internazionale dell’ Ambiente Energy for Life, promossa da Regione Lombardia, Provincia, Comune, Camera di Commercio di Milano ed Expo 2015, con la collaborazione di Legambiente e Associazione Umana Dimora.

L’ evento ha proposto una ricca serie di manifestazioni, incontri e convegni che hanno coinvolto esperti, studiosi, politici, associazioni e cittadini, che si sono confrontati sul tema dell’ energia, dalle politiche internazionali adottate per contrastare i cambiamenti climatici all’ uso intelligente e consapevole delle fonti energetiche, dalla riduzione dei gas serra nei paesi industrializzati allo sviluppo di un’ economia ecosostenibile.

“L’ edizione dello scorso anno – ha detto il presidente della Regione Lombardia – è stata la prima iniziativa ufficiale che con il Comune abbiamo voluto proporre dopo l’ assegnazione dell’ Expo per affrontare ogni anno le tematiche dell’ ambiente e della salvaguardia della natura. Obiettivo: porre all’ attenzione pubblica la grande sfida che abbiamo sempre considerato prioritaria, quella cioè di conciliare sviluppo economico e rispetto dell’ ambiente, elevata urbanizzazione e qualità della vita”.

Nessun limite agli immigrati nelle scuole di Genova. La Tocco si dice d’ accordo

 La viceresponsabile genovese dell’ Italia dei Diritti: “Non vanno esclusi nemmeno i bambini figli di immigrati clandestini che devono essere regolarizzati”.

Braccio di ferro tra il sindaco di Genova Marta Vincenzi e il ministro dell’ Istruzione Mariastella Gelmini. Infatti il comune ligure, per volere del suo primo cittadino e dell’ assessore Paolo Veardo, rifiuta categoricamente la proposta ministeriale di limitare al 30% la presenza di immigrati in ciascuna classe scolastica, sostenendo che solo i bambini nati all’ estero da genitori stranieri sono da considerarsi non italiani.

Tutti gli altri, seppur di lingua e religione diverse dalle nostre, se nati a Genova sono cittadini italiani a tutti gli effetti e con tutti i diritti che spettano loro. La Vincenzi, anche in nome dell’ autonomia scolastica e del decentramento nella gestione degli istituti educativi, rivendica il diritto di individuare e correggere i limiti delle leggi proposte dall’ attuale governo.

L’ iniziativa Legambiente “Puliamo il Mondo” comincia dalla scuola

 Al via con i ragazzi la più grande iniziativa di volontariato per l’ ambiente organizzata in Italia da Legambiente. Scuole in prima linea per “Puliamo il Mondo”. Al lungo fine settimana di volontariato (25, 26, 27 settembre 2009) organizzato da Legambiente parteciperanno migliaia di bambini e ragazzi in tutta Italia.

258 scuole hanno risposto all’ invito dell’ associazione ambientalista ad armarsi di guanti e rastrelli per ripulire dai rifiuti abbandonati un’ area pubblica o rendere più puliti ed accoglienti gli edifici che li ospitano ogni giorno, mentre 3.000 classi hanno aderito anche al progetto Classe per l’ ambiente: un modo per mantenere costante tutto l’ anno il loro impegno a favore del pianeta, facendo di Puliamo il Mondo il primo appuntamento di un percorso che vedrà i ragazzi partecipare a iniziative dedicate alla riduzione dell’ effetto serra.

“Per quest’anno scolastico – spiega Vanessa Pallucchi, presidente di Legambiente Scuola e Formazione – proponiamo alle classi di sottoscrivere il Patto per ridurre l’ effetto serra. Il mondo della scuola può essere un alleato privilegiato nella battaglia contro i mutamenti climatici e puntiamo con forza su questa scommessa. I materiali informativi e le attività proposte alle classi per l’ ambiente vogliono essere uno strumento di cittadinanza partecipativa, un modo pratico per far capire ai giovani lo stretto rapporto che intercorre tra i cambiamenti climatici e i propri stili di vita”.

Tra le tante iniziative di Puliamo il Mondo che vedranno protagoniste le scuole è prevista, ad esempio, la pulizia dell’ arenile da parte dei bambini della scuola Primaria S. Pertini di Bergeggi in Liguria. A Monte S. Maria Tiberina (Pg) in Umbria i bambini delle scuole saranno impegnati nella ripulitura di una strada prospiciente il centro storico dopo una riflessione con le insegnati sul significato di Pulire il mondo.

In Toscana a Bagno a Ripoli (Fi) gli alunni delle scuole del territorio insieme i ragazzi dell’ Associazione Arca Cooperativa procederanno alla pulizia dei giardini pubblici e delle aree circostanti per finire con una merenda offerta dal comune di Bagno a Ripoli. In Sicilia, ad Avola (Sr), i ragazzi dell’Istituto comprensivo Vittorini faranno pulizia intorno al plesso scolastico mentre in Lombardia le scuole primarie di Lanzo d’ Intelvi (Co) raccoglieranno i rifiuti in alcune zone periferiche e a Gropello Cairoli (Pv) le attività di pulizia saranno seguite da un laboratorio creativo di riutilizzo della plastica.

Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini hanno presentato il “Piano di azione per la piena occupabilità dei giovani”

 Facilitare la transizione scuola – lavoro, rilanciare l’ istruzione tecnico – professionale, rilanciare il contratto di apprendistato, ripensare l’ utilizzo dei tirocini formativi, ripensare il ruolo della formazione universitaria, aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro: sono queste le sei priorità individuate dai ministri del Lavoro e dell’ Istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, nel “Piano di azione per la piena occupabilità dei giovani attraverso l’ integrazione tra apprendimento e lavoro”, presentato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Linee di azione comuni da perseguire attraverso una guida condivisa. «Per trasformare la recessione in una straordinaria opportunità di cambiamento: è dai giovani – ne è convinto il governo – dalle loro energie e dai loro talenti, che dobbiamo ripartire. Con loro, e per loro vogliamo costruire l’ Italia del futuro”.

Un rapporto “nuovo e più integrato tra sistema formativo e mondo del lavoro si impone, anche perchè, senza interventi correttivi, le proiezioni al 2020 vedono l’ Italia in una posizione di grave difficoltà, nel contesto internazionale e comparato, rispetto alle prospettive demografiche, occupazionali e di crescita. Si prevede, in particolare, una forte carenza di competenze elevate e intermedie legate ai nuovi lavori e un disallineamento complessivo della offerta formativa rispetto alle richieste del mercato del lavoro”.

Immigrazione. Stop dell’ Onu ai respingimenti

 Ieri a Bruxelles, Antonio Guterres, l’ Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni unite, ha ribadito, le sue forti riserve nei riguardi dei respingimenti di clandestini effettuati dalle motovedette italiane nel Mediterraneo, considerando fortemente carenti, in Libia, le condizioni di protezione adeguate ai richiedenti asilo.

Guterres, durante una conferenza stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio dei ministri Ue degli Affari interni, ha dichiarato: “La nostra posizione è molto chiara: noi non pensiamo che in Libia ci siano condizioni che permettano la protezione dei richiedenti asilo: la situazione attuale non lo consente”.

In Libia, ha proseguito l’ Alto commissario Onu, “ci sono condizioni di detenzione spaventose, e c’ è il rischio effettivo che persone che meriterebbero la protezione internazionale siano rimandate nei paesi d’ origine. Per questo abbiamo espresso le nostre forti riserve verso l’ Italia, sul respingimento delle persone verso la Libia in queste circostanze”.

Lombardia. Precari della scuola: approvato il documento dal tavolo del Patto per lo Sviluppo

 Al termine dei lavori del Patto per lo Sviluppo è stato approvato un documento che riassume le posizioni condivise e gli impegni assunti.

“Il sistema economico italiano ha dato prova di saper reagire in modo efficace alla crisi economica anche grazie ad un sistema sociale e a un assetto del sistema del welfare che si è mostrato adeguato alle sfide e alle difficoltà a cui era chiamato a rispondere”.

In tale contesto Regione Lombardia ha contribuito con la propria spinta propulsiva all’ evoluzione del sistema degli ammortizzatori sociali verso un passaggio dal Welfare della necessità al Welfare della opportunità, centrato sulla volontà della persona di essere e rimanere attiva nella società, offrendo alle persone risposte integrate per mettere a frutto la propria esperienza e competenza.

Il grande accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali è stato un esempio positivo in questo senso: il lavoratore in cassa integrazione riceve un’ integrazione al reddito, un’ indennità di partecipazione per compiere percorsi formativi e di riqualificazione. In questo modo la persona non resta inattiva, ma investe nella propria crescita professionale per rientrare con più efficacia nel mondo del lavoro.

Anche l’ accordo siglato il 7 settembre tra Regione Lombardia e Ministero dell’ Istruzione è un esempio virtuoso di questo nuovo welfare. Grazie al cofinanziamento di 15 milioni di euro di Regione Lombardia, si offre un’ integrazione al sussidio di disoccupazione ai lavoratori precari della scuola, iscritti nelle graduatorie permanenti, senza contratto nell’anno scolastico 2009 / 10, per continuare ad apportare la loro professionalità all’ interno della scuola e del sistema della formazione, attraverso progetti di miglioramento dell’ offerta formativa: azioni di lotta alla dispersione, recupero e approfondimento degli apprendimenti, attività di orientamento, supporto per l’ inserimento di studenti stranieri e di ragazzi con disabilità, e le altre attività di miglioramento che le scuole proporranno.

Mdc (Movimento Difesa del Cittadino) e Legambiente presentano “Italia a Tavola 2009” VI° Rapporto sulla sicurezza alimentare

 L’ indagine più completa su tutta la filiera alimentare: tutti i numeri e i casi delle operazioni dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Corpo Forestale e Guardia Costiera. E da quest’ anno il rapporto si arricchisce del contributo dell’Agenzia delle Dogane e dei Carabinieri per le politiche agricole.

Tonnellate di insaccati invase da parassiti, formaggio avariato riciclato e spacciato per buono, prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione. Queste e altre le frodi che nel 2008 hanno portato a un boom di sequestri: aumentano del 142% i chilogrammi di prodotto sequestrati dai Nas e del 642% il valore dell’ attività di controllo dell’ ICQ.

Tempi duri per i criminali dell’ agroalimentare oggetto di un vero e proprio un boom di sequestri nel 2008 ad opera delle Forze dell’ ordine. Le cifre sono da capogiro: oltre 34 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati dai Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) per un valore di circa 160 milioni di euro. Notevole l’ incremento dei chilogrammi sequestrati e del loro valore rispetto al 2007: rispettivamente il 142% e il 32%. Maggiori le cifre dei risultati delle ispezioni svolte dall’ Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti (ICQ): 181 milioni di euro di cui 172 milioni solo nel settore vitivinicolo.

“Osservando questi risultati – ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino – sembra che il buon cibo italiano non trovi pace in tema di sicurezza alimentare. La salute dei consumatori è sempre di più compromessa da sofisticazioni e contraffazioni. Il gran numero dei sequestri testimonia però l’impegno delle Forze dell’ Ordine a difendere i cittadini grazie ad operazioni sempre più mirate e anche all’aiuto delle nuove tecnologie”.

Intensa infatti l’ attività di controllo: oltre 28mila ispezioni da parte dei Nas, 37mila da parte dell’ ICQ ben 157mila nel settore ittico a cura delle Capitanerie di Porto. Sono stati, invece, circa 53mila gli interventi dell’ Agenzia delle Dogane. Non manca poi l’attività del Corpo Forestale (766 operazioni) e dei Carabinieri per le Politiche Agricole (969).