Altro che chiedere scusa, come si è illusa Veronica con qualche amica. Silvio è andato in tivù, da Vespa, per rilanciare la sua verità. Vuole che sia lei a piegarsi: dica perdono, ho sbagliato. Dipinge la moglie come una donna manipolata. Accusa “le gazzette della sinistra” di averle fatto bere “due assolute falsità”. La prima è che lui volesse infarcire di “veline” le liste del Pdl. La seconda, che avesse frequentazioni con la minorenne Noemi.
Berlusconi nega su tutta la linea e definirlo infuriato è poco. Per contrattaccare dal video, ha disdetto all’ ultimo istante un appuntamento con il Presidente della Repubblica. Dovevano affrontare la promozione della Brambilla a ministro, ma il caso Veronica è diventato più importante del minirimpasto (rinviato a giovedì), specie dopo la bacchettata mattutina dei vescovi. A Vespa non è parso vero di trattare il caso che fa parlare il mondo.
Scaletta allestita di corsa, senza la signora Lario. Nonostante il conduttore e De Bortoli (direttore del Corsera) l’ abbiano difesa, è parso a tratti un processo in contumacia. Se gli italiani si facessero l’ opinione solo in base a quanto hanno udito ieri, giudicherebbero Veronica una visionaria. Per Berlusconi è tutto un castello di calunnie costruito dalla sinistra che non riesce ad accettare la mia popolarità salita al 75 per cento, e ricomincia con gli attacchi personali.
Ha detto anche il premier, nel corso della puntata, che una bugia di Franceschini al giorno leva i Democratici di torno. Ha parlato di terremoto, di segnali sulla crisi che inducono alla fiducia, chiede un intervento della Banca d’ Italia affinché le banche continuino a fare le banche e ad erogare crediti alle imprese. “In questo momento gli istituti bancari stanno facendo utili elevati, perfino eccessivi”, dice il premier, quindi Draghi farebbe bene a intervenire. Ma nel suo mirino c’ è soprattutto la consorte.