Italia vergogna d’Europa anche sugli stipendi

 Più poveri, sempre più poveri. E con stipendi da fame. Addirittura dietro Spagna e Grecia. Non è certo un bel quadretto quello disegnato dall’Ocse per il settimo paese più industrializzato del mondo. Un Paese che lascia a fine mese i propri cittadini con una busta paga tra le più basse dei Paesi Ocse, piazzandosi al 23esimo posto dietro Spagna e Grecia. La classifica, rilevata dal Rapporto Ocse sulla tassazione dei salari, riguarda lo stipendio netto di un lavoratore senza carichi di famiglia ed è calcolato a parità di potere d’acquisto. Lo stipendio italiano (19.861 dollari l’anno) è molto al di sotto della media Ocse (24.660) e della Ue a 15 (26.434).

Bankitalia certifica: conti pubblici in salute

L’Italia senza governo, in attesa delle elezioni, ha fatto un altro passo avanti verso il risanamento dei conti pubblici. A sancire il miglioramento dello stato di salute dei nostri conti pubblici è stata ieri mattina la Banca d’Italia, che ha diffuso i dati relativi al debito e al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche per il 2007.

Famiglia Cristiana: positiva la presenza dell’Unione di Centro, anche se…

 “La presenza nella competizione elettorale della formazione di ispirazione cristiana, nata dall’accordo fra l’Udc di Pier Ferdinando Casini e la Rosa bianca di Savino Pezzotta, costituisce un unicum perché essa è la sola ad avere una forte identità, a differenza delle altre che si caratterizzano per aver fuso, stemperandosi, grandi identità del passato come quella comunista e democristiana.

L’esperimento del Centro di ispirazione cristiana, di per sé, non è né nuovo né originale. Ci avevano già provato Martinazzoli con il suo Ppi nel 1994 e Sergio D’Antoni con Andreotti nel 2001. L’insuccesso era stato determinato dalla legge elettorale maggioritaria che non dava chance ad alcun tentativo isolato. Paradossalmente, il tanto vituperato “Porcellum” (che toglie ai cittadini il diritto di votare i propri candidati), introducendo il sistema proporzionale mitigato dagli sbarramenti, dà ora una possibilità al tentativo di Casini e Pezzotta. E, come si vede dai ripetuti attacchi di Berlusconi, inquieta soprattutto il Pdl, che invita a non votarli per non disperdere i voti.

Berlusconi difende ancora la candidatura di Ciarrapico

 “La candidatura di Ciarrapico è un fatto minore e ininfluente, piuttosto sono preoccupatissimo su quanto accade in Campania colpita dalla catastrofe dei rifiuti”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, rispondendo alle domande dei giornalisti:
“Voi parlate di un caso Ciarrapico ma si tratta di un imprenditore che fu accolto al congresso del Pd dagli applausi e che e’ stato male interpretato e ha smentito subito le sue dichiarazioni.

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L’intervento di Enrico Boselli a presentazione della campagna elettorale dei socialisti

 “L’8 marzo è la festa delle donne, per noi diritti civili e diritti sociali camminano con lo stesso passo. Lo ha detto bene Grillini, lo diciamo da sempre. Per ragioni diverse non ho parlato in nessuna delle due occasioni che mi sono state date in campagna elettorale.
A Genova, dove 116 anni fa è iniziato il cammino dei socialisti italiani, è successo che è morto l’ennesimo operaio nei cantieri del porto. Mi sono rifiutato di parlare, in segno di rispetto per un lutto. La seconda occasione è stato giovedì scorso, nella trasmissione Porta a Porta di Vespa.

Il PDL presenta Souad Sbai, Eugenia Roccella e Fiamma Nirenstein

 “Tre storie importanti, testimonianze di vita che uniscono tre culture diverse per la rinascita della nazione”. Così Andrea Ronchi presenta, in una conferenza stampa alla Camera, Fiamma Nirenstein, Eugenia Roccella e Souad Sbai, candidate del Popolo della Libertà alle prossime elezioni politiche. Un ‘tridente’ che il Pdl vuole portare alla Camera: la giornalista sarà candidata in Liguria, la ex portavoce del Family day si presenterà nel Lazio, mentre la rappresentante delle donne marocchine in Italia correrà in Puglia. Presenti in conferenza stampa, oltre al portavoce di An e alle tre candidate, anche il vicecoordinatore di Fi, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello.

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