Il presidente della Repubblica ha inviato agli italiani il tradizionale messaggio di fine anno: parole nobili, da recepire in tutto il loro significato morale

di isayblog4 26 views0

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“Giorgio Napolitano, ha detto Gianfranco Fini, si è reso interprete di quel sentimento sempre più diffuso nel Paese, che auspica l’ avvio di una nuova fase politica e di riforme istituzionali, basate sul civile e democratico confronto delle opinioni”. Parole nobili ha pronunciato il Capo dello Stato italiano, con quell’ equilibrio e quella schiettezza che lo contraddistinguono.

“Parole forti e autorevoli, le definisce il presidente del Senato Renato Schifani. Parole che richiamano tutte le forze politiche ad una maggiore etica nei comportamenti per favorire una più forte coesione del Paese e della sua unità. Parole che sono un invito a riforme largamente condivisibili e allo spirito di pacificazione della Nazione dopo i fatti di Milano.

Napolitano ha inserito tra le riforme non rinviabili quella della giustizia. “Ora c’ è da augurarsi che l’ opposizione voglia iniziare ad essere collaborativa, diversamente da quanto ha purtroppo fatto negli ultimi diciotto mesi”, dice il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. Mentre Italo Bocchino dice che i finiani sono contenti che il Capo dello Stato abbia parlato di giusto equilibrio tra governo e Parlamento

La Lega Nord, sorvolando sul tema sull’ immigrazione e rischio razzismo, cui ha accennato Napolitano, esprime consenso per i riconoscimenti al governo su come ha fronteggiato la crisi economica e per l’ invito sulle riforme. Pier Luigi Bersani parla di messaggio autorevole e chiaro e chiede di mettere in primo piano le riforme sui temi sociali, senza tuttavia chiudere alle riforme istituzionali; Infatti così commenta: “Ribadiamo l’ impegno a concorrere ad un ammodernamento delle nostre istituzioni secondo le linee che il Presidente ha tracciato con nettezza”.

Il leader dell’ Udc Pier Ferdinando Casini si dice pronto a raccogliere l’ invito di Napolitano: «È necessario lavorare con fiducia e spirito di unità nazionale per uscire definitivamente dalla crisi economica e sociale. Abbiamo apprezzato fortemente l’ esortazione ad un impegno comune a favore dell’ occupazione e il riconoscimento che il Presidente Napolitano ha rivolto alle famiglie italiane: In questo troviamo una significativa sintonia con le parole che ha pronunciato il Santo Padre: “il 2010 si apra con un patto comune per il lavoro e per la famiglia”.

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