Bersani (PD): Manovra depressiva, umilia il Parlamento

di isayblog4 14 views0

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La manovra d’estate del governo Berlusconi “è depressiva, non trasparente e umilia il Parlamento”. Questo è il giudizio del ministro dell’Economia per il governo ombra Pierluigi Bersani, nella dichiarazione di voto alla Camera dei deputati che conferma il no del Partito democratico alla fiducia chiesta dal governo sulla finanziaria 2009.

“Che cosa c’entra questa manovra economica con la crisi che denunciate con toni apocalittici”, per colpa dei “mondialisti, all’occorrenza comunisti, e da centrali di speculazione?”. Pierluigi Bersani, prima del voto di fiducia, muove all’attacco del governo liquidando il maxi-emendamento come una “manovra regressiva di consumi e investimenti”.

Una “manovra notturna, un po’ catacombale, a ondate successive piene di mille disparate cose dove non c’è un pacchetto di misure che rafforzino nell’immediato il potere di acquisto” di salari e pensioni. “E non c’è alcuna misura per chiudere contratti, nessun investimento a fini di produttività e innovazione. Manca il pacchetto di misure per rafforzare il potere d’acquisto e le retribuzioni, mancano le misure per il rinnovo de contratti. E’ un provvedimento che parla più all’immaginazione che al portafoglio”.

Bersani cita la riduzione di risorse al comparto sicurezza, parla di “tagli micidiali su scuola e università, senza dire come e dove”, censura i soldi in meno agli enti locali. Si rivolge alla Lega: “Non è che pensate davvero che il nord si accontenti di un insulto all’inno, vorrà qualcosa di più concreto”.

Il centrodestra, in un paese capace di trasformare in prodotti le materie prime importate dall’estero, sta dando “un messaggio che a me sembra pericoloso: se inoculiamo germi che contraddicono questa apertura, non sapremo più che mestiere fare e taglieremo il ramo sul quale siamo seduti”. In una congiuntura, tra l’altro, dove l’onda dei mutui americani e del prezzo delle materie prime rischia di trasformarsi in “un uno-due che può stordirci come evitiamo che lo tsunami dell’inflazione si scarichi sulle famiglie più deboli. Un tentativo di risposta nella manovra non c’è. Il provvedimento è una bomba a frammentazione e quando se ne vedranno gli effetti anche quelli che oggi danno la fiducia se ne pentiranno”.

La chiosa finale è per il al ministro Tremonti, che sulla card per i pensionati “accusa la sinistra di snobismo: dategli un aumento delle pensioni, dategli la quindicesima e lasciatela fare a noi la sinistra. So anch’io che è misura americana, mica siamo provinciali, ma perché – concludendo la sua dichiarazione – dall’America non ci portate le leggi sull’evasione fiscale e sui conflitti di interesse?”

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