Alitalia, prestito ponte di 300 milioni

di isayblog4 15 views0

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Il consiglio dei ministri ha dato l’ok al decreto per la concessione di un prestito ponte ad Alitalia da 300 milioni di euro. La data del rimborso dovrebbe essere confermata entro il 31 dicembre 2008. Nel provvedimento entrato in consiglio dei ministri le risorse previste erano di 100 milioni di euro. “Le eccessive interferenze su questo argomento durante la campagna elettorale, e le numerose difficoltà frapposte dai sindacati sono alla base” della decisione su Air France di ritirare l’offerta, ha riferito Romano Prodi sulla decisione della compagnia di ritirarsi dall’acquisto di Alitalia.

Il presidente del Consiglio spiega che l’aumento del prestito è susseguente ad una richiesta esplicita giunta dal futuro premier. “L’onorevole Berlusconi – ha sottolineato Prodi – mi ha chiesto di provvedere a un prestito più sostanzioso di quello che noi avevamo prospettato, proprio per avere il tempo di strutturare e di organizzare eventuali soluzioni alternative a questo problema, vista la rinuncia di Air France”. Il CdM ha infatti autorizzato un prestito ponte da 300 milioni per Alitalia, mentre il decreto entrato in Cdm prevedeva infatti una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni.

E’ quella del prestito ponte dunque la soluzione d’emergenza adottata dal governo dopo che ieri si era bruscamente chiusa la trattativa con Air France, la compagnia di bandiera francese sfiancata dall’estenuante trattativa con i sindacati e dalle continue interferenze politiche. Niente cordata dunque. Almeno per ora le promesse di Berlusconi rimangono parole al vento.

Nel pomeriggio era stato anche il segretario del PD Walter Veltroni a chiedere “un intervento-ponte del governo per fare fronte alla drammatica crisi di Alitalia”. Il leader democratico non ha risparmiato critiche all’atteggiamento assunto sul tema dalla destra, soprattutto in campagna elettorale.

Veltroni ha sottolineato che “Alitalia rischia molto” a causa “del comportamento irresponsabile” del centrodestra “ora sono a rischio migliaia di posti di lavoro a Malpensa e a Fiumicino”, il tutto è “il prodotto dell’irresponsabilità di chi ha annunciato cordate inesistenti, ha espresso ostilità per Air France perché straniera, come se Aeroflot non lo fosse. Il Governo – ha concluso Veltroni – deve fare il possibile perché si riapra un negoziato e io spero che Lufthansa sia interessata ad un rapporto di partnership con Alitalia che garantisca il futuro dell’azienda e dei posti di lavoro”.

www.partitodemocratico.it

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