Manovra anticrisi: il Senato approva il decreto milleproroghe

 Il Senato approva la Finanziaria 2009: circa 600 gli emendamenti presentati in aula al Senato. Il provvedimento scade il primo marzo e passa ora all’ esame della Camera. In un clima di collaborazione la commissione ha svolto un lavoro positivo, con 69 modifiche apposte al testo e con l’ approvazione di emendamenti anche di notevole portata. Come, ad esempio, l’ emendamento che ha riscritto il calendario di Unico e il piano carceri messo a punto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che concede fino al 2010 poteri straordinari al capo del Dipartimento dell’ amministrazione penitenziaria (Dap), Franco Ionta, e autorizza iter più veloci per l’ edilizia carceraria. Il piano viene introdotto nel testo dall’ articolo 44-ter. Nel maxiemendamento non sono presenti gli incentivi all’ auto, ai motocicli, ai mobili e agli elettrodomestici: il decreto è oggi in Gazzetta Ufficiale e proseguirà il suo cammino in modo autonomo.

Norme sull’ editoria
Il maxi – emendamento del governo sul decreto milleproroghe ricalca il testo arrivato in aula con le 69 modifiche apportate in commissione Affari costituzionali più una serie di norme sull’ editoria. In pratica è stato traslato, con alcune modifiche, l’ articolo 33 del ddl Scajola sullo sviluppo ora all’ esame della commissione Industria di Palazzo Madama. Fra le novità arriva la cassa integrazione anche per i giornalisti dipendenti delle imprese editrici di giornali periodici. Proteste per il fatto che nel maxiemendamento al decreto milleproroghe non sono stati inseriti gli emendamenti del Pd e del Pdl per i pensionati vittime da amianto coinvolti nella sospensione delle pensioni a seguito delle inchieste della magistratura.

Sì anche dal Senato: il Governo ottiene la fiducia in Parlamento

 Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia al Senato, dopo il passaggio di ieri alla Camera.
I voti a favore sono stati 173, quelli contrari 137, le astensioni due.
Stamattina i lavori nell’Aula del Senato erano ripresi con la discussione generale, la replica del presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto.

“Non ci sono stati attacchi pregiudiziali da parte dell’opposizione, si è parlato soprattutto di contenuti. Finalmente siamo una democrazia bipolare. E così funziona e deve funzionare una democrazia matura e compiuta. Sì alle critiche, no agli attacchi personali”.
Silvio Berlusconi ha aperto con questa sottolineatura il suo intervento di replica nell’Aula di Palazzo Madama.

Veltroni: Le istituzioni appartengono a tutti. Alle opposizoni le vicepresidenze di Camera e Senato

 A Camera e Senato due vicepresidenti alle opposizioni. E’ l’assetto richiesto dal segretario del PD, Walter Veltroni,a marginde del Congresso delle Acli, prefigurando per i democratici un vicepresidente sia alla Camera che al Senato: “Penso che alla Camera una vicepresidenza vada al Pd e una all’Udc e al Senato una al Pd e una all’Idv. Dal voto sono uscite diverse opposizioni, e con queste diverse opposizioni bisognerà avere un rapporto corretto a cominciare dai primi passaggi istituzionali delle vicepresidenze”.

Schifani (PdL): Il Palazzo non deve più parlare a se stesso ma ai cittadini

 Renato Schifani è il nuovo Presidente del Senato. Alla prima votazione ha ottenuto 178 voti a fronte di una maggioranza richiesta di 162 voti. Nel suo discorso di insediamento, Schifani ha delineato i tratti del proprio mandato:

“Sento forte la necessita’ di un impegno crescente per la sicurezza e per l’affermazione dei valori di legalita’, perche’ ho vissuto, insieme a tutti gli altri siciliani, il dolore di vedere la mia terra ferita, vessata, umiliata e, insieme, l’orgoglio di vedere una Sicilia che non si e’ mai piegata ne’ mai data per vinta ed e’ stata capace invece di rialzarsi e gridare il suo rifiuto della violenza, della prepotenza e dell’illegalita’”.

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Elezioni: Federconsumatori minaccia una richiesta di risarcimento in caso di pareggio

 “La lettura dell’articolo del ‘sole 24 ore’ di oggi, da cui si evince che al Senato vi sarà una vera e propria lotteria su chi vincerà le elezioni, è estremamente preoccupante e ancor più preoccupante è constatare che nel nostro paese vi siano uomini politici e partiti che operino con assoluta irresponsabilità e disprezzo per il bene comune .

Ciò in seguito alle decisioni contrarie e formalizzate nelle aule parlamentari a mettere mano a un meccanismo elettorale che difficilmente potrà dare esiti positivi per una risposta di Governo per il nostro paese. Ciò è molto grave anche alla luce di considerazioni che erano state fatte da più parti a partire da quelle esimie del Presidente della Repubblica . Questa irresponsabilità è ascrivibile a chi formalmente ha dichiarato anche con voto formale di non volere una modifica della legge elettorale con conseguenze politiche incalcolabili e che produrrà costi per centinaia di milioni a carico dei cittadini tutti.