Abruzzo: la Ue per la ricostruzione e il rilancio delle pmi

 L’ Unione europea disponibilissima ad aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Una disponibilità che si potrà concretizzare riprogrammando i fondi europei e ridisegnare le strategie per accedere alle risorse finanziare che dovrebbero essere molto più consistenti dei 90 milioni minimi già assicurati da Bruxelles.

I primi segnali per aiutare l’ Abruzzo con il massimo delle risorse disponibili sono venuti ieri dalla commissaria europea agli Affari regionali, Danuta Hubner, in visita all’ Aquila accolta dal ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, dal Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso e dal Governatore abruzzese, Gianni Chiodi.

L’ Unione europea ammetterà la più grande flessibilità sui fondi già stanziati e su quelli aggiuntivi del fondo di solidarietà, necessari per la ricostruzione e la ripresa delle attività produttive, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese che devono tornare a lavorare ed essere coinvolte nel processo di ricostruzione.

Sull’ ipotesi avanzata da più parti di riconoscere alla provincia de L’ Aquila la cosiddetta zona franca, la Hubner spiega di aver condiviso “la modifica al regolamento che permette gli aiuti di Stato e la Commissione Europea offrirà tutti i fondi europei di pertinenza per la Pmi”.

Nel sottolineare che entro dieci settimane dal sisma l’ Italia deve consegnare a Bruxelles tutti documenti per attivare gli aiuti, il ministro Ronchi ha annunciato che le scadenze verranno sicuramente rispettate dall’ Italia proprio per evitare di perdere molti fondi come spesso è capitato in passato per l’ incompletezza delle documentazioni.

Estero. Carte di credito: “È il momento per una forte e attendibile tutela dei consumatori” dice Obama

 Il presidente americano presenta la riforma del settore che potrebbe diventare legge entro il 25 maggio: “Trasparenza e responsabilità”. Una riforma immediata dell’ industria delle carte di credito a tutela dei consumatori e per riportare la necessaria trasparenza. A chiederlo è il presidente americano Barack Obama che punta a trasformare la riforma del settore in legge entro il Memorial day, il prossimo 25 maggio. Un progetto di riforma è già stato approvato dalla Camera, ora spetta al Senato pronunciarsi.

“È il momento per una forte e attendibile tutela dei consumatori” afferma Obama a Rio rancho (New Mexico), sottolineando che non è più tollerabile che i profitti dell’ industria delle carte di credito dipendano da pratiche fuorvianti a scapito delle famiglie di lavoratori. Per troppo tempo i contratti per le carte di credito sono stati ingannevolmente complicati, portando i consumatori a pagare più del previsto a causa di pratiche non corrette.

Ogni anno gli americani pagano circa 15 miliardi di dollari in penali per ritardi o supermento del tetto massimo fissato. Circa l’ 80% delle famiglie americane ha una carta di credito. “È il momento – ribadisce Obama – per una riforma che porta trasparenza e responsabilità, valori fondamentali per le basi sulle quali stiamo ricostruendo la nostra economia”.

Il Senatore Fluttero Pdl: “Il Ministro Prestigiacomo sul clima non ha deleghe in bianco. Non siamo “negazionisti” ma è necessario il confronto”

 Il Governo Berlusconi non ha l’ “eco singhiozzo”, però è necessario un dibattito tra coalizione, gruppi parlamentari, partito e Governo per definire gli obiettivi delle politiche ambientali che concretizzino in scelte pratiche ed omogenee il concetto dell’ “ambientalismo del fare” che si contrappone all’ ambientalismo del no rappresentato dall’ ex Ministro Pecoraro Scanio e dalla sinistra in generale.

Ho sostenuto in Senato la mozione sul presunto riscaldamento globale di origine antropica perché questa mozione non è negazionista ma realista e pone una serie di dubbi sulla opportunità di indirizzare le politiche ambientali e quindi gli investimenti pubblici sull’ obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 con la certezza che, se anche fosse davvero in corso un riscaldamento di origine antropica, gli effetti dei nostri costosi piani sarebbero del tutto ininfluenti.

In parlamento. È legge il decreto anticrisi

 Approvato definitivamente dal Senato, con la seconda votazione di fiducia, il decreto legge 5 / 09 recante “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi” (DDL 1503 / S Relatori il Sen. Riccardo Conti per la Commissione Finanze e il Sen. Cesare Cursi per la Commissione Industria), nel testo già licenziato, in prima lettura e con la stessa procedura fiduciaria, dalla Camera dei Deputati.

Il provvedimento contiene alcune disposizioni di interesse. In particolare, in materia di tutela dell’ occupazione viene previsto, tra l’ altro, che in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali, il Ministro del Lavoro potrà disporre, in deroga alla normativa vigente, le concessioni, anche senza soluzione di continuità, di trattamenti di cassa integrazione guadagni, mobilità, di disoccupazione speciale, anche con riferimento a settori produttivi e ad aree regionali e viene modificato l’ articolo 18 del DL 185 / 08, convertito dalla L. 2 / 09, concernente la riassegnazione delle risorse per formazione e occupazione e per interventi infrastrutturali.

Inoltre, vengono introdotte norme di deroga al Patto di stabilità interno per le Regioni e gli Enti locali con l’ esclusione dal saldo del Patto di stabilità interno 2009, tra l’ altro, dei pagamenti in conto residui concernenti spese per investimenti e i pagamenti per spese in conto capitale per impegni già assunti.

Mozione sui cambiamenti climatici. Intervento del sen. Fluttero, segretario della Commissione ambiente al Senato

 Signor presidente, sottosegretario, colleghi, intervengo a nome del gruppo del Popolo della Libertà per manifestare la condivisione sul testo della mozione in materia di cambiamenti climatici illustrata dal Senatore Possa. L’ allarmismo che negli ultimi anni si è scatenato sul problema del riscaldamento globale è molto probabilmente esagerato. I media hanno capito da tempo che l’ associazione di pensiero global warming uguale a paura, terrore e disastri fa vendere molte copie e pubblicare copertine particolarmente suggestive, molti politici, anche di centro destra come quelli citati dal collega Rutelli, hanno capito che promuovere politiche sui tagli alle emissioni di CO2 dà un’ ottima immagine di sé all’ opinione pubblica mondiale.

Il Federalismo Fiscale approvato dalla Camera

 La grande riforma avrà la definitiva lettura a Palazzo Madama nel prossimo mese di aprile. Il disegno di legge delega punta a responsabilizzare i centri di spesa, ad accrescere la trasparenza dei meccanismi finanziari e il controllo democratico dei cittadini nei confronti degli eletti, superando il sistema di finanza regionale e locale ancora improntato a meccanismi di trasferimento.
Per l’ attuazione del federalismo fiscale viene istituita una Commissione bicamerale, composta da trenta membri tra deputati e senatori e affiancata da un comitato delle autonomie locali. Il Comitato è composto da dodici membri dei quali sei in rappresentanza delle regioni, due in rappresentanza delle province e quattro in rappresentanza dei comuni.

Fini: “La norma su medici e clandestini non mi convince”

 Fini si è detto contrario anche alla norma che rende impossibile registrare un bambino nato da stranieri irregolari in Italia. «No a norme che ledono i diritti fondamentali dell’ uomo: i clandestini sono persone prima che irregolari”. Il presidente della Camera è molto critico rispetto al pacchetto sicurezza attualmente all’ esame di Montecitorio e già approvato dal Senato: “Dobbiamo stare attenti a non dare vita a provvedimenti che nei confronti degli stranieri ledano i diritti fondamentali della persona umana. In Italia ci deve stare chi ha il permesso di soggiorno – ha sottolineato Fini ospite di Porta a porta – ma il clandestino è una persona, con una dignità in quanto uomo che non può essere lesa”.

Lega: tetto agli stipendi dei manager

 Alla vigilia dell’ incontro tra le banche e il Tesoro proprio per parlare di aiuti di Stato, la Lega mette dei paletti e fa sapere, attraverso la senatrice Rosi Mauro, che la parola aiuto deve essere associata ad un contenimento delle retribuzioni dei manager: non più di 350 mila euro l’ anno. La proposta è stata presentata come emendamento al ddl sul lavoro collegato alla Finanziaria. L’ Abi, parte in causa, si chiude in un mutismo diplomatico, ma la politica – sia pur con varie sfumature – trova che ci sia una moralità intrinseca nella proposta della senatrice leghista.

Il Senatore Fluttero (Pdl): “No al nucleare è il riflesso condizionato della vecchia politica ambientale”

 Stupiscono i numerosi no al nucleare messi al voto in alcuni consigli regionali, come ad esempio Molise e Abruzzo. Le numerose manifestazioni di contrarietà al nucleare di questi giorni sono posizioni anacronistiche e superate persino da alcuni ambientalisti europei che riconoscono nel nucleare un’ energia con indubbi vantaggi per quanto riguarda la totale assenza sia di produzione di Co2 che di elementi chimici inquinanti, quali l’ ossido di azoto o le micro polveri.

Barack Obama: un piano per rilanciare l’ economia

 Per Obama è la prima, grande scommessa. Per giocarla, chiederà il voto dei leader del Partito Repubblicano per quel pacchetto da 825 miliardi di dollari con il quale il presidente spera di evitare il baratro della recessione e rilanciare l’ economia statunitense. Il consenso dei rappresentanti del Grand Old Party non è indispensabile: i democratici hanno la maggioranza assoluta alla Camera dei Rappresentati e al Senato. Potrebbero fare passare il provvedimento senza preoccuparsi dei voti repubblicani. Ma Barack Obama vuole che i primi passi della sua amministrazione, specialmente su un terreno così delicato come quello economico, siano all’ insegna dello spirito bipartisan e ottengano il massimo del gradimento anche da parte dell’ opposizione.