Slitta il varo del DL dopo l’ incontro di Berlusconi al Quirinale. Procede l’ iter del Piano Casa per l’ aumento delle cubature, che dovrà tenere presenti le osservazioni mosse dal Presidente della Repubblica. L’ incontro tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano per la valutazione delle condizioni di necessità e urgenza in cui versa il settore edile. Già dai giorni scorsi era infatti emersa la proposta di far procedere il Piano Casa su due binari paralleli.
Regioni
Inu: comunicato della Giunta sul piano casa del Governo
L’ Istituto Nazionale di Urbanistica ha diffuso un comunicato in cui esprime la propria posizione circa le ipotesi riportate dalla stampa sulle norme che il Governo intende varare in materia di edilizia privata e in particolare quelle relative all’ incremento del 20% degli edifici residenziali esistenti. Qui di seguito ne riportiamo il testo diffuso dal sito ufficiale INU.
Formigoni: occorre accelerare i tempi di attuazione del federalismo, in particolare di quello fiscale
I cinque anni preventivati sono troppi, soprattutto alla luce della crisi economica. “Il sistema Lombardia, al pari del sistema Italia, non può vivere con l’ incognita del federalismo che verrà”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigni, aprendo ieri a Milano i lavori del Seminario – Cenacolo su “Federalismo fiscale, autonomia, organizzazione, responsabilità, solidarietà”, organizzato dal Centro Studi giuridici per l’ integrazione europea “Diritti e libertà”, alla presenza, tra gli altri, di Francesco Verusio, presidente del Centro Studi, Giuseppe Grechi, presidente Corte d’ Appello di Milano, Vincenzo Carbone, primo presidente della Corte di Cassazione, Antonio Martone, sostituto procuratore generale presso la Cassazione, Giacomo Caliendo, sottosegretario di Stato alla Giustizia.
Piano casa, no di Franceschini: il leader del Pd boccia la proposta di Berlusconi
“C’ è assolutamente bisogno di far ripartire l’ economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perché gli italiani non avendo soldi non spendono più – ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini – . Ma la proposta del governo è senz’ altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell’ Italia e per di più campata in aria”. Per Franceschini si tratta di una proposta un po’ sulla luna perché “Berlusconi parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo o quarto piano, dove aggiungono le stanze sul pianerottolo”. Secondo il segretario del Pd perciò questo nuovo piano per l’ edilizia è pericolosissimo soprattutto in Italia perché “quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio, quindi la proposta è bocciata: è come se un paese arabo bruciasse il petrolio”.
Matteoli: Il federalismo è nel programma e si farà, ma prima vogliamo vedere il testo
“Nessuno vuole rimangiarsi gli impegni presi” ma bisogna vedere il testo poiché “è così che si fa”. Lo afferma in una intervista al Messaggero Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture, parlando
Federalismo fiscale: un luglio “caldo”
Nonostante le forti fibrillazioni politiche, il dialogo difficile tra maggioranza e opposizione sul tema delle riforme, e non solo, resta ancora aperta la discussione sul federalismo fiscale. In particolare c’è il rilancio della Lega per cercare di mettere a punto un provvedimento che ”deve essere approvato entro il 2008”.
“Siamo partiti dalla proposta della Regione Lombardia, ma dovendo fare una legge per tutte le regioni d’Italia, e’ chiaro che l’approdo sara’ diverso. Abbiamo tenuto conto dei suggerimenti di tutte le Regioni. Il risultato e’ equilibrato. Io lo chiamo il ‘federalismo possibile'”, afferma il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli in un’intervista a ‘Il Messaggero’.
Amministrative, arriva l’onda lunga del Cavaliere
Roma – Anche sulla capitale, come nel resto d’Italia, l’onda lunga della vittoria di Berlusconi si sta abbattendo sul centrosinistra. Roma, città storicamente amministrata dalla sinistra, ma non certo di sinistra, va al ballottaggio. E ci va con lo stesso candidato punito dagli elettori solo 2 anni fa. Il duello del 27-28 aprile con il candidato del Pdl Gianni Alemanno, si annuncia difficile per le condizioni diverse rispetto a due anni fa, quando l’esponente di An si fermò al 37% nel primo turno. Conteranno quindi anche possibili apparentamenti o comunque i voti di candidati che finiscono fuori dal gioco al primo turno. Storace (al 3,4%) ha annunciato che giovedì, dopo aver convocato l’esecutivo nazionale de La Destra, scioglierà le riserve in merito a un possibile appoggio del suo partito ad Alemanno nel caso di un secondo turno di votazioni. Mentre l’Udc, secondo quanto detto da Casini, potrebbe decidere a chi dare il suo appoggio con «primarie aperte a tutti gli iscritti». Un’idea che piace al candidato sindaco del Pd. «Penso che potranno venire sulla mia candidatura – sostuiene Rutelli -, ho fiducia. È giusta l’idea di fare le primarie, ma lo vedremo con i risultati definitivi».
Berlusconi: Dimezzare il numero delle persone che vivono di politica
“La riforma elettorale e’ il meno. Dobbiamo ridurre della meta’ la casta, cioe’ il numero delle persone che vivono di politica. Secondo alcuni si tratta di 300.000 persone. Dovremo ridurre