La partnership Lombardia / Canada ha imboccato la strada giusta. Firmato il Protocollo d’ Intesa

 Roberto Formigoni ha sottoscritto con il premier canadese, Dalton Mc Guinty, un accordo che ha i propri cardini nei settori di principale interesse dei due Enti e nei quali entrambi vantano livelli di eccellenza, vale a dire l’ industria, la ricerca e l’ innovazione tecnologica applicata, l’ energia e l’ ambiente e i servizi di pubblica utilità.

Come prevede l’ articolo 1 dello stesso documento, particolare attenzione verrà riservata ai progetti di collaborazione nei comparti delle scienze della vita, nell’ agroindustria, nelle energie rinnovabili, nelle nanotecnologie, nel manifatturiero avanzato e nei business services.

“Sono molto soddisfatto – ha commentato Formigoni – di questa collaborazione che prosegue da tempo e che è sempre stata felice e positiva. Ora, con questo documento, potremo realizzare progetti concreti e di grande interesse per la competitività di ciascun Paese. Fra l’ altro l’ accordo di apertura al Canada recentemente firmato dai Quattro Motori d’ Europa ci permetterà di usare anche fondi di provenienza europea”.

L’ importanza di questo Protocollo è stata più volte ribadita anche dallo stesso premier Mc Guinty che ha annunciato di aver accettato l’ invito del presidente Formigoni a visitare la Regione il prossimo novembre. Quella sarà anche l’ occasione che lo stesso Mc Guinty avrà per poter constatare di persona le molteplici possibilità che già oggi offre la Carta regionale dei servizi (Siss) adottata da Regione Lombardia: un sistema innovativo che ha suscitato grande interesse e curiosità fra i politici incontrati dalla delegazione lombarda.

Regione Lombardia. Approvato il piano della rete carburanti combustibili puliti

 Prosegue l’ azione di Regione Lombardia per potenziare l’ utilizzo dei carburanti a basso impatto ambientale (idrogeno, metano e gpl), incentivando l’ apertura di nuovi impianti per favorire una presenza sempre più capillare dei distributori sulla rete stradale e autostradale.

È quanto prevede il programma di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti, approvato a larga maggioranza dal Consiglio regionale, che fissa, tra l’ altro, il numero minimo di impianti per auto da realizzare entro il 2012, in rapporto alla popolazione (1 ogni 45 mila abitanti, sulla rete ordinaria) e alla rete autostradale (1 ogni 30 km). La normativa vigente prevede che fino al raggiungimento di questo obiettivo ogni nuovo impianto di distribuzione di carburanti debba prevedere una colonnina per il metano.

“Rispetto ai 26 aperti al 2002 – ha ricordato l’ assessore al Commercio, fiere e mercati, Franco Nicoli Cristiani – siamo arrivati oggi a 71 impianti di metano aperti. La Lombardia punta a diventare la regione più metanizzata d’ Europa, superando il traguardo dei 100 impianti in funzione entro il 2010″.

Per giungere a questo risultato, nel 2006 è stato siglato uno specifico accordo per il potenziamento della rete del metano con le compagnie petrolifere. Regione Lombardia ha quindi in primo luogo operato per dare consistenza e diffusione alle reti di distribuzione di questi carburanti, con un particolare impegno a far crescere la rete del metano. Dal 2007 a oggi sono stati messi a disposizione complessivamente 6 milioni di euro per l’apertura di nuovi impianti (24 le richieste di contributo già approvate e finanziate), di cui 3 con la misura approvata dalla Giunta regionale lo scorso gennaio.

Immigrazione. Roberto Maroni si rivolge all’ Europa: “Aiutateci di più”

 Il ministro dell’ Interno Roberto Maroni, nel corso della cerimonia di consegna alle autorità Libiche di tre motovedette per fare i pattugliamenti, conferma la linea dura del governo e si appella a Bruxelles: “L’ Italia è in prima linea nella lotta all’ immigrazione clandestina, noi investiamo le nostre risorse per proteggere anche i paesi europei, ma vogliamo che la Ue prenda decisioni che finora non ha preso e aiuti i paesi più esposti su questo fronte”.

Anche perché, aggiunge il ministro, la collaborazione internazionale è indispensabile per contrastare il traffico di essere umani. E noi – aggiunge Maroni – abbiamo l’ impegno morale, prima che il diritto, di contrastare l’ indegno traffico di esseri umani con ogni mezzo. Ciò non vuol dire chiudere le porte a chi scappa dalle guerre e dalla fame.

La prima notizia di ieri è che il governo ha incassato ben tre fiducie in un giorno solo, una per ogni maxiemendamento presentato alla Camera al ddl sicurezza; il dato politico è che in maggioranza si registrano ancora scintille tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e il leader della Lega Umberto Bossi sul respingimento dei richiedenti asilo politico. Ma quando poi si tratta di presentarsi all’ appuntamento con l’ urna, la maggioranza avanza compatta.

Il presidente del Consiglio, alla Camera durante l’ ultimo voto della giornata, sorride soddisfatto. Eppure, ieri mattina la tensione nella coalizione di governo era alta. Fini, conversando con i cronisti, aveva infatti detto chiaro e tondo che l’ Onu non è in campagna elettorale, mentre in Italia ci sono eccessi propagandistici che sarebbe meglio evitare, soprattutto su una faccenda delicata come i richiedenti asilo politico e il loro respingimento.

“Bisogna evitare eccessi propagandistici, dice Fini. e la proposta del ministro dell’ Interno Roberto Maroni di di far verificare le richieste di asilo in Libia è un’ ipotesi tra le tante, non peregrina”. Insomma, un problema con i respingimenti c’ è e non è un problema di punti di vista: ci sono le norme di diritto internazionale. Esiste il problema del respingimento dei migranti ed esiste il diritto all’ asilo. Solo che va verificato. Se si verifica sul territorio nazionale esistono i Cie, se si verifica durante il trasferimento deve essere certo che sia fatto in modo esaustivo e completo”.

Immigrazione. Il ddl sicurezza, approvato dalla Camera, torna al Senato per il sì definitivo

 La tripla fiducia ha dato il via libera ai tre maxiemendamenti del decreto. Per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: “È una legge assolutamente necessaria. Bisogna affrontare il fenomeno dell’ immigrazione con senso della giustizia, ma anche con determinazione, perché non possiamo lasciare che la situazione resti quella che c’ era con la sinistra, che incentivava l’ immigrazione clandestina”.

Netta la presa di posizione del ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli: “La retorica pubblica non ci appartiene. La Lega e il governo hanno scelto la strada non delle parole, ma dei fatti e del rigore contro un fenomeno, quello dell’ immigrazione clandestina, che è già emergenza. La retorica è di chi, attraverso l’ immigrazione incontrollata, vorrebbe scatenare una guerra dei poveri”.

Intanto, il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, conferma che il contrasto del traffico di esseri umani è un obbligo morale e che proseguirà in ogni modo e con ogni mezzo. Questo non vuol dire chiudere le porte a chi scappa dalla guerra e dalla fame. Con l’ approvazione del ddl sicurezza le forze dell’ ordine avranno altri strumenti, che però non possono essere sufficienti se manca la collaborazione internazionale.

Ricerca e Innovazione. Formigoni lancia la partnership con il Canada

 Regione Lombardia e Ontario sono molto interessate ad approfondire la partnership e lo scambio di know – how in tema di ricerca. Le basi sono state gettate nell’ incontro che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall’ assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Servizi Sostenibili, Massimo Buscemi, ha avuto ieri pomeriggio, nella sede del Medical and Relate Sciences (Mars), con il ministro della Ricerca e dell’ Innovazione dell’Ontario, John Wilkinson.

Il Mars è un Centro di Ricerca no – profit focalizzato sul concetto di Innovazione che si prefigge l’ obiettivo di porsi come punto di riferimento e centro di collegamento tra la tecnologia, la scienza ed il mondo imprenditoriale. Le attività ed i progetti sviluppati dal Mars riflettono la volontà di stimolare l’ Innovazione nel suo complesso al fine di accelerare la creazione di valore e di promuovere la crescita delle imprese canadesi.

“Con il ministro Wilkinson – ha detto Formigoni – abbiamo gettato le basi per un comune avanzamento della ricerca. L’ Ontario guarda con grande interesse al nostro modello e al livello di sviluppo da noi raggiunto. Per questo, nel Protocollo che firmerò con il premier dell’ Ontario nei prossimi giorni sarà compreso anche il tema della ricerca”.

Lombardia / Canada. Formigoni: L’ Expo è una sfida da vincere insieme

 Una sfida. Usa questa parola il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per descrivere l’ Expo del 2015 agli imprenditori canadesi che oggi sono venuti all’ Ontario Trade Center di Toronto per capire come anche il Canada potrà essere parte attiva della manifestazione.

“Sapremo costruire un evento che potrà incuriosire il mondo? – ha chiesto Formigoni concludendo i lavori della mattinata -. E’ una sfida che abbiamo accettato, sarà dura perché dovremo convincere milioni di visitatori a venire a Milano nonostante fra meno di 6 mesi ciascuno di loro sarà dotato di efficientissimi computer che probabilmente saranno in grado di trasmettere anche i profumi. Stiamo lavorando per questo”.

Già oggi, il 52% di coloro che dall’ estero investe in Italia lo fa in Lombardia e l’ Expo non potrà che accrescere questa percentuale. Il presidente lombardo ha spiegato che Milano e la Lombardia hanno dalla loro parte una grande storia e una grande tradizione, da cui deriva anche una cultura che non ha pari nel mondo.

Mutui. L’ Euribor crolla? Sale lo spread. Il tasso scende, ma la rata è ferma

 Il calcolo si fa in un attimo: centomila euro in vent’ anni. A tasso fisso paga il 5,90%, cioè l’ Eurirs a 20 anni più uno spread del 2%. All’ Unicredit di Torino, filiale di via Madama Cristina, non vanno oltre le condizioni generali. “Poi si può trattare, si può vedere: ma per entrare nel dettaglio bisogna valutare la sua busta paga e l’ immobile che desidera acquistare”.

A fine agosto 2008, con il tasso di riferimento Bce al 4,25% lo stesso mutuo costava il 5,94% (spread 0,89%). I conti si fanno presto: i prezzi salgono in fretta e scendono con il contagocce. Per il mutuo citato, ad agosto la rata era 713 euro. Oggi sarebbe 711. Due euro di differenza, 24 l’ anno: non molto a fronte del tasso Bce sceso all’ 1%.

“Ma – spiegano in banca – la decisione è stata presa solo giovedì scorso, i risparmi verranno più avanti”. Sarà: a gennaio il tasso Bce era al 2%, per comperare casa aspetteremo che vada sottozero. Altro tentativo: Ing Direct, la banca della zucca. La settimana scorsa 100 mila euro costavano il 5,70%. Anche qui, Eurirs più lo spread (1,75%). Ad agosto, l’ interesse era al 5,92%, lo spread allo 0,85%. Le rate? Oggi 699 euro, nove mesi fa 712. Forse anche qui si può vedere e valutare, ma la banca è elettronica. La schermata internet non interloquisce, fa solo finta: incolonna le cifre e arrivederci.

Più generosa Intesa Sanpaolo. Centomila euro costano – valore di partenza, perché poi le condizioni si vedono caso per caso – il 5,35%, 679 euro al mese. Ad agosto l’ interesse era al 6,10%, rata a 719 euro. Il risparmio si fa palpabile, 40 euro al mese, ma dai prospetti è sparita l’ indicazione dello spread: il tasso è fissato dalla banca.

Filiale che vai, prezzo che trovi
Se si è colti da un principio di capogiro si può provare a tornare alla fonte. E consultando le statistiche periodiche pubblicate da Banca d’ Italia si trova, messa nero su bianco, la sorpresa. Il tasso medio applicato ai mutui con una durata superiore a 10 anni a febbraio è salito: 5,13% rispetto al 5,10% di gennaio. Ai primi di gennaio il tasso Bce era sceso al 2 (dal 2,5 stabilito a dicembre). Ai primi di marzo l’ indice della Banca centrale europea è sceso ancora, all’ 1,5%, e finalmente qualcosa s’ è mosso: ieri Bankitalia ha registrato che l’ indice medio è sceso al 5,01%.