Nucleare esigenza indispensabile, ha ragione il Presidente Schifani

 Ha ragione il presidente Schifani nel sottolineare l’ importanza e la necessità di un ritorno, sicuro e tecnologicamente avanzato, del nucleare in Italia. I fantasmi del passato, dopo tanti anni e progressi tecnologici ottenuti, rendono infatti incomprensibili le strumentalizzazioni tese a bloccare un percorso energetico fondamentale per lo sviluppo economico e produttivo e per il miglioramento dell’ ambiente del nostro Paese.

Clima. Legambiente promuove in Italia la campagna internazionale “Don’ t nuke the climate”

 “Il nucleare non serve al clima. Mobilitiamoci per escludere l’ atomo dal nuovo accordo sui cambiamenti climatici”. È l’ appello lanciato da Legambiente a poche settimane dal vertice di Copenaghen, dove dal 7 al 18 dicembre 2009 i governi di tutto il mondo dovranno sottoscrivere i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra a partire del 2012, anno di scadenza del Protocollo di Kyoto.

Un invito a dire no al nucleare e a convincere i delegati che si riuniranno al summit Onu che le centrali non sono la soluzione per contenere la temperatura del pianeta, rivolto ai cittadini italiani dall’ associazione che ha aderito alla campagna internazionale Don’ t nuke the climate coordinata dal network francese Sortir du nucléaire e portata avanti da 283 organizzazioni in 41 paesi.

“Il nucleare non deve essere considerato uno strumento di lotta ai cambiamenti climatici – spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente -. Ritenerlo tale, cedendo alle pressioni dell’ industria atomica e di alcuni Stati, a cominciare dalla Francia, sarebbe un grave errore: sottraendo le risorse alle vere soluzioni per il clima, le fonti rinnovabili e l’ efficienza energetica, pregiudicheremmo la possibilità di vincere nei tempi dovuti la sfida climatica. Ecco perché chiediamo ai delegati e ai governi che parteciperanno alla Conferenza di Copenaghen di rifiutare con forza l’ ipotesi di considerare il nucleare una tecnologia pulita e di includerlo nella nuova intesa. La riduzione delle emissioni è ormai un’ urgenza e l’ energia dall’ atomo è inefficace e dannosa”.

Nucleare. Opinioni a confronto. Scajola: “Le centrali sono gli impianti industriali più sicuri”. Legambiente: “Alto rischio senza vantaggi economici e ambientali”

 Questo è il commento del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza alle dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Secondo Legambiente non ci sarà nessun vantaggio per la riduzione di emissioni in atmosfera: al 2020, infatti, se tutto va bene, ci sarà una centrale operativa che ridurrà le emissioni per poco più di 4 mln di ton, che, a fronte di una produzione odierna di 552,8 mln/T annue in Italia di CO2, corrisponde allo 0,7%.

Tutto ciò al netto della produzione di CO2 di tutta la filiera, perché alcuni studi recenti hanno calcolato che se si considera tutto il ciclo di lavorazione, per ogni kwh di produzione con il nucleare si emette la stessa quantità di CO2 di un kwh prodotto con il ciclo combinato. Il nucleare servirà poi solo alla produzione di elettricità settore responsabile delle emissioni di CO2 per il 18 – 20% del totale, che non tocca gli altri grandi responsabili, i trasporti e la residenzialità.

“Il Governo – prosegue Cogliati Dezza – continua a ripetere i soliti luoghi comuni sul nucleare, alimentando solo false speranze sull’ energia dell’ atomo, mentre in realtà il suo utilizzo non potrà risolvere la crisi economica ed energetica. Non è un caso, infatti, che l’ amministratore delegato dell’ Enel Fulvio Conti abbia chiesto al Governo una soglia minima garantita nelle tariffe di vendita. In sostanza dunque questa scelta energetica potrà solo esporre il Paese ad un grosso rischio, perché anche con il massimo controllo non sarà possibile eliminare in modo assoluto la possibilità di incidenti. Pertanto è assurdo mettere a repentaglio la sicurezza del Paese per un’ energia che non offrirà vantaggi economici e ambientali, mentre abbiamo a disposizione l’ energia del vento e del sole, risposta immediata e reale ai cambiamenti climatici e ai costi in bolletta degli italiani”.

L’ articolo odierno ci riporta ad un altro del maggio 2008 sullo stesso tema: la storia infinita, ancora oggi senza la parola fine. Riportiamo l’ articolo per dimostrare che i problemi di ieri sono ancora quelli di oggi. Speriamo non siano anche…l’ incubo di domani!!!

Energie rinnovabili per il risparmio energetico: ok agli incentivi per gli interventi sugli edifici esistenti

 Nel corso della presentazione del rapporto Enea “Energia e ambiente 2008” il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha assicurato che il governo non intende ridurre gli incentivi al solare termodinamico. Qualche settimana fa la maggioranza aveva presentato in Senato una mozione che reindirizzava i fondi dal solare termodinamico alle altre fonti rinnovabili e al nucleare.

La mozione aveva suscitato le immediate critiche soprattutto da parte di Enea che rivendica la centralità del sistema nel quale l’ Italia è tra i leader mondiali. Il presidente di Enea, Luigi Paganetto, ha così dichiarato: “Per vincere la sfida energetica l’ Italia deve puntare sull’ efficienza e investire nelle nuove tecnologie”.

“L’ efficienza energetica ha ambiti di applicazione assai vasti, combinando insieme nuove tecnologie e integrazioni settoriali di attività. Occorre concentrare l’ attenzione sugli usi finali dell’ energia nel residenziale, nei trasporti e nell’ industria, anche per gli effetti positivi sul sistema economico”.

Il d.g. Ricerca ambientale e sviluppo del ministero, Corrado Clini, ha detto che il ministero dell’ ambiente punta sullo sviluppo dell’ energia rinnovabile mettendo in moto investimenti di 3,5 miliardi per biennio 2009 – 2010, e inoltre sta pensando a fondi rotativi, ovvero finanziamenti a credito agevolato per le imprese allo scopo di promuovere il sistema di cogenerazione energetica fino a coprire il 25 per cento della domanda.