Energie rinnovabili per il risparmio energetico: ok agli incentivi per gli interventi sugli edifici esistenti

di isayblog4 16 views0

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Nel corso della presentazione del rapporto Enea “Energia e ambiente 2008” il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha assicurato che il governo non intende ridurre gli incentivi al solare termodinamico. Qualche settimana fa la maggioranza aveva presentato in Senato una mozione che reindirizzava i fondi dal solare termodinamico alle altre fonti rinnovabili e al nucleare.

La mozione aveva suscitato le immediate critiche soprattutto da parte di Enea che rivendica la centralità del sistema nel quale l’ Italia è tra i leader mondiali. Il presidente di Enea, Luigi Paganetto, ha così dichiarato: “Per vincere la sfida energetica l’ Italia deve puntare sull’ efficienza e investire nelle nuove tecnologie”.

“L’ efficienza energetica ha ambiti di applicazione assai vasti, combinando insieme nuove tecnologie e integrazioni settoriali di attività. Occorre concentrare l’ attenzione sugli usi finali dell’ energia nel residenziale, nei trasporti e nell’ industria, anche per gli effetti positivi sul sistema economico”.

Il d.g. Ricerca ambientale e sviluppo del ministero, Corrado Clini, ha detto che il ministero dell’ ambiente punta sullo sviluppo dell’ energia rinnovabile mettendo in moto investimenti di 3,5 miliardi per biennio 2009 – 2010, e inoltre sta pensando a fondi rotativi, ovvero finanziamenti a credito agevolato per le imprese allo scopo di promuovere il sistema di cogenerazione energetica fino a coprire il 25 per cento della domanda.

Per quanto riguarda il risparmio energetico, l’ Enea ritiene che il Piano casa lanciato dal governo rappresenti un’ occasione da non perdere per rimettere in efficienza il patrimonio immobiliare residenziale che da solo rappresenta il 30% dei consumi energetici complessivi del paese. Inoltre l’ Enea è pronto ad assumere un ruolo di consulenza tecnica nel nuovo intervento di politica abitativa, come già per il patrimonio immobiliare pubblico.

Un progetto che, se attuato con la dovuta tempestività, secondo l’ Enea, può determinare, nella fase di cantiere, una creazione di valore aggiunto di 14 miliardi di euro, un aumento del pil di 0,6% e dell’ occupazione di circa 148.000 unità.

Paganetto ha focalizzato il ruolo dell’ Enea per il Piano casa nella determinazione quantitativa delle forme di compensazione ai costruttori. Le premialità nelle cubature vanno commisurate alle tecnologie afferenti alle fonti rinnovabili applicate nella realizzazione delle nuove unità abitative a canone moderato.

L’ Ance ha raccolto la sfida lanciata dall’ Enea e ha rilanciato. Nell’ intervento a nome del presidente Paolo Buzzetti, il direttore generale dell’ Associazione dei costruttori, Gaetano Fontana, ha detto che, le nuove costruzioni incidono per circa l’ 1 % annuo sul patrimonio complessivo “ed è nel miglioramento delle condizioni energetiche dell’ esistente che va individuato l’ obiettivo da perseguire se si vuole davvero rispettare la tabella di marcia che si è data l’ Europa con il Piano d’ azione per l’ efficienza energetica”.

Seguendo questo percorso si può raggiungere per i costruttori un risultato altamente positivo: intervenendo sul 40% degli edifici esistenti si può arrivare a 8 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti petrolio) di risparmio contro i 5 Mtep del piano del governo italiano.

Il percorso da seguire per raggiungere tale risultato, secondo i costruttori, è lastricato “di detrazioni fiscali commisurate al livello di prestazione energetica conseguita attraverso le ristrutturazioni ecocompatibili delle abitazioni. L’ aliquota massima di detrazione per gli interventi che permettono di conseguire risultati pari ai valori stabiliti per legge per le nuove costruzioni, un’ aliquota proporzionalmente minore per le ristrutturazioni che conseguono almeno un dimezzamento dei consumi attuali”.

Il criterio della detrazione commisurata al risparmio, è già applicato in Francia e Gran Bretagna e anche a livello nazionale, perseguito anche dal decreto ministeriale 26 giugno 2009 che detta le Linee guida per la certificazione energetica degli edifici.

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