Legge lavoro. Napolitano non firma

 Legge lavoro. Napolitano non firma. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto alle Camere, a norma dell’ art. 74, primo comma, della Costituzione, una nuova deliberazione in ordine alla legge di riforma del lavoro “affinché gli apprezzabili intenti riformatori che traspaiono dal provvedimento possano realizzarsi nel quadro di precise garanzie e di un più chiaro e definito equilibrio tra legislazione, contrattazione collettiva e contratto individuale“. Lo si legge nella nota del Quirinale, in cui si chiede di realizzare la riforma con garanzie certe.

Stop in Puglia alle energie rinnovabili, le accuse di Vedova

 Stop in Puglia alle energie rinnovabili, le accuse di Vedova. Il responsabile per l’ Ambiente dell’ Italia dei Diritti: “Perché salvaguardare l’ ambiente, rilanciare l’ economia e uscire dalla crisi se c’ è ancora qualcuno che può mangiare e trarre vantaggio dal sistema attuale? Come abbiamo avuto più volte modo di osservare si sta facendo di tutto per ostacolare lo sviluppo di fonti pulite. L’ esempio lampante è dato dal cosiddetto decreto Milleproroghe. Nella Finanziaria 2008, il governo Prodi prevedeva che i regolamenti edilizi comunali contemplassero l’ obbligo di integrare fonti di energia rinnovabile nei nuovi edifici a partire dal 1° gennaio 2009. L’ attuale governo ha prima rinviato a gennaio 2010 e ora ancora al 2011.

Vittoria del centrodestra in Campania, la Palmentieri bacchetta il Pd

 Vittoria del centrodestra in Campania, la Palmentieri bacchetta il Pd. La viceresponsabile regionale dell’ Italia dei Diritti: “Il partito di Bersani ha commesso un imperdonabile errore di strategia. Quella di Caldoro è stata una vittoria annunciata. Il piano del Partito Democratico di imporre un candidato interno alle proprie file si è rilevata una tattica sbagliata. La scelta di una guida regionale con procedimenti giudiziari a carico non poteva avere altro esito. Rifacciamoci al modello vincente di Vendola“.