Per Sacconi aiuti solo alle famiglie naturali, la critica di Soldà

 Per Sacconi aiuti solo alle famiglie naturali, la critica di Soldà

All’indomani della Conferenza nazionale della famiglia, tenutasi a Milano, si aprono le polemiche sulle dichiarazioni espresse dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi

Al centro del dibattito vi è l’atteggiamento discriminatorio del governo che mira a tutelare la famiglia naturale, a scapito della convivenza more uxorio, mediante la rivisitazione dell’Isee e la creazione di un ”casellario delle famiglie”. Per chi ha scelto di non legittimare formalmente la propria unione, il ministro si limita a osservare che ”le politiche pubbliche si occupano della famiglia naturale basata sul matrimonio e della natalità più in generale, anche di quella fuori dal matrimonio”. Non è chiaro, però, quali sia l’impegno pragmatico che il governo vuole predisporre per queste relazioni affettive inquadrate attualmente sotto una dimensione privatistica, a fronte di una maggiore chiarezza d’intenti per i nuclei con figli a carico o appartenenti alle fasce più deboli, che vedranno ridotta la pressione fiscale e verranno agevolati nell’accesso ai servizi.

Nella mediazione civile anche le controversie fra coniugi

 Nella mediazione civile anche le controversie fra coniugi. La mediazione e i requisiti per lo svolgimento dell’ attività di mediatore familiare sono di competenza statale e non regionale, questo è quanto stabilito dalla corte costituzionale con la sentenza numero 131 del 12 aprile 2010, che ha dichiarato anticostituzionale la legge regionale del Lazio del 24 Dicembre 2008 ”Norme per la tutela dei minori e la diffusione della cultura della mediazione familiare”, ritenendola in contrasto con l’ articolo 117, terzo comma, della Costituzione nella parte in cui attribuisce allo Stato la competenza legislativa sui principi fondamentali in materia di professioni.