Epifani ( CGIL ): Risultato chiaro, confronto riparta da redditi, prezzi e tariffe

 Roma, 15 aprile – “Ci troviamo di fronte ad un risultato elettorale chiaro: il centro destra ha vinto e governerà il paese. Da cittadino mi auguro che possa farlo il meglio possibile nell’interesse nazionale”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, commentando i risultati elettorali. “Il voto – aggiunge – segna uno spostamento a destra dell’asse politico del paese, a cui hanno concorso molti elementi e responsabilità, tra questi anche il fatto che alle molte attese dei lavoratori e dei pensionati non sono arrivate le risposte necessarie”.

“Colpisce negativamente – continua Epifani – l’assenza in Parlamento delle forze della Sinistra Arcobaleno e quella di altre forze politiche storicamente da sempre presenti, dato sul quale è necessario che queste formazioni sappiano fare una lucida e coraggiosa analisi. Cosi come interroga tutti, compresa la Cgil, l’andamento del voto di operai e pensionati”.

Berlusconi: Sento una grande responsabilità

 “Sento una grande responsabilita’ perche’ quelli che abbiamo davanti saranno mesi e anni difficili che richiederanno una prova di governo di straordinaria forza e capacita’ riformatrice. Lavorero’ con grande impegno -promette Berlusconi- mettendo a frutto la mia esperienza per i prossimi 5 anni, che saranno decisivi per l’ammodernamento del paese”.
Con queste parole Silvio Berlusconi ha commentato la vittoria elettorale. Il leader del Pdl ha gradito la telefonata di Veltroni, “’che e’ stata una telefonata che aveva annunciato e si e’ conclusa con poche parole, con un augurio di buon lavoro che ho gradito”.
Berlusconi ha poi rilanciato il dialogo con l’opposizione: “Noi siamo sempre stati aperti nei confronti dell’opposizione per lavorare assieme e ad accettare il loro voto, la’ dove i nostri provvedimenti anche loro li vedessero nell’interesse del paese.

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Casini ( UDC ): In caso di pareggio pronti a guidare il paese

 Appello del leader dell’udc Pier Ferdinando Casini durante il comizio conclusivo della campagna elettorale rivolto specificamente agli elettori del Lazio e con un occhio alla soglia di sbarramento del Senato: “Prendere qui l’8% significa proporci come giuda al governo del Paese in funzione determinante” ha detto Casini auspicando che il verdetto delle urne di lunedi’ sera punisca “l’arroganza e la visione proprietaria” di chi si era gia’ annunciato “come assoluto vincitore in modo che il centro torni ad essere protagonista della vita politica del Paese”.

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Air France-Klm è l’unica soluzione per Alitalia. Per Letta è possibile riaprire con Spinetta

“La liquidità nelle casse di Alitalia sta terminando. La proposta di Air France-Klm è l’unica proposta sul tavolo, la nostra compagnia di bandiera non può rimanere in piedi da sola. Inoltre, come ricordato dal commissario europeo alla concorrenza, l’immissione di nuovi fondi pubblici è impossibile”. Si è espresso in questi termini il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, all’inizio del colloquio a Palazzo Chigi tra Governo e le nove sigle sindacali presenti in Alitalia. Alla riunione hanno aprtecipato anche il ministro del Trasporti, Alessandro Bianchi, quello dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, e il sottosegretario all’economia Massimo Tononi.

Palazzo Chigi: Tavolo Alitalia-Governo

 Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi l’incontro tra Governo e Sindacati sulla vicenda Alitalia.

Al termine della riunione il Governo esprime la convinzione che l’intesa tra Alitalia ed Air France-Klm rappresenta l’unica concreta soluzione per dare un futuro alla compagnia di bandiera.

Consapevole della chiara posizione manifestata da Air France-Klm nel comunicato di lunedì 7 e preso atto dei problemi posti dalle Organizzazioni sindacali nel corso della riunione, il Governo esprime la volontà di svolgere un ruolo attivo perché si determini una seconda opportunità che conduca alla conclusione della trattativa sull’integrazione di Alitalia nel Gruppo Air France-Klm.

Alitalia: salta incontro con i sindacati

 Ancora una frenata sul caso Alitalia. Dopo il comunicato in cui Air France ribadiva le sue posizioni, rimettendo tutto nella mani della compagnia di bandiera italiana e dei sindacati, oggi Alitalia ha deciso di annullare l’incontro previsto con i sindacati a data da destinarsi. Intanto I sindacati sono stati intanto convocati per giovedì a Palazzo Chigi.

Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, molto preoccupato per il futuro di Alitalia invita a “fare un ultimo sforzo per salvare la compagnia”.

Riggio, che ancora crede nella proposta di Air France-Klm, spera nella ricapitalizzazione, altrimenti prevede conseguenze devastanti per il trasporto aereo.

Riggio, parlando della trattativa con Air France, osserva: “non rinuncio ancora all’ipotesi che c’è sul tappeto e comunque o con loro o con altri interlocutori bisogna chiudere. Se non si fa una ricapitalizzazione – conclude il presidente dell’Enac – ci sarebbero conseguenze devastanti anche per il trasporto aereo”.

Veltroni: Non esiste pareggio. Chi vince governa, no a grandi coalizioni

“Pareggio? Non ci può essere pareggio. Chi prende un voto di più vince e chi vince governa. Nessuna grande coalizione”. Walter Veltroni, intervistato da ‘Telecamere’, non mette nel conto un risultato incerto delle elezioni, ma torna a ribadire che la separazione delle responsabilità non equivale a un conflitto permanente tra maggioranza e opposizione.

“Questo non toglie – dice infatti il leader PD – che ci vuole un rapporto più civile tra governo e opposizione perché solo da noi succede che si abbandona l’Aula, come accadde quando si votò per l’ingresso dell’Italia in Europa. E chissà cosa sarebbe successo se avesse prevalso quella metà che lasciò l’Aula della Camera…”.

Fini parla a Napoli: Il 13 aprile sfratto per Prodi, ma anche per Bassolino

“Il voto del 13 e del 14 aprile non sarà soltanto lo sfratto esecutivo di Prodi da Palazzo Chigi ma l’avviso di sfratto per Bassolino”. Gianfranco fini ha aperto così il comizio di Piazza del Plebiscito a Napoli, con al suo fianco Silvio Berlusconi.
“Ci siamo uniti per dimostrare che uniti si può vincere e uniti governeremo” perché, spiega, “il Pdl rappresenterà qualcosa di più di una lista o di un futuro partito, è un atto d’amore nei confronti della nostra terra e della nostra Italia”. In certi momenti “le ragioni di un popolo” devono prevalere su quelle di partito.

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Bossi: Federalismo nei primi 100 giorni di governo

 Se sarò ministro, la riformafederalista verrà approvata nei primi 100 giorni del prossimo governo”. Umberto Bossi, parla così degli sneari futuri al Gazzettino. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano del Nordest, il leader del Carroccio è ottimista sul possibilità di una reale svolta autonomista: “Bersluconi – afferma – ormai è convinto: ci sarà il federalismo”. Ma non chiude nemmeno la porta in faccia al dialogo con il centrosinistra: “Bisogna parlare anche con loro – sostiene – . Nel 2006 hanno boicottato la devolution dicendo che avrebbe portato alla secessione. Era una bugia, ma questo atteggiamento cointribuì ad affossare la riforma. Oggi sappiamo che alla sinistra bisogna dare qualcosa, sennò inventa storie: quindi è meglio trattare”. Reduce da un lungo “tour” elettorale in Veneto, il segretario federale, non ha mancato di sottolineare l’importanza di avere un ministro figlio di questa terra nel prossimo esecutivo: E i ministri in un eventuale governo Berlusconi potrebbero venire anche dal Veneto.

Fini: Misure condivise non sono larghe intese

 “Se la sinistra, che sarà all’opposizione, voterà a favore di provvedimenti del governo, non è che ci sarà un governo di larghe intese, ci sarà piuttosto quello che in altri paesi è già norma, cioè che si vota per ciò che si condivide e si contrasta ciò che non si apprezza, cosa che in Italia continua ad essere più teorica che reale”. E’ quanto ha dichiarato il presidente di An Gianfranco Fini a margine del Forum di Confcommercio in corso a Cernobbio. “Se noi vinciamo le elezioni, cosa di cui sono personalmente convinto – ha proseguito Fini – tra i primi provvedimenti inseriamo la riduzione dell’Irpef o un intervento sul carico fiscale di un’impresa, cioè facciamo cose che Veltroni dice un giorno sì e l’altro pure, diventerà difficile il giorno che presenteremo il provvedimento dire di no se lo fa il governo”. Il leader di An sul tema ha invitato a “usare le parole in modo non equivocabile”.