Nel suo primo discorso alle Nazioni Unite, il presidente americano Barack Obama ha battezzato una “nuova era” per la comunità internazionale, con una vera e propria svolta rispetto all’ unilateralismo di George W. Bush.
“La democrazia non può essere imposta a una nazione dall’ esterno” ha detto a chiare lettere Obama nel suo intervento all’ apertura della 64esima Assemblea Generale, “la speranza e il cambiamento sono possibili”. Il presidente americano ha presentato al mondo i “quattro pilastri” della politica americana: “Disarmo, pace, clima ed economia”.
E ha lanciato un appello per una nuova era di impegno: “Coloro che criticavano l’ America perché agiva da sola sul piano internazionale – ha fatto notare – non possono ora tirarsi indietro e aspettarsi che sia l’ America a risolvere da sola i problemi del mondo”.
Problemi che Obama ha elencato: “Estremisti che stanno cercando di seminare il terrore, conflitti che si protraggono all’ infinito, genocidi e atrocità di massa, sempre più nazioni con armi nucleari, calotte polari che si sciolgono, persistente povertà e malattie pandemiche”. Il presidente Usa ha parlato di una direzione nuova, della necessità di un impegno comune per il reciproco rispetto.
Ha toccato le questioni del disarmo e della pace, la crisi economica, il clima e il Medio Oriente. “Sono consapevole dell’ aspettativa che circonda il mio incarico – ha dichiarato – ma so che non ha radici in quello che io rappresento, quanto nel fatto che il mondo è scontento dello stato attuale delle cose e vuole cambiare. L’ America è pronta a guidare questo cambiamento”.