Un altra giornata di passione per i passeggeri e aeroporti ancora nel caos dopo lo sciopero improvviso di 24 ore proclamato dal Comitato di lotta di Alitalia, e non appoggiato dai sindacati autonomi. I disagi per i viaggiatori sono ancora fortissimi: sono stati cancellate già decine di voli e si registrano file lunghissime ai check-in.
Il ministro dei Trasporti Matteoli, che ha già avviato le procedure per precettare i lavoratori di volo e di terra, minaccia ora di ricorre alle norme di ordine penale poichè questa forma di “protesta è illegale”, ed esclude l’ipotesi di nazionalizzazione.
Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo e indaga per interruzione di pubblico servizio.
Scioperi, Civitavecchia apre un fascicolo
Anche la Procura di Civitavecchia, dopo quella di Roma, ha aperto un fascicolo sui disservizi che si sono verificati dopo la proclamazione degli scioperi da parte dei piloti e del personale di volo di Alitalia. Per ora il fascicolo è intestato con la scritta “atti relativi” in attesa di approfondire la situazione. La Procura ha ricevuto dal commissariato di zona segnalazioni di cancellazioni di voli e disservizi subiti dai passeggeri. Il procuratore della Repubblica Gianfranco Amendola, che coordina l’indagine, ha affidato il fascicolo al pm Maria Bianca Cotronei.
Cai ha presentato l’offerta vincolante al commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi, per l’acquisizione di beni e asset di Alitalia. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della Società, riunitosi sotto la presidenza di Roberto Colaninno, che ha preso atto del lavoro sin qui svolto. Lavoro, si legge in una nota della società, che ha consentito di «raccogliere intorno alla nuova società oltre venti gruppi imprenditoriali, disposti ad investire oltre 1 miliardo di euro per ristrutturare e rilanciare il comparto aereo del Paese intorno ad Alitalia e Airone; definire i contenuti di un piano industriale ambizioso ma realistico, che consentisse alla nuova compagnia di ritornare a crescere, posizionandosi come uno dei più importante vettori dell’area europea; definire i termini di un importante partnership con uno dei tre principali operatori mondiali del settore, con la possibilità anche di un ingresso di tale partner nell’azionariato della nuova Compagnia; determinare positive conseguenze sul piano occupazionale, che avrebbero permesso di assumere nella nuova società oltre 12.500 dipendenti, prevedendo inoltre procedure di mobilità e ammortizzatori sociali per gli altri dipendenti attuali di Alitalia e AirOne».
“A queste condizioni non si può andare avanti, per noi non c’è più trattativa….”. Arriva nella notte la rottura della trattativa sui contratti di Alitalia. Rocco Sabelli lascia il tavolo di confronto con i sindacati, una mossa che ha sorpreso le nove sigle sindacali che rappresentano i lavoratori ma che forse era nell’aria, fin dal primo pomeriggio, quando era iniziata la lunga trattativa sui contratti. Che già nei giorni scorsi era stata preceduta da polemiche, distinguo sindacali, incontri. L’amministratore delegato di Compagnia aerea italiana ha chiuso il confronto in modo secco, la colpa i “continui atteggiamenti dilatori e alle indisponibilità’ a firmare”.