Alitalia, Cai rompe: Così non si va avanti

di isayblog4 13 views0

Spread the love

“A queste condizioni non si può andare avanti, per noi non c’è più trattativa….”. Arriva nella notte la rottura della trattativa sui contratti di Alitalia. Rocco Sabelli lascia il tavolo di confronto con i sindacati, una mossa che ha sorpreso le nove sigle sindacali che rappresentano i lavoratori ma che forse era nell’aria, fin dal primo pomeriggio, quando era iniziata la lunga trattativa sui contratti. Che già nei giorni scorsi era stata preceduta da polemiche, distinguo sindacali, incontri. L’amministratore delegato di Compagnia aerea italiana ha chiuso il confronto in modo secco, la colpa i “continui atteggiamenti dilatori e alle indisponibilità’ a firmare”.

La posizione delle parti sociali Per i sindacati, Cai non ha compiuto alcun passo per andare incontro alle loro richieste. Tanto che ieri dopo alcune controproposte fatte sui criteri di selezione del personale, dopo una pausa di due ore, Sabelli – dicono i sindacati – è tornato al tavolo ponendo un aut aut anche sui contratti (da dirigenti per i comandanti e collettivo di lavoro): prendere o lasciare. Un ultimatum che ha spiazzato i sindacati, convinti di proseguire il confronto senza soluzione di continuità almeno sino all’ultimo minuto disponibile, cioè fino alla mezzanotte di domani, quando scade il termine per Cai per consegnare l’offerta vincolante al commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi. Che ha avvertito che avrebbe consentito dilazioni sulla scadenza. Le nove sigle sindacali di Alitalia si riuniranno questo pomeriggio per fare il punto della situazione dopo la rottura. L’incontro si terrà presso la sede dell’Anpac.

Colaninno: accordo essenziale Il presidente di Cai, Roberto Colaninno, esprime forte preoccupazione per la situazione determinata dalla rottura della trattativa con le rappresentanze sindacali dei lavoratori alitalia “il cui auspicabile buon esito rimane condizione essenziale al proseguimento del progetto”. Un portavoce Cai sottolinea quindi l’auspicio di colaninno perché i sindacati ritrovino “coerenza” con gli accordi siglati a Palazzo Chigi. Avvertimento preoccupato, quello di Colaninno, anche perché ormai il tempo dei giochi al rialzo sembra davvero finito. “Nel contesto generale dell’economia italiana e internazionale, il valore di 12.600 posti di lavoro non può essere gestitoin un contesto di radicalizzazione degli interessi di parte”.

Ligresti: non c’è nulla di facile in Italia Salvatore Ligresti, che partecipa alla cordata di imprenditori, commenta così questa difficile fase di avvio del progetto per far rinascere la compagnia in una nuova azienda. Resta comunque convinto, sottolinea a margine del convegno italo-libico alla Farnesina, del fatto che sia “un ottimo progetto”.

Angeletti: l’alternativa è la liquidazione Per Alitalia non esistono alternative alla firma dell’accordo, l’unica alternativa è la “liquidazione”, dice il segretario generale della Uil Luigi Angeletti commentando l’esito della trattativa. “Abbiamo fatto tanto per cercare una soluzione e ovviamente non ci siamo rassegnati al fallimento dell’operazione – ha detto – non vediamo alternative: non esiste alternativa che non sia immaginaria, l’unica alternativa a questa offerta è la liquidazione”.

Sdl: richiesta inaccettabile Così, in una nota, il sindacato degli assistenti di volo Sdl commenta la rottura delle trattative. “La verità potrebbe essere un’altra – sostiene l’Sdl -: sembra che gli advisor Banca Leonardo e Rothschild abbiano stabilito per le attività di Alitalia un valore tra i 900 milioni ed 1 miliardo di euro e quindi Cai potrebbe aver deciso di abbandonare la partita Alitalia e tentare di scaricare la responsabilità sul sindacato. A questo punto le responsabilità ritornano nelle mani del governo e del commissario straordinario”.

La Filt-Cgil “Non c’è stata alcuna rottura ma si è registrato un ingiustificabile abbandono del tavolo da parte della sua delegazione ed è proprio la delegazione Cai a negare le ragioni di coerenza con gli accordi stipulati a Palazzo Chigi che impegnano le parti e che nessuno può rimettere in discussione”, dice Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt -Cgil, in merito alla dichiarazione del presidente di cai che invita i sindacati a essere coerenti con gli accordi stipulati a palazzo chigi. “L’appello di Colaninno è condiviso ma rivolto a un indirizzo sbagliato”.

www.ilgiornale.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>