Berlusconi ai soci Cai: Siete patrioti. In futuro possibili nuove assunzioni

Berlusconi brinda con i soci della Cai. Li chiama “patrioti” e annuncia future assunzioni nella compagnia aerea. Rivolgendosi ai soci della cordata riuniti a cena a Villa Madama, a Roma, insieme a Intesa Sanpaolo, il presidente del Consiglio definisce il salvataggio di Alitalia “un atto di patriottismo necessario per avere una compagnia di bandiera italiana e salvaguardare il turismo, settore vitale per il nostro Paese”.

“Ci guadagnerete”. Berlusconi non nasconde la convinzione che aver salvato la compagnia si trasformerà per gli azionisti della nuova azienda in un”buon investimento”: “Vi ho consentito l’ingresso in un settore in crescita – dice – e sono convinto che alla fine questa operazione vi permetterà di guadagnarci”.

“Nuovi posti di lavoro”. Ottimista, il premier ha annunciato che in futuro potrebbero arrivare maggiori investimenti per la nuova Alitalia, e “il numero dei dipendenti assunti salirà, ne sono certo. Così come nell’indotto”.

La protesta del “fronte del no”. Un centinaio tra piloti e hostess dell’Alitalia del cosiddetto “fronte del no”, avevano accolto le auto degli ospiti di Silvio Berlusconi all’ingresso di villa Madama con applausi di scherno, candele accese e qualche slogan di protesta.

Alitalia: Cai non partirà il 1° dicembre

 Cai non riuscirà a partire il primo dicembre prossimo come precedentemente preventivato». Lo rende noto l’Enac.

NUOVA DATA – La nuova data per lo start up del vettore non è ancora stata comunicata. L’Enac attende quanto prima tale informazione per le proprie attività di monitoraggio e verifica. Fino al completamento del passaggio, l’Alitalia continuerà ad operare.

Per l’avvio di CAI sono in fase di ultimazione alcuni aspetti amministrativi e tecnici. Per quanto riguarda le licenze di trasporto pubblico passeggeri ed il certificato di operatore aereo, le istruttorie dell’Enac sono terminate, ma l’emissione avverrà solo con l’evidenza dell’effettiva disponibilità delle risorse finanziare necessarie per l’operazione. Deve inoltre essere finalizzata la documentazione relativa al passaggio di proprietà degli aeromobili tra la vecchia e la nuova compagnia. L’Enac è in contatto con le istituzioni internazionali che seguono il trasporto aereo e con tutte le altre autorità per l’aviazione civile per aggiornamenti continui rispetto al termine di cessazione attività dell’Alitalia ed all’avvio della nuova compagnia.

Alitalia a Cai per 427 milioni cash. Spinetta: Air France resta in corsa

 “Oggi ho accettato formalmente l’offerta” presentata da Cai, per 1.052 milioni. Lo ha annunciato il commissario straordinario di Alitalia. Augusto Fantozzi, in conferenza stampa, ha spiegato che il corrispettivo in denaro è di 427 milioni di euro, mentre l’accollo dei debiti ipotecari è pari a 625 milioni di euro.
Quanto alle azioni “temo che facciano una brutta fine”, ha detto Fantozzi. In serata, i sindacati autonomi hanno confermato lo sciopero di piloti e assistenti di volo per il 25.

L’offerta. Il commissario straordinario è entrato nel dettaglio dell’offerta di Cai: 100 milioni saranno pagati in denaro al closing previsto per il 30 novembre mentre 327 milioni sono il “corrispettivo differito stimato provvisorio”. L’accollo dei debiti ipotecari invece è di 625 milioni. “L’offerta Cai prevede che il corrispettivo differito stimato provvisorio, al netto del saldo algebrico fra le specifiche partite debitorie e creditorie – si legge nel documento consegnato alla stampa – sia saldato entro sei mesi dal closing per tutte le società, fatta eccezione per la sola alitalia alla quale si applica un meccanismo di pagamento in due tranche a 6 e 24 mesi”. Per Alitalia spa il corrispettivo è di 936 milioni, per Alitalia servizi 57, per Alitalia airport 6, per Alitalia express 20 e per Volare 33.

Solidarietà da Di Pietro (IdV) per le lotte dei lavoratori di Alitalia

 “Non vi e’ dubbio che l’interruzione del pubblico impiego non sia auspicata, ma non v’é dubbio che non si tratta di una battaglia dei soli piloti, come i media vogliono farci credere, ma di tutti i lavoratori di Alitalia che sono stati raggirati perché nell’accordo era prevista una metodologia per la cassa integrazione, mentre ora nel contratto si vuole fare una selezione della “razza”.

Sembra di essere tornati ai tempi della tratta degli schiavi, quando i giovani venivano scelti per lavorare, mentre gli anziani venivano buttati in mare. Il rapporto che questo governo ha voluto instaurare con i dipendenti Alitalia non è sull’impronta del datore di lavoro-lavoratore, ma di padrone-servo.

Faccio un appello al governo di non chiudere la porta con un’arroganza tipica da “governo putiniano”, ma di aiutare i lavoratori a raggiungere un accordo condiviso con la Cai.
Il trasporto è un diritto dei cittadini, e va garantito, ma non possiamo chiedere ai lavoratori di farsi carico di colpe altrui.

Alitalia: piloti all’attacco, blocco vicino

 I piloti vanno all’attacco. Anpac e Up hanno avviato ieri mattina uno “sciopero bianco” applicando in modo fiscale le regole sui controlli e rallentando, così, i voli.
Per il 25 novembre, invece, intendono bloccare il trasporto aereo: hanno infatti aderito allo sciopero di 24 ore indetto dalla Cub nel gruppo Alitalia, che si andrà ad aggiungere a quello di 24 ore già proclamato dall’Anpac dei piloti Meridiana e di quattro ore (12-16) di quelli Eurofly.

Lunedì prossimo, alle 9, intanto, Anpac e Up assieme alle altre sigle del “fronte del no” – Avia, Anpav e Sdl – hanno indetto una nuova assemblea per fare il punto sulla vertenza Alitalia e decidere eventuali forme di lotta.
È arrivata, ieri, da British Airways un’offerta per una collaborazione commerciale con la Nuova Alitalia, a conclusione della settimana di lavoro tra Cai, Alitalia ed AirOne con il vettore britannico per verificare possibili future sinergie. Saranno quindi Air France-Klm e Lufthansa, sondate nelle due settimane passate, a contendersi l’ingresso al 20% nel capitale di Cai.

Berlusconi: Ridicolo parlare di dialogo con questo Pd

 “Non parliamo piu’ di dialogo, per favore, perche’ con quello che dicono, hanno detto e per come si sono comportati e’ una cosa addirittura ridicola pensare che con gente del genere si possa collaborare”.

Lo ha affermato Silvio Berlusconi che ha escluso una ripresa del dialogo con il Pd. Ai cronisti che chiedevano inoltre un commento sull’intervista a Walter Veltroni apparsa sul Corriere della Sera di domenica 28 settembre , il nostro premier ha risposto: “Il signor Veltroni si illustra da se’, basta leggerlo, le persone che hanno buon senso leggono Veltroni e non c’e’ da aggiungere alcun commento a quello che lui ha detto a ’Porta a Porta’ l’altro giorno e a quello che ha detto sul ’Corriere della Sera’”. Il premier ha inoltre ha sottolineato: “Noi abbiamo una maggioranza alla quale gli italiani hanno dato il mandato di governare il Paese. Continueremo a governare e lo faremo con la maggioranza che ci hanno dato gli italiani e che ci confermeranno alle prossime elezioni amministrative”.

Veltroni a Porta a Porta: Su Alitalia abbiamo fatto l’interesse del Paese

 Con l’orgoglio di chi si sente di aver operato nel giusto e per l’interesse del paese, Walter Veltroni ha partecipato alla trasmissione Porta a porta condotta da Bruno Vespa. La svolta per l’Alitalia, il berlusconismo, le difficoltà nazionali ed internazionali sono stati i principali argomenti al centro del dibattito televisivo.

Alitalia. “Io ho fatto il leader dell’opposizione come si fa in un paese anglosassone: ho cercato
di dare una mano alla conclusione positiva della vicenda, tenendo relazioni con Colaninno e i sindacati e informando Gianni Letta, che si è sempre speso perché ha il mio stesso tipo di cultura istituzionale”. Questo è il commento di Walter Veltroni alla domanda di Bruno Vespa su quale sia stato il suo contributo nella svolta che ha portato ad una soluzione positiva la vicenda Alitalia.

Berlusconi: L’Alitalia resterà italiana

 “L’Alitalia restera’ italiana”. Lo ha ribadito Silvio Berlusconi che ha fatto il punto sugli sviluppi della trattativa per salvare la compagnia di bandiera nazionale:

“Non ci sono altre soluzioni al di fuori di quella rappresentata dalla Cai. Ho letto e ho sentito anche dire che c’e’ un’ipotesi Lufthansa la quale e’ esattamente uguale alle ipotesi Air France o British Airways. Se ne parla come ipotesi di collaborazione e di alleanze ed eventualmente con la partecipazione di assoluta minoranza. Sono in tanti a bussare alla porta della Cai per una partecipazione anche al di la’ delle tre compagnie straniere che ho ricordato e, tra l’altro, ci sono anche altri imprenditori privati italiani che bussano. Alla Cai, perche’ non c’e’ una possibilita’ che un’altra compagnia straniera prenda su di se’ il carico e la responsabilita’ di Alitalia intera: e’ un’ipotesi che non esiste e non e’ mai esistita”.

Alitalia: Primo accordo, ma si continua a trattare

 Si sono riannodati nel corso della nottata i fili della trattativa su Alitalia tra governo, Cai (la nuova società disposta a rilevare la compagnia aerea) e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl. Si è lavorato senza soste presso la sede del Ministero del Lavoro. Dopo il pessimismo dei giorni scorsi, c’è da registrare una prima dichiarazione soddisfatta del ministro, Maurizio Sacconi, “c’è una solida base di partenza per cercare di costruire il futuro della compagnia di bandiera. Si tratta di un passo avanti importantissimo”. Da parte sua, il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, ha affermato che “da governo e azienda c’è la disponibilità a continuare il confronto. Senza ultimatum, possiamo continuare a lavorare fino a quando riusciremo a trovare un accordo”.