Il caso Bertolaso: una bufera

 Il capo della Protezione Civile: “Ferito, ma per gli italiani darei la vita”. Guido Bertolaso, nonostante la rinnovata fiducia di Silvio Berlusconi, è deluso e amareggiato. L’ accorata difesa di Bertolaso: “L’ accusa è infamante e assolutamente drammatica. Da quello che ho letto e dalle carte che ho ricevuto dalla magistratura si parla di compensi in denaro e anche di favori sessuali, cose assolutamente che non esistono. Io non c’ entro con questa vicenda, credo che si sia trattato di un grosso equivoco. Nessun favore sessuale, solo fisioterapia. Francesca è una signora molto brava, alla quale io ricorrevo alla luce dello stress che, visto il lavoro che faccio, ogni tanto mi colpisce”.

Il presidente della Camera all’ Aquila insieme a Nancy Pelosi: la storia di questa donna è la dimostrazione che una vera integrazione è possibile

 Gianfranco Fini e la Speaker della Camera di Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, hanno visitato ieri mattina alcune zone colpite dal sisma in Abruzzo. Dopo l’ arrivo alla caserma della Guardia di finanza di Coppito dove sono stati ricevuti dal capo della protezione civile Guido Bertolaso, Fini e Pelosi hanno visitato il centro dell’ Aquila.

Poi Fini e Pelosi sono arrivati a piazza Duomo dove sono entrati nella chiesa delle Anime Sante, danneggiata seriamente durante il terremoto. In seguito, hanno partecipato a Villa Sant’ Angelo alla cerimonia di inaugurazione delle scuola materna intitolata a Nino Sospiri.

“Quando le istituzioni lavorano in modo sinergico, i risultati si raggiungono anche in tempi più brevi di quelli previsti”. Ha sottolineato il presidente della Camera durante un breve discorso. Fini ha voluto rendere omaggio alla grande capacità, pazienza e incessante lavoro del sottosegretario Bertolaso e a tutti coloro che con lui hanno lavorato per la ricostruzione.

Berlusconi sull’emergenza rifiuti: Serve super procura, Bertolaso non si farà intimidire

 Sull’emergenza rifiuti il governo non torna indietro cascasse il mondo. Sembra determinato Silvio Berlusconi. «Troppe volte decisioni assunte non sono state imposte da organi democraticamente eletti» ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando a Napoli e annunciando che non accadrà più che «che piccole minoranze organizzate possano bloccare opere pubbliche».

A Napoli il premier è tornato a difendere il decreto sui rifiuti e a rispondere ai magistrati e all’Italia dei Valori. «Secondo noi – ha detto – non esistono profili di incostituzionalità. È un giudizio fondato sul parere di autorevoli costituzionalisti» ha spiegato il Cavaliere commentando il documento di 70 magistrati della procura di Napoli per i quali il decreto varato per risolvere l’emergenza rifiuti sarebbe incostituzionale. E a proposito della procura partenopea il premier ha anche annunciato che «nel decreto legge c’è la nascita di una Superprocura perché si eviti che singoli magistrati locali possano rompere il circuito positivo, spezzando l’anello per risolvere la situazione rifiuti: è importante che ci sia un’unica responsabilità in grado di prendere decisioni».

Emergenza rifiuti in discarica a Napoli, intercettati De Gennaro e Greco

La giustizia è lenta, si sa. Ma alla fine arriva sempre (?). In questo caso, incredibile ma vero è arrivata con tutta la forza che aveva. Almeno così sembra. Un poò in ritardo sui tempi ma perfettamente in linea con quanto sta accedendo ora a livello governativo: si cerca di mettere a posto una situazione maleodorante (a tutti gli effetti) ed incancrenita. L’indagine della procura di Napoli ipotizza che “le società affidatarie del servizio di smaltimento dei rifiuti, con la complicità di funzionari del commissariato di governo, trasformavano i rifiuti in difformità rispetto alle autorizzazioni”. Le intercettazioni mettono nei guai Marta De Gennaro, ex vice del sottosegretario Guido Bertolaso quando era commissario sotto il precedente governo, e Michele Greco, dirigente della Regione Campania.

Cicchitto (PdL): I moderati si distinguano dai camorristi

“La decisione del sottosegretario Bertolaso di concordare, con i sindaci dei comuni piu’ direttamente interessati al problema delle discariche, di procedere ad una breve fase di approfondimento tecnico, dimostra che, differentemente da cio’ che afferma l’on. D’Alema, non ci si affida in modo esclusivo all’uso della forza”.

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In arrivo a Chiaiano i tecnici per le verifiche

 E’ una calma carica di tensione quella che si “respira” a Chiaiano. Dopo la tregua assicurata dal sottosegretario Bertolaso, la notte è trascorsa tranquilla nel quartiere napoletano. L’intesa prevede che martedì i tecnici autorizzati faranno le verifiche per stabilire se la zona è idonea per la nascita della discarica. Dopodiché seguirà un confronto con gli amministratori locali. I cittadini dell’associazione Insurghezia oggi decidono che posizione assumere. Nella notte altri roghi di cassonetti.

Martedì alle sette del mattino, quindi, i tecnici faranno il proprio ingresso nella cava di Chiaiano dove dovrebbe essere realizzata la discarica, per effettuare i carotaggi che consentiranno di stabilire se il sito è adatto.

Sicurezza e rifiuti: emanati i decreti

 Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha emanato i due decreti legge, uno in materia di sicurezza e l’altro sui rifiuti, che gli sono stati sottoposti oggi. I due provvedimenti erano stati approvati dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso.
Che i due dl fossero già all’attenzione del Capo dello Stato era stato anticipato nel corso della conferenza stampa in prefettura a Napoli dal sottosegretario Guido Bertolaso: “Il decreto legge che contiene il piano per l’emergenza rifiuti in Campania è alla firma del Capo dello Stato”, aveva spiegato Bertolaso prima che arrivasse il via libera del Colle, “nonostante le resistenze di alcuni burocrati che non vedono bene che il Capo della Protezione Civile si occupi anche dei rifiuti”.