Dopo la scivolata di stamattina su un emendamento dell’Udc relativo all’articolo 8 sul termovalorizzatore di Napoli e sostenuto anche dalla Lega, il Governo è stato battuto di nuovo su un emendamento dell’Idv all’art.11 del decreto sui rifiuti, riguardante la raccolta differenziata, al quale la commissione e l’esecutivo avevano dato parere contrario.
La Lega, anche questa volta, è stata determinante. Come hanno riferito deputati di opposizione, i deputati del Carroccio hanno infatti votato a favore dell’emendamento.
Bersani (PD): Nella manovra economica nessuna risposta su salari e pensioni
“Dalla Finanziaria è scomparsa la questione sociale: la difesa del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. C’è un mix di demagogia e misure compassionevoli. In realtà questo governo ha introdotto un meccanismo di concertazione corporativa con alcuni soggetti forti”. Non usa mezze parole il ministro ombra dell’Economia Pier Luigi Bersani per bocciare la manovra varata ieri dal governo Berlusconi.
Un piano triennale, dal 2009 al 2011, da 35 miliardi di euro e “circa cento articoli” per raggiungere nel 2011 “l’ineludibile obiettivo” del pareggio di bilancio. A presentarla così, affiancato dal premier, è stato il ministro del Tesoro Giulio Tremonti, vero padre ideatore della maxi-manovra che, si vanta Tremonti, “è stata approvata in 9 minuti e mezzo”.
Governo battuto alla Camera con i voti della Lega: passa emendamento Udc sui rifiuti
Il Governo è stato battuto alla Camera su un emendamento dell’Udc relativo all’articolo 8 sul termovalorizzatore di Napoli.
L’emendamento Udc, primo firmatario Mauro Libé, è stato approvato con il parere contrario di Governo e commissione.
Prima della votazione di questa proposta di modifica, nell’Aula di Montecitorio era scoppiata di nuovo la polemica sui ‘pianisti’, i deputati che votano per i colleghi assenti.
A polemizzare su questo e a chiedere ripetute verifiche nel corso delle votazioni, sono stati gli esponenti dell’Italia dei Valori che hanno minacciato di fare ostruzionismo qualora non ci sia uno stop al fenomeno.
La manovra economica prevede il pareggio di bilancio nel 2011
Il Consiglio dei Ministri ha approvato una manovra, articolata su un decreto-legge ed un disegno di legge, per il varo di disposizioni complessivamente volte a promuovere lo sviluppo (anche mediante misure di semplificazione di procedimenti amministrativi concernenti la liberta’ di iniziativa economica), a restituire potere d’acquisto ai cittadini, a razionalizzare l’efficienza e l’economicita’ dell’organizzazione amministrativa, a perseguire obiettivi di perequazione tributaria ed a semplificare procedimenti che incidono su questi aspetti. Gli obiettivi delle norme in materia di lavoro sono: incoraggiare la maggiore propensione delle imprese ad assumere attraverso la de-regolazione della gestione dei rapporti di lavoro; promuovere una piu’ agevole regolarizzazione di tutti quei rapporti di lavoro che oggi sono quasi sempre irregolari;
Bonanni (CISL): Redistribuire le nuove entrate a chi e’ piu’ in difficolta’ e insistere nella lotta all’evasione
”La situazione dei conti pubblici e’ difficile, il sindacato ne è a conoscenza, ma i tagli alla spesa non devono avere ripercussioni sugli enti locali, tali da costringerli ad aumentare le tasse”. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni nel corso dell’incontro tra governo e parti sociali sulla manovra economica. “E’ giusto – ha aggiunto – intervenire su banche, assicurazioni e petrolieri, ma deve essere visibile che le risorse in piu’ che si recuperano vengano trasferite e redistribuite attraverso maggiori detrazioni alle persone che sono piu’ in difficolta’, come i lavoratori dipendenti e pensionati”. Bonanni ha tuttavia aggiunto che la crescita per ora “non c’è”. Ma – ha poi osservato – “è vero quanto afferma il Governo, è pur vero che c’è una realtà di persone, segnatamente i pensionati, che hanno un bassissimo reddito e che devono essere sostenuti. Ogni aumento del pil deve costituire un’occasione di redistribuzione per lavoratori e pensionati”. Buona parte delle entrate previste dalla Robin tax vadano in questa direzione”.
Berlusconi sulla Finanziaria: Pareggio di bilancio nel 2011 senza tasse
“La ratio della strategia del Governo è molto semplice ed è quella di ridurre entro il 2011 il deficit portandolo a pari con le spese. Questo si poteva fare in due modi: aumentando le tasse e mettendo le mani nelle tasche dei cittadini oppure ridurre le spese. E questo abbiamo fatto”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha presentato in conferenza stampa la manovra economica contenuta nel cosiddetto piano Tremonti.
“Quello che noi presentiamo – ha aggiunto il premier – è uno Stato che costa meno, che semplifica, che toglie vincoli e che produce più libertà”.
Da parte sua, il ministro Tremonti ha sottolineato che “non è eludibile l’impegno di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011 preso dalla Repubblica e non solo dal precedente Governo”, ribadendo che l’approvazione definitiva avverrà “entro l’estate”.
Via libera alla manovra economica
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla manovra economica triennale, ai provvedimenti collegati e al Dpef. La manovra prevista nell’arco dei prossimi tre anni sarà pari a 34,8 miliardi di euro. Per il 2009 l’intervento previsto sarà di 13 miliardi, mentre nel 2010 si prevede una manovra di 7,1 miliardi e nel 2011 l’intervento correttivo dei conti pubblici salirà a 14,6 miliardi. L’obiettivo per quest’anno è un rapporto deficit-Pil intorno al 2,5% e procedere alla flessione del debito. Tagli a ministeri ed enti locali, ‘stangata’ su banche, assicurazioni e petrolieri. Ma anche liberalizzazione dei servizi pubblici e della rete dei carburanti.
Sicurezza: Il Senato approva la norma “sospendi-processi”
L’Aula del Senato ha approvato, con 160 voti a favore e 11 contrari, l’emendamento al decreto sicurezza che sospende per un anno i processi per i reati non gravi commessi prima del 30 giugno 2002.
Il Pd e l’Idv hanno abbandonato l’Aula prima del Voto.
Emma Bonino e il gruppo Udc-Autonomie sono invece rimasti nell’emiciclo e hanno votato contro.
Ad annunciare che il Pd non avrebbe partecipato al voto dell’emendamento è stata Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Partito democratico. La Finocchiaro ha criticato la norma perché di fatto creerà “un aggravamento di lavoro in tutti i tribunali italiani” e ha accusato Silvio Berlusconi “di aver perso un’occasione davvero unica: quella di creare in Italia un nuovo bipolarismo”.
Veltroni: Hanno scelto lo scontro
“Le conclusioni le ha tratte Berlusconi, che ha strappato la tela del dialogo possibile”.
Lo dice in un’intervista al Tg3 il segretario del PD, Walter Veltroni. Solo ieri Veltroni aveva avvertito che, se la maggioranza avesse continuato con gli strappi su alcuni importanti provvedimenti e da ultimo in tema di giustizia, il dialogo era a rischio.
“Per tutta risposta – ha osservato Veltroni – il governo ha presentato due emendamenti che riguardano una norma sui processi del presidente del Consiglio e scritto una lettera al presidente del Senato”.
La lettera di Berlusconi infiamma il Senato: Opposizione e magistratura denunciano un attacco
Gli emendamenti al decreto sulla sicurezza continuano a far discutere e soprattutto continuano a mettere in subbuglio i lavori dell’aula del Senato. Una vera e propria bagarre alimentata oltremodo anche dalla lettura in aula del presidente Renato Schifani di una lettera firmata dal premier Silvio Berlusconi, che torna sulla sua vicenda personale.
Gli emendamenti in questione, che hanno letteralmente sollevato l’opposizione, dato che si tratta di evidenti norme “salva premier” riguardano interventi sulla formazione dei ruoli d’udienza, indicando quali sono i procedimenti di particolare urgenza per il tipo di reati che devono avere priorità rispetto agli altri, e prevedono invece la sospensione degli altri processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 «che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell’udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado».