Inflazione. Fini:”Abbassare le tasse con quoziente familiare”

 Aderiamo al Family Day bis fissato per il 1° e il 2 marzo

“Il 4,8% di aumento dei beni ad alta frequenza di acquisto rilevato dall’Istat per il mese di gennaio 2008 conferma la sempre più grave difficoltà delle famiglie italiane. Una delle risposte a questo disagio consiste nell’adeguare il carico fiscale alle reali caratteristiche ed esigenze di ciascun nucleo familiare; cioè, nell’introdurre il quoziente familiare, che prende in considerazione come indici per la tassazione diretta, fra gli altri, la composizione della singola famiglia, l’età dei figli, la presenza di disabilità o di anziani non autosufficienti. Poiché il quoziente familiare sarà uno dei punti qualificanti del programma del Popolo della Libertà, aderiamo con convinzione all’iniziativa lanciata dal Forum delle associazioni familiari, di raccolta delle firme a sostegno del perseguimento di tale obiettivo, nel Family day bis fissato per il 1° e il 2 marzo”. Lo afferma il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini.

Per il Campidoglio, Veltroni “lancia” Rutelli. Presenti i familiari di Verbano e dei fratelli Mattei

 E’ gremito il Palalottomatica per la manifestazione che segna il passaggio del testimone tra Walter Veltroni e Francesco Rutelli nella Capitale. Il sindaco uscente arriva e si siede in prima fila, accanto all’ex primo cittadino e nuovo candidato al Campidoglio Francesco Rutelli. Sui maxischermi scorrono le immagini del viaggio di Veltroni in Africa, immagini della città. Sul palco si alternano gli artisti, Fiorella Mannoia canta ‘La storia siamo noi’, mentre in platea sono seduti diversi esponenti del Pd, a cominciare da Goffredo Bettini, Paolo Gentiloni, Ermete Realacci, Giovanna Melandri. Veltroni parla per quasi un’ora, a braccio, ricorda il lavoro svolto “in questi sette anni da sindaco” ma non solo: il suo intervento è un elogio del ruolo di sindaco, di quel modo di fare politica che lui propone anche per il governo nazionale, della fatica del “ricucire” dopo gli anni delle divisioni e dell’odio.

Accordo fra Lombardo e PDL per la corsa alla Regione Sicilia

 Sarà Raffaele Lombardo il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Sicilia, così come Lista del Movimento per l’Autonomia sarà “apparentata” con quella del Popolo della Libertà alle elezioni politiche nazionali, nelle regioni del Centro-Sud e nelle Isole. E’ l’accordo raggiunto durante l’incontro tra Silvio Berlusconi e Lombardo a Palazzo Grazioli, al quale ha partecipato al telefono anche il leader di An Gianfranco Fini. L’annuncio è stato dato con una nota del Pdl.

Bossi: “Le grandi coalizioni sono la fine dei partiti. Accordi solo per le riforme”

 “Le grandi coalizioni sono la fine dei partiti. Un conto possono essere gli accordi accordi da trovare con le altre forze politiche per arrivare alle riforme, ma la sinistra non vuole il cambiamento. Loro, sono dei conservatori”. Così Umberto Bossi – rilasciando alcune dichiarazioni a margine del matrimonio del tesoriere della Lega Nord, Maurizio Balocchi, di cui è stato testimone di nozze – è intervenuto in merito alla proposta lanciata (e poi ritirata) da Berlusconi di larghe intese nel caso in cui le elezioni dovessero concludersi con un “pareggio”. Il segretario federale del Carroccio, ha commentato anche altre questioni dell’attualità politica, come la proposta delle “liste pulite”, ossia della proposta di non candidare più persone condannate o inquisite.

Umberto Veronesi e Marianna Madia capilista per il PD

 “Non si tratta di una persona del mondo dello spettacolo ma è una giovane italiana di qualità, tra i tanti che sto incontrando e che costituiscono le risorse di questo paese”. Così Walter Veltroni ha presentato Marianna Madia, l’economista 27enne scelta come capolista del Pd nel Lazio.

Per il segretario del Pd la scelta di una ragazza fa parte del “tentativo di far irrompere le nuove generazioni nelle istituzioni, in parlamento, come negli enti locali e nei ceti dirigenti, da dove sono state per troppo tempo escluse”.

Gardini: “Altroché risanamento, il beau geste di Visco di non ricandidarsi è una beffa”

 “Altroché risanamento! Prodi lascia i conti pubblici peggio di come li ha trovati. Nel 2006 il governo Berlusconi lasciò un deficit netto al 2,6% (poi appesantito da una tantum di spese decise da Prodi). Il governo guidato dal presidente del Partito democratico, ne lascia uno al 3%. E per riuscire nell’impresa ha aumentato la pressione fiscale diretta e quella non calcolata nelle statistiche ufficiali, quella degli enti locali, rendendo sempre più poveri gli italiani.

Negli ultimi venti mesi, i cittadini hanno pagato più tasse ed il risanamento non solo non si è avvicinato, ma rischia di allontanarsi. Con l’eventualità che se a maggio l’Italia potrà uscire dalla procedura di deficit eccessivo, avviata dalla Commissione Ue nel 2005, a giugno ci rientrerà. Grazie al presidente del Pd ed alle tasse.”

Fiducia nei leader: Veltroni batte Berlusconi

 Se il voto ai partiti andasse di pari passo con la fiducia accordata ai loro leader, tra Walter Veltroni e Silvio Berlusconi non ci sarebbe partita: vincerebbe il primo 51 a 39. Questo è l’esito del sondaggio Swg, che ha intervistato mille persone ponendo una domanda semplice-semplice: quanta fiducia hai nei confronti di Veltroni e Berlusconi?

Bondi: Non candideremo chi ha procedimenti penali di origine non politica

 “Nel corso del nostro primo incontro abbiamo delineato e concordato i criteri essenziali per la formazione delle liste elettorali”. Inizia con queste parole la lettera inviata dal coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi, ai coordinatori regionali, ai membri del comitato candidature e al presidente Silvio Berlusconi.

Categorie PDL