alleanza udcLa Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla manifestazione ‘No Cav Day’ di martedì scorso a piazza Navona, nella quale dal palco sono stati offesi il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna ed il Pontefice Benedetto XVI.
Il procedimento, ancora senza indagati e senza ipotesi di reato, è stato avviato dopo l’informativa della Digos consegnata ieri a piazzale Clodio.
Al vaglio del procuratore ci sono anche i video degli interventi sotto accusa, in particolare quelli di Sabina Guzzanti e Beppe Grillo.
Il magistrato dovrà valutare se il materiale acquisito contenga elementi tali da poter individuare il reato di vilipendio nei confronti del Capo dello Stato (previsto dall’articolo 290 e seguenti del codice penale) e di offese nei confronti del Pontefice (rubricate dall’articolo 296).
Intanto l’ alleanza fra l’Idv e il Pd sembra arrivata al capolinea: dal deputato Jean Leonard Touadì che lascia l’Italia dei valori per il Pd, alla candidatura sempre più debole del portavoce nazionale del partito Leoluca Orlando alla presidenza della Vigilanza Rai, fino ad Antonio Di Pietro che irrompe: “Continueremo a fare una, cento, mille piazze perché nelle piazze c’é la politica dell’impegno, mentre nelle stanze del potere c’é la politica dello scandalo, del compromesso e del do ut des”.
Partiti
AN: accelerare verso il PdL. Il 26 luglio Assemblea Nazionale
“Stiamo procedendo velocemente, ma non dobbiamo lasciare spazi grigi: ci sono i gruppi ma i partiti sono ancora separati. Alleanza nazionale non ha dubbi sul percorso e, per arrivarci in modo coerente, sta lavorando a un regolare congresso dei propri iscritti. Ora faremo il tesseramento del partito, perchè non è questo l’anno della confluenza, ed eleggeremo i delegati del nostro congresso per decidere assieme la nascita del Pdl”.
Questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del reggente di An, Ignazio La Russa, in conferenza stampa a Montecitorio che, insieme ad Altero Matteoli, Andrea Ronchi, Italo Bocchino, Barbara Saltamartini, Marco Martinelli e Carmelo Briguglio, ha delineato la road map di avvicinamento del partito al Pdl.
A fine mese, il 26 luglio, è stata convocata a Roma l’assemblea nazionale del partito che sarà intestata proprio ‘Verso il Pdl’ mentre la definizione di regole e Statuto sarà affidata ad un gruppo di lavoro con i rappresentanti di FI, prima delle ferie estive. “A settembre invece – anticipa La Russa – inizieranno le nostre Feste tricolore e discuteremo con Forza Italia se quella di Milano potrà essere la ‘Festa del Pdl'”.
Cicchitto (PdL): Diciamo no all’uso politico della giustizia
Il discorso di Fabrizio Cicchitto, capogruppo di Forza Italia/Pdl, pronunciato nel corso del dibattito alla Camera sul lodo Alfano…
“Signor Presidente, visto che finora non l’abbiamo potuto fare in Aula, cogliamo quest’occasione innanzitutto per esprimere la nostra solidarietà al Presidente della Repubblica e al Pontefice per gli insulti dei quali sono stati oggetto durante la manifestazione indetta da una forza politica, l’Italia dei Valori, onorevole Veltroni, che sta in Parlamento per l’alleanza elettorale realizzata con il suo partito. D’altra parte, i primi atti del nostro Governo hanno riguardato l’eliminazione dell’ICI, la detassazione degli straordinari, altri provvedimenti economici sono in discussione, per cui noi ci stiamo misurando con i problemi reali della società italiana, una parte dei quali derivano dall’aggravamento della situazione derivante dagli errori fatti dal precedente Governo.
Veltroni lancia una petizione contro il governo Berlusconi
Walter Veltroni ha apposto a Prato la prima firma di “Salva l’italia”, la petizione lanciata dal PD contro il governo Berlusconi. L’appuntamento finale sarà la manifestazione in programma il 25 ottobre, quando il Pd porterà in piazza migliaia di persone per manifestare contro le politiche del governo Berlusconi.
Ma il battesimo di Prato è stato per Veltroni un’ulteriore occasione per parlare dei fatti di queste ultime settimane: la manifestazione di piazza Navona, il lodo Alfano, il decreto sulla sicurezza e la Robin tax. Intanto sull’inizio della raccolta delle firme il segretario del PD ha ribadito: “Oggi è la prima firma ma già da stamani sul sito hanno aderito 3500 persone. La petizione unisce la preoccupazione per le regole del gioco con la forte sottolineatura dell’emergenza sociale del Paese. In un’Italia in cui da mesi si parla solo dei problemi del presidente del Consiglio noi vogliamo parlare di occupazione, salari, delle tasse che aumentano anziché diminuire, dei tagli alle forze dell’ordine cioè di problemi di cui si parla nelle case degli italiani”.
Veltroni (Pd) a Matrix: Siamo noi la sola opposizione
Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, è stato ospite a Matrix, la trasmissione condotta da Enrico Mentana su Canale 5. Veltroni ha affrontato i temi caldi di queste ultime settimane: la manifestazione di piazza Navona, le alleanze, il lodo Alfano, ma soprattutto il Partito Democratico, la sua unità, il suo radicamento nei territori, e poi la manifestazione del 25 ottobre, quando in piazza con il PD arriveranno milioni di persone per manifestare contro il governo.
Vogliamo portare milioni di persone in piazza il 25 ottobre
L’obiettivo del Pd per la manifestazione in programma per il 25 ottobre è portare “milioni di persone in piazza”. Durante la registrazione della puntata di ‘Matrix’. Veltroni spiega la strategia del Pd per i prossimi mesi: “Se riusciamo a portare milioni di persone in piazza il 25 ottobre daremo una scossa importante”, e aggiunge “Le elezioni non sono a breve, ma non credo che saranno alla fine del quinquennio… Quando l’ho detto l’altro giorno sono stato preso in giro, ma ho visto che anche Bossi…”.
Di Pietro (IdV): Giuro fedeltà alla Piazza
Riporto una mia intervista pubblicata su La Repubblica di oggi. Come ho dichiarato al giornalista, il vero schifo di questa polemica è che si siano estrapolate parole piuttosto che contenuti di tutta la manifestazione dell’8 luglio. I media hanno guardato il dito piuttosto che la luna. Non avrebbero potuto fare altrimenti ne’ loro, ne’ i loro mandanti perchè i contenuti sarebbero stati inconfutabili.
Testo intervista.
Antonio Di Pietro: Se mi chiedono di scegliere, io scelgo la piazza. Dissento dagli attacchi al Papa e al Quirinale, sia chiaro. Rispetteremo il capo dello Stato anche se firmerà il lodo Alfano. Ma resteremo convinti che è un errore, che è incostituzionale. Si può ancora dire, in una democrazia, o no?
Il “No Cav Day” non risparmia nessuno: attacchi a 360 gradi
La manifestazione di ieri in piazza Navona contro i provvedimenti del Governo Berlusconi sulla giustizia è stata senza dubbio un successo dal punto di vista della partecipazione.
I girotondi e Antonio Di Pietro hanno sferrato l’annunciato attacco al ‘Caimano’ e alle sue leggi ‘canaglia’.
Ma il leader di Idv Antonio Di Pietro, si è trovato costretto a dover gestire le contraddizioni dello schieramento in campo e ad aggiustare il tiro, prendendo le distanze, dopo gli interventi al vetriolo di Beppe Grillo (che è tornato a criticare ‘Napolitano morfeo’) e di Sabina Guzzanti (scatenata contro Papa Ratzinger e Mara Carfagna).
Vaccari (Lega): Bene documento sul Dpef, ora il federalismo fsicale
“Ridurre il costo complessivo dello Stato, rendere più efficace l’azione della pubblica amministrazione, ridurre il peso burocratico che grava sulla vita dei cittadini, sulle imprese e sulle amministrazioni locali e
Di Pietro in piazza contro “il Caimano”
Antonio Di Pietro assicura che non sarà un processo al Partito Democratico ma una manifestazione per “informare i cittadini che, contrariamente a quanto detto in campagna elettorale, questo Governo non sta legiferando nell’interesse dei cittadini e che questo Parlamento non si sta occupando di problemi quali la sicurezza o le famiglie che non arrivano a fine mese, ma solo di provvedimenti in materia giudiziaria che interessano al Capo del Governo che vive in conflitto di interessi”.
E se il Pd è impegnato ad ottenere lo stralcio della norma ‘blocca-processi’ per dimostrare l’efficacia della sua opposizione, il leader dell’Idv è più che mai pronto a gridare contro “una compravendita oscena da stato di dittatura dove si obbliga il Parlamento a fare una legge che serve ad una persona e non a tutti”.
Insomma, spiega l’ex pm, “obbligare il Parlamento a fare una legge che salvi il premier dai suoi processi è come fare un sequestro di parlamentari a scopo di estorsione: il ricatto è obbligare il Parlamento a risolvere i suoi problemi, il prezzo da pagare è quello di fare una legge che serve solo a lui”.