“In termini calcistici – visto che di questo si parla – può definirsi un autogoal. Il leader del Pd, che finora ha criticato in lungo e in largo le proposte sulla giustizia del PdL e del Governo, attacca duramente le scarcerazioni dei teppisti di Roma-Napoli e ne attribuisce la colpa al Governo. Poiché Veltroni conosce bene la divisione dei poteri e sa altrettanto bene che in questo caso la responsabilità è dei giudici, con ciò stesso fornisce il più formidabile argomento alla necessità di riformare la giustizia”. Così il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, replica alle dichiarazioni del segretario del Pd.
Partiti
La Lega ribadisce il suo no al voto agli stranieri
“La nostra posizione è chiara. Il diritto di voto a qualunque livello deve essere collegato alla cittadinanza. Sarebbe molto pericoloso su un tema così delicato aprire dei varchi perché si sa da dove si parte, ma non dove si arriva. Per quanto riguarda la maggioranza, del resto ,il tema non si pone perché non è previsto dal programma elettorale”. Così il Presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota, commenta l’iniziativa del leader del Pd, Walter Veltroni che in una lettera al Presidente della Camera Fini annuncia una proposta di legge per concedere il voto agli immigrati alle elezioni amministrative.
Veltroni invita Fini alla collaborazione per il diritto di voto agli immigrati
Affinché gli immigrati non siano braccia ma uomini, con piena dignità, è necessari consentire loro di votare, perlomeno alle amministrative. Se ne parla da troppi anni così il Partito Democratico alla ripresa dei lavori parlamentari presenterà una proposta di legge costituzionale sul tema. Primo firmatario Walter Veltroni assieme a Livia Turco, che ha deciso di scrivere una lettera al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, per annunciare la presentazione della proposta, chiedendo una corsia preferenziale per la sua discussione.
Confronto tra Bindi (PD) e Di Pietro (IdV) a Festa Democratica
Giornata calda alla festa Democratica di Firenze. Rosy Bindi, deputata del PD e vice presidente della Camera, e Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, protagonisti del confronto “Quale Italia?” hanno dovuto fare i conti con le notizie dettate dalla cronaca della giornata politica, come le intercettazioni, tornate clamorosamente alla ribalta dopo la pausa estiva, a causa, o forse sarebbe più corretto dire, grazie alla pubblicazione del settimanale Panorama di alcune telefonate tra l’ex presidente del consiglio Romano Prodi e il suo collaboratore Alessandro Ovi. Per la Bindi “il nuovo caso delle intercettazioni telefoniche è “l’ennesimo tentativo di Berlusconi e del centrodestra di farci apparire uguali a loro e di usare le eventuali nostre difficoltà per fare le loro riforme” e “Prodi è stato molto chiaro e lo è stato anche Veltroni respingendo con forza questo tentativo, e affermando che le nostre telefonate possono essere tranquillamente pubblicate”.
La Russa: UDC e Destra? No ad aggiunte che creino tensione
“Non ci sono veti perché non ne abbiamo mai discusso. Nessuno ha mai parlato dell’ipotesi di far entrare la Destra o di far rientrare l’UdC. Ne discuteremo quando ci sarà
Lega: Alitalia, sì al piano del Governo. Ora accogliere le richieste di Sea
“Il Governo ha fatto bene a intervenire su Alitalia. La situazione della compagnia è un’eredità pesante che questo Governo si è ritrovato e che sta affrontano. L’importante è che siano tutelati gli aeroporti di Linate e Malpensa, e, in particolare, che vengano accolte le richieste della Sea. A questo serve il tavolo di Milano”. Così il Presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota, commenta il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge e al disegno di legge delega su Alitalia. “Vanno rivisti gli accordi bilaterali in modo da consentire che nuovi vettori possano impegnare le rotte lasciate libere da Alitalia su Malpensa – spiega il capogruppo leghista –
Bersani (Pd): Alitalia, il regalo di Berlusconi ad Air France
Pier Luigi Bersani, ministro dell’economia nel Governo ombra del PD, ospite del meeting a Rimini di Comunione e Liberazione, all’indomani degli annunci propagandistici del Governo Berlusconi sul finto salvataggio di Alitalia, ridimensionata secondo il “Piano Fenice” ad una piccola compagnia aerea, niente a che vedere con il colosso di venti anni fa, ha il dente avvelenato e non perde l’occasione per mettere le cose in chiaro: “Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato il problema del caso Alitalia, non la soluzione”. Bersani si riferisce agli anni in cui il premier sempre con il suo governo, poteva salvarla realizzando piani migliori di quello attuale e invece, come ricorda a tutti i presenti e in particolare ai giornalisti, che certe cose dovrebbe scriverle, non ha fatto altro che contribuire alla sua svalutazione.
Dal PD arrivano critiche al piano di salvataggio di Alitalia
Alitalia punto e a capo. Il destino della compagnia di bandiera italiana sembra delinearsi sempre più chiaramente in questo scorcio di fine estate, quando ancora la maggior parte degli italiani è in ferie e la soglia dell’attenzione è ancora molto bassa. Se dalle elezioni il premier Silvio Berlusconi ha giocato sulla pelle degli italiani lanciando le sue rocambolesche ipotesi di cordate italiane per salvare Alitalia, ora la cordata, dopo ben cinque mesi di utili persi, sta cominciando a delinearsi in maniera sempre più netta mostrando l’aspetto davvero più sconcertante di tutta la faccenda, il ritorno “in pista” di Air France-Klm. Già perché, se Berlusconi ha perso ben cinque mesi di tempo per salvare Alitalia, sferrandole un ulteriore colpo finale e mettendo letteralmente in fuga la solida e seria compagnia franco olandese, l’unica allora in campo ad essere veramente interessata alle sorti di Alitalia, ora la rimette in gioco ma le condizioni non sono davvero le stesse.
PdL: Bocchino polemico con Buttiglione, AN orgogliosa di essere determinante
“Rocco Buttiglione e l’Udc hanno tutto il diritto a non voler essere trattati dal destino politico com’è stata trattata An. Il masochismo in Italia infatti non è reato”. Questa la risposta del vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, al presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione che in una intervista al Riformista aveva detto “non ci faremo trattare come An”..
“Noi di An – aggiunge – siamo orgogliosi di essere determinanti in una maggioranza di governo che ha iniziato la legislatura con i nostri cavalli di battaglia, dalla sicurezza, alla lotta all’immigrazione clandestina, dall’aiuto al Sud nel caso dei rifiuti di Napoli alla meritocrazia nella scuola.
Giustizia: Buongiorno (AN), serve nuovo CSM e carriere separate
“Serve una doppia, contestuale e radicale riforma. Da un lato velocizzare i processi, dall’altro formare meglio i giudici e separare le carriere”. Lo dice Gulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia