Il governo italiano dovrà ora impegnarsi per trovare ampio consenso e vararla in tempi rapidi.
Giorgio Napolitano, intanto, invita ad un “confronto responsabile”. Bruxelles, infatti, attende di “conoscere i dettagli del pacchetto approvato e maggiori informazioni sulle singole misure”, per una valutazione più appropriata. Ma il giudizio per il momento è positivo. Anche il presidente francese Sarkozy ha apprezzato le misure prese dal governo.
Economia
Napolitano firma decreto, ma sottolinea responsabilità
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha emanato il decreto recante misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, approvato ieri dal Consiglio dei ministri per far fronte ai gravi rischi per l’Italia determinati dalle tensioni sui mercati internazionali, ma ha sottolineato che resta ferma la necessità di un confronto aperto in Parlamento e sul piano sociale, attento alle proposte avanzate con la responsabilità che l’attuale delicato momento richiede.
Supermanovra, statali a rischio tredicesima, stop a ponti festivi
Silvio Berlusconi annuncia gli enti locali una manovra da 20 miliardi aggiuntivi nel 2012 e di 25 miliardi per l’anno successivo
Berlusconi ha così esordito: ”La situazione attuale è stata “ereditata” dall’attuale governo. Nella manovra, oltre a 8,5 miliardi di tagli alla politica, ci saranno più di 9 miliardi di tagli ai trasferimenti verso regioni, province e comuni: la speculazione si è orientata verso i Paesi che hanno più titoli in circolazione. Per la Banca Centrale europea il pareggio di bilancio nel 2013 non è “congruo” e per tale ragione è stata anticipata la manovra con la conseguente necessità di reperire risorse aggiuntive. Una manovra per aggiuntivi 20 miliardi per il 2012 e 25 miliardi nel 2013”.
Bossi non cede sulle pensioni
Silvio Berlusconi non riesce a convincere Umberto Bossi, che non ritiene opportuno intervenire ora strutturalmente sulle pensioni.
Inutilmente Berlusconi fa notare che ”l’Europa preme e non possiamo tirarci indietro”. Fra gli altri interventi ritenuti ‘strutturali’ dal governo è proprio quello sulle pensioni, il blocco di quelle di anzianità, il progressivo innalzamento dell’età pensionabile per le donne e la cosiddetta ‘patrimoniale’, invisa a Silvio Berlusconi e ad una parte importante della Lega. Quindi la questione ‘patrimoniale’ esisterebbe anche se verrebbe considerata una subordinata all’interno della maggioranza rispetto a misure più strutturali.
Bersani: ”Quali i vincoli Bce? Governo dica verità”
Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del Partito Democratico: “Vogliamo la verità.
È incredibile e inaccettabile che l’opposizione non abbia avuto fin qui comunicazione alcuna sui vincoli ai quali la comunità europea e internazionale ci sta sottoponendo. Al di la di indiscrezioni, nessuna comunicazione formale è stata data né a noi, né all’opinione pubblica. Cosa davvero e precisamente ci stanno chiedendo la Bce e le istituzioni internazionali?
Imprese al governo: ”Subito liberalizzazioni e riduzione costi politica”
Banche, assicurazioni e imprese chiedono al governo anche di “anticipare i tagli ai costi della politica: sarà altrimenti molto difficile chiedere sacrifici al Paese.
Per procedere alle liberalizzazioni non c’è alcun motivo di attendere una modifica dell’articolo 41 della Costituzione, in sé positiva”. L’accelerazione impressa dal Governo al pareggio di bilancio potrebbe far concentrare sul 2012 l’impatto più forte della manovra. Ai 5,5 miliardi già previsti per l’anno prossimo grazie alle norme già scattate (ticket sanità, aumento bollo titoli, rincaro del contributo unico per i processi, etc.), si aggiungerebbero infatti altri 20 miliardi della delega fiscale e assistenziale.
Crisi, Napolitano preoccupato per confronto politico
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota sulla situazione economica, così si esprime:
”Nell’attuale momento la parola è alle forze politiche, di governo e di opposizione, chiamate a confrontarsi con le parti sociali sulle scelte da compiere per stimolare decisamente l’indispensabile crescita dell’economia e dell’occupazione, a integrazione delle decisioni sui conti pubblici volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Seguirò dunque attentamente gli esiti di tale confronto partendo dalla preoccupazione che non ho mancato di esprimere per gli andamenti dei mercati finanziari e dell’economia, nei loro termini generali e nei loro specifici aspetti italiani”.
Manovra, nuovi ticket e superbollo, cosa dicono le Regioni
Ormai in vigore il ticket per i codici bianchi al pronto soccorso e quello da 10 euro per visite specialistiche e analisi: ma al momento solo alcune Regioni lo applicheranno.
Il presidente della regione Luca Zaia: ”In Veneto non scatterà, per ora, il ticket sanitario previsto dalla manovra economica. Comunque mi riservo ogni valutazione. Siamo tra le poche Regioni forse l’unica che ha deciso di affrontare questo nuovo salasso pur non avendo ‘superticket’ e addizionale Irpef. Lo abbiamo voluto fare nonostante minori entrate rispetto ad altre Regioni, si pensi alla Lombardia o all’Emilia Romagna. Anche senza i ticket garantiremo gli alti standard qualitativi delle nostre cure come sempre”.
La manovra è ormai legge, in vigore da oggi le norme modificate
La manovra economica è stata pubblica in Gazzetta Ufficiale. Entrano così in vigore da oggi le norme modificate.
Scattano da subito i rincari del bollo sul deposito titoli, il superbollo per le auto di lusso sopra i 225 kw, la stretta sulle stock option, l’aumento dell’Irap sulle concessionarie dello Stato e l’applicazione dei nuovi ticket sanitari: i cittadini dovranno pagare 10 euro sulle visite specialistiche e la diagnostica e 25 euro per i codici bianchi al Pronto soccorso.
La Manovra è legge, Napolitano: ”Siamo grati alle Camere”
È legge la manovra finanziaria più veloce della storia della Repubblica, ma anche una delle più pesanti.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha già firmata e arriverà subito in Gazzetta Ufficiale. Da lunedì scatteranno le dolenti note, a partire dal ticket di 10 euro su ricette e visite specialistiche. Le opposizioni, che pure hanno lasciato approvare il decreto a causa delle tensioni speculative sui mercati, ora però sono contro i sacrifici imposti alle famiglie.