Legambiente sul Forum nucleare italiano

 Legambiente sul Forum nucleare italiano

Cogliati Dezza: ”Più che un Forum sembra un fan club dell’energia dell’atomo. Si tratterebbe, come è evidente a tutti, di un dibattito unidirezionale e senza alcuna voce critica, dove conterebbero solo le ragioni della grande industria, il cui esito è ovviamente scontato. Del resto, come recita la celebre massima ”dove tutti pensano la stessa cosa, nessuno pensa un granché”. Per questo, chiediamo di aderire al Forum perché crediamo sia necessario portare al suo interno la voce dei cittadini e degli ambientalisti”. Così Vittorio Cogliati Dezza commenta la costituzione del Forum nucleare italiano, presentato oggi a Roma. Il futuro energetico del nostro Paese deve fondarsi anche sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca, purché sia coerente con i principi di precauzione e di salvaguardia della salute, che il nucleare ad oggi non garantisce. Accogliamo, quindi, l’invito del Ministro Prestigiacomo a un confronto serio e approfondito da sviluppare anche all’interno del Forum”.

Federalismo demaniale, Legambiente: ”Ecco la grande svendita”

 Federalismo demaniale, Legambiente: ”Ecco la grande svendita”

”Il federalismo demaniale si risolverà con una grande svendita del patrimonio dello Stato, proprio come abbiamo paventato quando è passata la norma. Basta cliccare sul sito dell‘Agenzia del demanio e il menù dei beni in vendita è già lì, pronto per la consumazione”. Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente, commenta così l’elenco dei beni che potranno essere trasferiti agli enti locali in base al federalismo demaniale, in parte già disponibili sul sito dell’Agenzia del demanio.

Assoedilizia, Piano casa: intervento del presidente Achille Colombo Clerici presso Federlombarda edilizia

 Assoedilizia, Piano casa: intervento del presidente Achille Colombo Clerici presso Federlombarda edilizia

”Quello che, nell’intento originario del Governo, doveva costituire uno strumento di vastissima portata anticiclica, si sta rivelando, medio tempore, come temevamo, una misura di limitatissima portata. Occorre aver presente che il cosiddetto piano casa, che permette interventi in deroga alle previsioni ed alle prescrizioni urbanistiche comunali, ha un duplice contenuto:
PER LE FAMIGLIE: la facoltà, in deroga ai piani urbanistici, di ampliare le case che non superino una determinata dimensione volumetrica (villette mono o bifamiliari). Preclusi tutti gli interventi negli appartamenti situati in immobili oltre i 1000/1200 metri cubi di volume. Le norme di legge in questione, nazionali e regionali, non si applicano, come sarebbe stato più logico e più produttivo, a tutto quel vasto campo di interventi relativi agli incrementi di superficie utile di calpestio, pur non comportanti aumenti volumetrici (ad esempio soppalcature, trasformazioni interne di superfici e volumi, chiusure di verande) ed indipendentemente dal volume complessivo dell’edificio.