Scontri a Roma, Maroni: ”Ora nuove misure legislative”

 Il ministro dell’Interno Roberto Maroni oggi in Senato annuncerà una proposta per nuove leggi.
L’obiettivo è quello di consentire alle forze dell’ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato. Lo stesso Maroni lo ha riferito ai giornalisti: “Domani riferirò in Senato e devo dire che per una volta sono d’accordo con l’onorevole Antonio Di Pietro, che ha detto che servono nuove norme per prevenire, una legge Reale Bis: esattamente quello che voglio dire domani”.

Indignati a Roma, ”cercavano di uccidere”

 Maroni e La Russa, sulla manifestazione degli indignati, commentano: ”Cercavano di uccidere”.
I danni ammonterebbero a circa un milione di euro, secondo una prima stima del sindaco di Roma, Alemanno. Al vaglio degli inquirenti le posizioni dei venti fermati e dei 12 arrestati. Ferma la condanna delle violenze da parte di tutti i movimenti che hanno preso parte alla giornata di protesta che si è svolta con manifestazioni pacifiche in tutto il mondo, mentre monta la polemica politica su chi alimenta la violenza.

Berlusconi: sono sereno, avanti fino al 2013

 Silvio Berlusconi: “Sono sereno e determinato: abbiamo i numeri per governare e andremo avanti fino al termine della legislatura.
Spero che il decreto sviluppo che arriverà in Consiglio dei ministri la prossima settimana possa contenere davvero misure che stimolino la ripresa e i consumi. Questa opposizione è allo sbando e credo che servirà loro molto tempo per rendersi credibile agli occhi degli italiani. Le opposizioni hanno tentato un golpe burocratico, ma noi siamo rimasti coesi e abbiamo respinto l’assalto.

Governo, fiducia con 316 sì

 La Camera ha confermato la fiducia al governo con 316 voti, 301 i contrari. La maggioranza richiesta era di 309 voti.
Berlusconi dopo il voto di fiducia: ”Abbiamo sventato l’agguato che hanno tentato di portarci per non farci raggiungere il numero legale, secondo un trucco del più bieco vecchio parlamentarismo. Una fiducia a numeri pieni: abbiamo la maggioranza numerica e politica”. Il segretario del Pdl Angelino Alfano, dopo il voto di fiducia: ”Il governo esce rafforzato e prosegue nell’attività di governo e nelle riforme. Insomma, la maggioranza è certamente più forte”.

Berlusconi: ‘Fiducia o si va a elezioni’

 Berlusconi non ha nessuna intenzione di fare passi indietro, piuttosto le elezioni.
Silvio Berlusconi lo ha ripetuto più volte nel corso del suo intervento alla Camera: un messaggio chiaro alle opposizioni, ai malpancisti ma anche a Napolitano. Tensione nel Pdl e preoccupazione di Berlusconi sui numeri, sul rischio di un ‘trappola’ o, quanto meno, di una fiducia risicata. Per questo motivo, ieri pomeriggio la maggioranza è stata impegnata in un susseguirsi di trattative e riunioni.

Napolitano a Berlusconi: ”Indichi lui la soluzione”

 Giorgio Napolitano ha chiesto a Berlusconi di garantire se gli attuali gruppi parlamentari che sostengono il governo siano in grado di adempiere ad impegni imprescindibili come l’insieme delle decisioni di bilancio. Il Capo dello Stato si riferisce chiaramente alla bocciatura dell’articolo 1 della legge sul Rendiconto generale dello Stato, provvedimento definitivamente stoppato dalla Giunta per il Regolamento della Camera.

Camera, conti pubblici: battuto il governo

 Dopo la bocciatura di governo e maggioranza sul primo articolo del rendiconto generale dello Stato, il relatore Giorgetti ha sospeso la seduta alla Camera.

I commenti di Fini e Bersani
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dopo il no dell’Aula all’articolo 1 del ddl, ha dichiarato: ”Il presidente della commissione Giorgetti ha chiesto di sospendere la seduta. Mi sembra giusto, date anche le evidenti implicazioni di carattere politico dell’accaduto”. E Bersani: ”Mi aspetto che Berlusconi si convinca ad andare al Quirinale. Un governo bocciato sul consuntivo non può fare l’assestamento e senza assestamento il governo non c’è più”.

Vertice Ue, Frattini: “Italia contraria ad assi bilaterali”

 Un asse bilaterale Francia-Germania per risolvere la crisi, i dubbi di Frattini
All’indomani del vertice a Berlino tra la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il presidente francese Nicolas Sarkozy, il ministro degli Esteri italiano commenta: ”Noi pensiamo che una situazione globale non si possa risolvere così. Mi auguraro che il Consiglio europeo, la prossima settimana o quando sarà, adotti misure concrete e affermi non solo in modo solenne ma in modo molto puntuale quando sarà rilasciato il pacchetto per la Grecia, approvato al vertice del 21 luglio scorso”.

Alfano: ”accantonare Berlusconi”, condizione ingiusta

 Il segretario del Pdl Angelino Alfano, nel corso del suo intervento a Saint Vincent, ha dichiarato: “La condizione che mi viene posta dall’Udc è di accantonare Berlusconi. È una condizione impraticabile e ingiusta. Io lavoro all’aggregazione di moderati senza condizioni capestro. Chi mi chiede ogni giorno di accantonare Berlusconi abbia le idee chiare se non le ha avute fin qui, altrimenti abbia l’onestà di dire tutto il contrario, che non condivide il mio diniego. Io dico con grande chiarezza che lavoro per un percorso di aggregazione delle forze moderate senza condizioni-capestro che vedrebbero un sentimento di ingiustizia alimentarsi dentro il Pdl. La nostra è una posizione molto netta molto chiara”.

Tremonti: ‘No a condono, mina la lotta all’evasione fiscale’

 Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, frena l’ipotesi di una nuova sanatoria.
L’idea del condono, fiscale, edilizio, tombale, continua a dividere. Tremonti di che ”il condono frenerebbe la lotta all’evasione e di fatto aumenterebbe il deficit”. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sottolinea che la parola ‘condono’ andrebbe abolita dal vocabolario. Pier Ferdinando Casini dell’Udc afferma che il condono è immorale e il Pd dice che “la credibilità dell’Italia va ogni giorno più giù”. Per il Pdl il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto dice che può servire ad abbattere il debito.