“C’è disponibilità a fissare insieme le regole del gioco e a fare la legge di bilancio”, così Walter Veltroni al termine dell’incontro al Quirinale con Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, nell’ambito della seconda e ultima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo.
Redazione
Casini (UDC): Schiodare gli altri sui valori…questo mi interessa
«Ho sentito Berlusconi porre il tema del quoziente familiare…Vada avanti, noi lo sosterremo! La nostra non sarà un’opposizione ideologica, distruttiva, sfascista. E a Silvio posso fare una promessa: guarderemo il lavoro che farà a Palazzo Chigi senza pregiudizi».
Il quoziente familiare è solo una delle sfide che avvicinano Pier Ferdinando Casini a Silvio Berlusconi e il leader dell’Unione di centro lo sottolinea con serenità, senza il timore che tutto ciò sembri un primo passo verso una nuova collaborazione.
«A me interessa il centro. Non il centrosinistra. Non il centrodestra», ripete l’ex presidente della Camera deciso a chiarire che dietro i ‘faccia a faccia’ privati con i principali leader del Pd non si agitano retroscena. Oggi conta il programma e Casini sembra indicare a Berlusconi una serie di priorità.
In autunno il congresso tematico del PD
Un congresso tematico per avviare una grande riflessione sui temi che sono stati al centro della campagna elettorale. La proposta emerge dalla riunione che si è tenuta oggi fra Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini, vice segretario, Andrea Orlando, responsabile Organizzazione e i segretari regionali.
Il congresso si terrà in autunno mentre nei prossimi giorni il PD darà il via anche ad un tesseramento, tra l’altro previsto nello Statuto.
Tra le proposte, che saranno discusse e approfondite durante il coordinamento nazionale, in programma la prossima settimana dopo il giuramento e il voto di fiducia del nuovo governo previsto il 12 maggio, anche una giornata di assemblee in tutti i circoli del Pd. Annunciata anche una campagna capillare di confronto nei territori.
Secondo giorno di Consultazioni per il Presidente Napolitano
Mercoledì 7 maggio, il Presidente Giorgio Napolitano terminerà il ciclo di consultazioni per la scelta del Presidente del Consiglio Incaricato e la formazione del nuovo Governo Ore 9,00 Gruppo parlamentare
Berlusconi al Colle, al via le consultazioni. Calderoli, alla Lega 4 ministri
Silvio Berlusconi è salito al Quirinale, poco prima delle 13, per un colloquio con il presidente Napolitano durato 40 minuti. L’incontro tra il presidente del Consiglio in pectore e il capo dello Stato ha preceduto di poche ore l’avvio delle consultazioni da parte del presidente della Repubblica per la nascita del nuovo esecutivo. Berlusconi era accompagnato da Gianni Letta e all’uscita non ha rilasciato dichiarazioni. Anche il Quirinale mantiene il massimo riserbo sui contenuti del colloquio che sarebbe servito per uno scambio di valutazioni sul procedimento di formazione del nuovo governo.E questo pomeriggio al Quirinale è iniziata la prima giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Napolitano ha poi ricevuto il presidente del Senato, Schifani e il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Seguiranno i rappresentanti dei gruppi parlamentari fino al pomeriggio del 7 maggio quando le consultazioni si concluderanno con i presidenti emeriti della Repubblica.
Senato della Repubblica: elezione del Consiglio di Presidenza
L’Assemblea ha eletto i quattro Vice Presidenti: Rosi Mauro, Domenico Nania, Vannino Chiti, Emma Bonino; i tre senatori Questori: Romano Comincioli, Paolo Franco, Benedetto Adragna; gli otto senatori Segretari: Lucio
Landi (AN): Necessario un test per diventare italiani
“Dieci anni per ottenere la cittadinanza non sono pochi ma neppure troppi. Ciò che è necessario, infatti, per considerare uno straniero titolare del diritto alla cittadinanza italiana non è il tempo ma l’adesione convinta dello stesso ai principi fondamentali scritti nella nostra Costituzione: la conoscenza della lingua italiana e il rispetto delle leggi, degli usi e costumi del Paese di destinazione finale sono alcuni di questi”. Lo ha detto Giampaolo Landi di Chavenna, responsabile immigrazione di An.
AN insiste per avere il ministero del Welfare
“Non siamo disposti a rinunciare al ministero del Welfare”. Più che una dichiarazione quella di Alleanza nazionale, sembra una minaccia. Ad An proprio non ci stanno a rinunciare al terzo ministero. In fondo fanno capire era stato deciso così subito dopo la vittoria del PDL lo scorso 14 aprile e prima del ballottaggio che ha portato Gianni Alemanno a diventare sindaco di Roma. Ignazio La Russa, che nel nuovo governo Berlusconi ricoprirà probabilmente la carica di Ministro della Difesa salvo impensabili imprevisti, lo ripete: il Welfare spetta ad An e che An in questo senso non ammette no.