Manovra, Tremonti: presto misure anche per la crescita

di isayblog4 24 views0

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Il ministro dell’economia Giulio Tremonti, a margine del vertice G7/G8 di Marsiglia:
“Se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti sulla crescita del governo lo faremo e, se necessario, ne aggiungeremo altri”, rivelando di averne già parlato al summit con “il vicedirettore generale della Banca d’Italia Ignazio Visco, con l’Ocse, la Commissione Europea” che si sono detti interessati. ”La prossima settimana, dopo aver in questa affrontato il pareggio di bilancio, faremo un tagliando all’economia e ai provvedimenti per la crescita. La strada è il pareggio di bilancio – ha detto ancora Tremonti – e l’automobile è la crescita”.


Continua Tremonti: “È stato un errore enorme da parte di alcuni Paesi salvare le banche sistemiche senza riformarle separando le attività di banca da quelle più finanziarie. Il problema per fortuna non ha toccato l’Italia. Si doveva prima definire una regola internazionale per limitare il debito e poi agire sul capitale delle banche mentre invece si è fatto il contrario”.
Berlusconi, in un’intervista a Bruno Vespa per lo speciale di “Porta a Porta” sull’11 settembre, rispondendo alla domanda se intende rimanere al governo fino alle elezioni del 2013 così risponde: “Noi siamo sicuri che resisteremo fino alla fine della legislatura”. E alla domanda di Bruno Vespa se la manovra dovrà essere rafforzata nei saldi risponde: “No ritengo di no perché questa manovra è stata fatta da noi seguendo tutte le indicazioni delle Banca Centrale Europea”.
Giorgio Napolitano, in un’intervista a Bruno Vespa nello speciale “Porta a Porta” in occasione dell’anniversario dell’attentato dell’11 settembre, a proposito della crisi finanziaria dice: “Ce la dobbiamo fare, ce la possiamo fare. Io non ho mai dubitato un solo momento della capacità di un Paese come il nostro che si è rialzato da cadute tremende, di trovare la strada di un nuovo sviluppo nel prossimo futuro”.
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni: “Sarà sufficiente la manovra fatta? Penso di sì, ciò che manca è un ruolo più attivo dell’Unione Europea”. Sulle pensioni di anzianità Maroni: ”Il taglio delle pensioni di anzianità è èuna bandiera ideologica sventolata da Confindustria, ma non c’è necessità di farlo perché il sistema di previdenza italiano è in equilibrio, come dice l’Ue. Per questo spero che questa battaglia ideologica di Confindustria cessi per occuparsi di cose più importanti”.
Riguardo all’adozione degli Eurobond, Maroni ha spiegato di pensarla esattamente come Tremonti: “L’Europa aveva ed avrebbe ancora la possibilità di dimostrare che c’è come Europa e non come semplice somma di Stati che pone vincoli”.

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