Berlusconi: “Nessuno al mondo mi può ricattare”

di isayblog4 16 views0

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Silvio Berlusconi risponde così poco prima di lasciare Atreju, la festa dei giovani del Pdl.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento ad Atreju alla festa
dei giovani del Pdl: “È difficilissimo governare e trovarsi a fare i conti con tutte le difficoltà ereditate dal passato, in un sistema che non dà alcun potere al presidente del Consiglio e al governo. Ho sentito in questi anni un senso di impotenza drammatico”.


“Quando si sente dire che ci vuole un governo tecnico – prosegue Silvio Berlusconi – a noi nel governo viene da ridere, perché se anche arrivasse il miglior tecnico del mondo non avrebbe nemmeno l’autorevolezza personale per imporsi agli altri ministri. E poi non vedo tanti tecnici che possano mettere in campo anche l’autorevolezza politica necessaria”.
”Arriverò certamente alla fine della legislatura, attraverso la mia autorevolezza personale che mi permette di tenere insieme la squadra anche attraverso la mia autorevolezza politica di leader del Pdl”.
Gianpaolo Tarantini, arrestato con l’accusa di estorsione nei confronti di Silvio Berlusconi, ha attaccato più volte Valter Lavitola, per il cui tramite riceveva soldi dal premier, nel corso dell’interrogatorio di garanzia del 3 settembre scorso: “È invadente, è prepotente, ha il classico metodo di chi entra con la forza, non con la dolcezza né con l’educazione, con modi in cui dovresti trattare il presidente del Consiglio. Cosa che ho sempre fatto io. Peccato che se io avessi la registrazione di quel giorno, quando a marzo io sono andato a casa del presidente Berlusconi, io sembravo il cagnolino di Berlusconi”.
Secondo L’Espresso Lavitola si trovava a Sofia il 24 agosto, “per concludere affari per conto di Finmeccanica”, quando apprendeva dai siti web dell’inchiesta della procura di Napoli che lo riguarda, anticipata dal settimanale Panorama. Quello stesso giorno parlava al telefono con Silvio Berlusconi, che già in quel momento sembrava essere a conoscenza del lavoro riservato dei pm napoletani e della richiesta di arresto che avevano presentato al gip Amelia Primavera. Lavitola, scrive L’Espresso, telefona a Marinella Brambilla, la storica assistente personale del premier, la quale che ‘lui’ è impegnatissimo tra crisi economica e turbolenze politiche: non può rispondere”. Ma dopo vari tentativi, riesciva a parlare con Silvio Berlusconi.
”Berlusconi si mostra calmo, la voce è serena: rassicura Lavitola, spiega che tutto sarà chiarito e gli dice di ‘stare tranquillo’, scrive ancora l’Espresso. ”Inoltre, gli espone quella che sarà la linea… Berlusconi ricorda a Lavitola che attraverso lui ha ‘aiutato una persona e una famiglia con bambini che si trovava e si trova in gravissime difficoltò economiche. E sottolinea: ‘Non ho nulla di cui pentirmi, non ho fatto nulla di illecito'”.
I deputati del Pdl Enrico Costa (capogruppo in commissione Giustizia) e Manlio Contento, in un’interpellanza urgente appena depositata alla Camera, chiedono al Guardasigilli Francesco Nitto Palma che si disponga subito un’ispezione alla procura di Napoli per la fuga di notizie che c’è stata e che ha portato alla pubblicazione di intercettazioni non ancora depositate e non ancora a conoscenza delle parti.
I deputati del Pdl così spiegano: ”La pubblicazione di tali intercettazioni riguarderebbe solo contenuti specifici e parziali. Cosa che porterebbe a ritenere che la fuga di notizie possa essere stata favorita in modo da danneggiare, attraverso il rilievo dato alle notizie, proprio la vittima dei reati contestati agli indagati e cioè il presidente del Consiglio”.

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