Berlusconi stoppa l’ assegno anti crisi

di isayblog4 72 views0

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Reduce dal vertice europeo sulla crisi. il premier stoppa la proposta di un assegno mensile a chi è rimasto senza lavoro fatta dal segretario del Pd, Dario Franceschini. Il rifiuto di Berlusconi arriva senza troppi giri di parole: “Il costo equivarrebbe ad oltre un punto e mezzo di Pil, non è sostenibile per le finanze pubbliche: una scelta del genere innalzerebbe il debito pubblico, cosa che non possiamo fare per i vincoli di Maastricht”. Franceschini, a sua volta, suggerisce che le risorse per l’ assegno si possono ricavare dal taglio della spesa pubblica nello spreco. ma soprattutto dall’ evasione fiscale”. Dello stesso parere Cesare Damiano, fresco di nomina alla guida del settore Lavoro del Pd: “Il governo sbaglia a sottovalutare la proposta del segretario. È sconcertante l’ atteggiamento di supponenza di alcuni ministri che sono stati generosi nel togliere l’ Ici sulla prima casa a chi percepisce alti redditi, con un costo di 3 miliardi di euro, e molto avari quando si tratta degli ammortizzatori sociali. Come mai del debito pubblico ci si ricorda soltanto quando si tratta di aiutare i più deboli?”.

Anche la maggioranza prende in giusta considerazione la proposta del Pd: “Una risposta potrebbe maturare proprio all’ interno della manovra sugli ammortizzatori sociali raggiunta tra il governo e le regioni”, suggerisce la deputata del Pdl Margherita Boniver, presidente del Comitato Schengen. Naturalmente il rifiuto alimenta la tensione tra Democratici e Pdl, già alta dopo le parole di Franceschini che, ospite a “Che tempo che fa”, ha definito preoccupante una eventuale vittoria del Cavaliere alle elezioni europee.

La tensione tra Pd e Pdl è altissima. E l’ appello di Franceschini agli italiani durante l’ intervista con Fabio Fazio inasprisce ancor più la tensione: “Chiedo agli italiani di non scegliere la strada dell’ astensionismo, della sfiducia, in questo momento, ma di rafforzare il Pd e soprattutto di evitare che dalle Europee esca Berlusconi vincitore, perché quello che avverrebbe il giorno dopo è una cosa che può preoccupare tutti”.

Gli esponenti del Pdl, ovviamente, si levano in difesa del premier. Li preoccupa il continuo tentativo del Pd di delegittimare una maggioranza che è stata eletta democraticamente dalla stragrande maggioranza degli italiani e un presidente del Consiglio che può contare su un altissimo livello di consensi. Secondo il vicepresidente dei deputati del Pdl Italo Bocchino Franceschini ancora una volta commette l’ errore di puntare esclusivamente sull’ odio contro l’ avversario, mentre Piero Testoni definisce Franceschini “un finto giovinotto targato prima, seconda e terza Repubblica” che oggi ha preso “un doppio abbaglio come può capitare solo agli ubriachi dal successo inaspettato”.

Berlusconi invece non fa commenti sul nuovo segretario del Pd. Anzi, durante la conferenza stampa a Bruxelles, parlando della “cattiva abitudine” dei media di “virgolettare frasi mai pronunciate” ci tiene a precisare che nessuna delle indiscrezioni apparse sui giornali in questi giorni a proposito dei suoi commenti all’ elezione di Franceschini corrisponde al vero: “Io generalmente mi astengo da queste valutazioni”.

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