Berlusconi: Processo politico a Mediaset. La Gandus è un nemico politico

di isayblog4 19 views0

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“Un giudice non deve essere soltanto imparziale. Deve anche apparirlo. È curioso sostenere, come ha fatto la Corte d’Appello, che Nicoletta Gandus, pur essendo un mio palese nemico politico, nel momento in cui arrivasse a scrivere una sentenza nei miei confronti saprebbe non venir meno al vincolo d’imparzialità impostole dalla Costituzione”. Lo dice Silvio Berlusconi a Bruno Vespa per il libro «Viaggio in un’Italia diversa» in uscita venerdì 3 ottobre per Mondadori-Rai Eri. «Mi sono trovato di fronte – aggiunge Berlusconi, riferendosi al processo Mills – a un processo con due anomalie evidenti: le prove a mio discarico sono state intenzionalmente ignorate e il giudice che deve emettere la sentenza è un giudice politicamente impegnato, un mio avversario dichiarato».

LODO ALFANO – Per questo, dice il Cavaliere, «dobbiamo quindi ringraziare il Parlamento che, su proposta del ministro Alfano, ha approvato un provvedimento di legge comune ad altri Paesi europei che prevede il rinvio dei processi contro le quattro più alte cariche dello Stato sino alla fine del loro mandato, facendo salvi i termini della prescrizione». «Un provvedimento necessario in un sistema giudiziario come il nostro – sottolinea Berlusconi – in cui operano alcuni magistrati che invece di limitarsi ad applicare la legge, attribuiscono a se stessi e al loro ruolo un preteso compito etico».

ANM A PREMIER: SERVE SERENITÀ – E l’Associazione nazionale magistrati replica alle parole pronunciate domenica dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si è detto convinto che il provvedimento che ripristina l’immunità per le alte cariche dello Stato passerà il vaglio della Consulta, anche perchè, in caso contrario, «servirebbe una profonda riflessione sulla giustizia». Replica il presidente dell’Anm Luca Palamara: «La Corte costituzionale ha bisogno di serenità per decidere sul lodo Alfano. Bisogna garantire serenità di giudizio a tutti gli organi giudicanti. Questo è fondamentale per l’esercizio delle funzioni giurisdizionali».

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