Veltroni: Non si può fare federalismo fiscale senza Camera delle regioni

di isayblog4 20 views0

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Colazione da Schifani per il leader dell’opposizione, Walter Veltroni e, al termine, qualche dichiarazione sulle riforme “prossime venture”:”Noi siamo legati a ciò che è stato discusso alla Camera nella scorsa legislatura con quello che viene chiamato il pacchetto Violante. Quello è ciò su cui oggi si può creare una condizione di convergenza, naturalmente con le correzioni e integrazioni che sono necessarie”. Poi il segretario del Pd fa l’esempio “su un tema che è particolarmente discusso che riguarda il modo in cui si elegge il Senato, che e’ questione delicato e che per altro e’ assolutamente legata al federalismo fiscale, non si può pensare di fare il federalismo fiscale senza mettere mano ad una Camera delle Regioni”. Ma, prosegue Veltroni, “ora vediamo che clima si crea. E’ chiaro che se il clima e’ quello proposto dalle parole di Berlusconi diventa difficile, se invece il clima è più istituzionale, se è un clima in cui si vuole davvero affrontare e fare le riforme istituzionali e’ un altra cosa, ma lo vedremo alla ripresa autunnale”.
Ad auspicare la ripresa del confronto è stato il presidente Giorgio Napolitano nel corso di una intervista al Tg1 del 31 luglio. Il capo dello Stato, lodando il voto unanime della Camera a favore della ratifica del Trattato europeo di Lisbona, era tornato a esprimere l’auspicio che maggioranza e opposizione possano dialogare sulle necessarie riforme istituzionali.
”L’Italia ha bisogno di convergenze sulle questioni su cui e’ indispensabile, per poter decidere, avere una larga condivisione. In modo particolare, le riforme istituzionali, la riforma della giustizia, il funzionamento del Parlamento”, ha precisato Napolitano. Giudizio positivo, infine, sull’incontro tra Fini e D’Alema: ”Mi pare un segno positivo”.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato sempre il 31 luglio dal direttore del Tg5 Clemente Mimum, ironizza sul dialogo ”Credo che la persona piu’ facile con cui poter avere un dialogo aperto sia il presidente Berlusconi”, poi entra nel merito: “per dialogare bisogna essere in due, e servono un minimo di rispetto e un comportamento leale. Se ci sarà la possibilità di dialogare saremo felici, se non ci sarà andremo avanti con tutte le riforme promesse agli italiani”. ”Faremo in autunno la riforma della giustizia, la riforma della legge elettorale per le europee e il federalismo fiscale”, ha proseguito il premier, avvertendo che fara’ ”poche vacanze per preparare il lavoro del governo”. Rispetto ai temi dell’economia, Berlusconi, preoccupato per l’andamento dell’inflazione e per la crisi di dimensioni internazionali causata dall’aumento della richiesta di materie prime e petrolio, avverte che ”bisogna sempre essere ottimisti, visto che a momenti di crisi si alternano momenti di espansione e sviluppo”.

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