Pacchetto sicurezza, arriva emendamento anti lucciole

di isayblog4 26 views0

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Di tutto di più nel Disegno di Legge approdato in parlamento sulla sicurezza dei cittadini. Tra i tanti dubbi e perplessità, tra chi chiede maggior pugno di ferro e chi non ne vuol sentir parlare sulla scena ora ci sono le prostitute. Un emendamento al decreto sicurezza punta a togliere dalle strade le prostitute, inserite tra i soggetti pericolosi. Secondo la modifica deve essere considerato soggetto pericoloso per la sicurezza e la moralità anche chi vive del provento della propria prostituzione e venga colto nell’esercizio di detta attivita. Le lucciole possono essere diffidate e, se trovate a delinquere fuori dai luoghi di residenza, allontanate col foglio di via.

La proposta di modifica presentata dai relatori del decreto – i presidenti delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali del Senato, Filippo Berselli e Carlo Vizzini – prevede infatti che nella legge del 1956 sulle ”misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e la pubblica moralita”’ venga inserita anche la categoria delle prostitute accanto a quelle degli oziosi e vagabondi, di chi pratica traffici illeciti, dei delinquenti abituali, degli sfruttatori di prostitute e minori, degli spacciatori.

Nell’emendamento insomma si legge che deve essere considerato soggetto pericoloso per sicurezza e moralità anche chi vive ”del provento della propria prostituzione e venga colto nel palese esercizio di detta attivita”’. I “soggetti pericolosi”, secondo la legge in vigore, possono essere diffidati dal questore e, se trovati a delinquere fuori dei luoghi di residenza, possono essere allontanati con foglio di via obbligatorio e inibiti dal ritornare per un periodo massimo di tre anni.

Per i disobbedienti scatta il carcere fino a sei mesi. Nella sentenza di condanna poi dovrà essere disposto che, una volta scontata la condanna, il ”contravventore” dovrà essere rimpatriato.Se, nonostante la diffida del questore, il soggetto pericoloso non si ravvede cambiando vita, scatta la sorveglianza speciale che può essere accompagnata anche dalla misura del divieto di soggiorno in uno o più comuni o in una o più province. Fino all’obbligo di soggiorno in un determinato comune. La misura di prevenzione, che dovrà essere decisa dal giudice, non potrà essere inferiore a un anno e superiore a cinque.

www.ladestranews.it

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