In 150 righe, il programma di governo per Roma presentato da Rutelli

di isayblog4 49 views0

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Roma è profondamente cambiata dalla metà degli anni ’90. La città accusata di essere inefficiente e “ladrona” è cresciuta per ricchezza prodotta, nuovi posti di lavoro, servizi, infrastrutture, cultura, turismo. Non è più una città in crisi, ripiegata su se stessa. Oggi ha nuove sfide da affrontare. E nuovi problemi da risolvere. Noi ci candidiamo a guidare, con Francesco Rutelli Sindaco, la Capitale d’Italia. Intendiamo proseguire e sviluppare il cammino positivo di questi anni del centrosinistra con Walter Veltroni. E affrontare e risolvere a viso aperto problemi e difficoltà. Abbiamo un’idea di Roma, un’idea del futuro di questa nostra metropoli. La vogliamo moderna, innovativa. La vogliamo umana, rispettosa delle attese e delle preoccupazioni di tutte le sue cittadine e i suoi cittadini. La vogliamo orgogliosa, creatrice di opportunità, di coesione, di fiducia. Condurremo una nuova stagione di cambiamento, con lealtà e spirito di squadra. Ricercheremo una larga partecipazione, il coinvolgimento della società civile e delle realtà associative perché possano essere informati e partecipi dei processi decisionali.

È matura anche una profonda riorganizzazione della macchina capitolina, dei Municipi, delle aziende, dei servizi. Vogliamo motivare e rendere protagonisti i dipendenti del Comune. Vogliamo rendere più efficiente e più unitaria nei quartieri della città la rete dei servizi alle persone. Più pronta e veloce l’amministrazione, più snella la burocrazia per le imprese, per le famiglie, per tutti.

Francesco Rutelli ha indicato una linea precisa. Andare nei quartieri, sui mezzi pubblici, nei mercati, negli uffici direttamente e senza mediazioni: non solo ad ascoltare la voce dei cittadini ed a prendere nota delle loro richieste. A rendere chiaro uno spirito di dialogo e di servizio di tutta l’Amministrazione che sarà quotidiano, nei prossimi 5 anni.

Il progetto delle Centoscuole: l’apertura durante tutta la giornata di complessi scolastici destinati a diventare centro della vita e della socialità dei quartieri. Aperti non solo a studenti, insegnanti, famiglie, ma ad attività culturali e sociali, all’associazionismo, agli anziani. Dove palestre e auditorium, biblioteche e computer siano ricchezza per tutti.

Il programma perché Roma sia una delle città più tecnologiche ed ecologiche del mondo. Meno file e meno scartoffie. Più infomobilità, gestione avanzata dell’intero ciclo dei rifiuti, bus a biodiesel, più telelavoro e telemedicina, sino al pagamento dei parcheggi col cellulare. Con le opportunità di Internet e le nuove tecnologie può cambiare la qualità della vita dell’intera popolazione: non meno che con l’ecologia, ovvero piantando a Roma mezzo milione di alberi in 5 anni, moltiplicando i mezzi elettrici e l’apporto dell’energia dal sole, proteggendo i beni comuni come l’acqua, l’aria, l’ambiente.

Lo sviluppo deciso dei programmi di modernizzazione: la costruzione della grande Metropolitana C e della B1 entro il 2011, l’inizio dei lavori della linea D; i prolungamenti e l’ammodernamento delle linee A e B e un nuovo e vincolante Patto con le Ferrovie dello Stato e la Regione per rafforzare la rete delle ferrovie metropolitane utili ai cittadini romani e ai pendolari. Allo stesso tempo continueranno ad essere prioritari gli interventi relativi alla grande viabilità dalle Complanari dell’A24 ai corridoi della mobilità, dal nuovo svincolo degli Oceani tra la Colombo e l’Eur al nuovo Ponte della Scafa a Ostia, alla realizzazione del Nodo di Termini. Roma continuerà a valorizzarsi anche con il Nuovo Centro Congressi dell’Eur, con la Città dello Sport a Tor Vergata e con i Campus universitari. L’orgoglio della Storia e dell’unicità culturale di Roma sarà fattore propulsivo anche per l’economia cittadina: nascerà il grande Museo della Roma antica al Circo Massimo e si svilupperanno i programmi per le arti, l’archeologia, la musica, lo spettacolo. Il 2009 vedrà grandi mostre e la crescita delle iniziative anche nelle periferie; il 2010 il bimillenario del Tempio della Concordia di Augusto; il 2011 il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia. L’apertura di nuovi musei e infrastrutture culturali farà tesoro del successo internazionale dell’Auditorium. Roma sarà centro mondiale della creatività contemporanea.

Occorre una politica per la casa che acceleri e rafforzi tutti i programmi in campo. Oggi è troppo difficile trovare un’abitazione in affitto, o comperarla per chi ha un reddito medio-basso. Vogliamo realizzare, nel corso del mandato, 10.000 case popolari, 10.000 case in affitto agevolato, 6.000 alloggi per studenti.
Una città che si modernizza diffondendo servizi di qualità: questa sarà l’attuazione del Piano Regolatore. Le nuove centralità urbane porteranno nelle periferie sedi universitarie, centri di ricerca avanzati, impianti sportivi, spazi per giovani, luoghi per la cultura. Il trasporto su ferro sarà la struttura portante della mobilità. Il verde dovrà vivere, non essere sulla carta. I quartieri costruiti abusivamente ottenere la conclusione della loro regolarizzazione. L’agricoltura, integrata nel nostro grande territorio, dovrà contribuire a farlo respirare, ma anche a sfornare i prodotti sani e sicuri del più grande comune agricolo italiano (e ad aprire le prime esperienze di farmer’s market). Un Piano per la Logistica servirà le imprese e le attività commerciali e renderà più razionale il traffico. Fiumicino sarà l’hub dell’Alitalia che torna a crescere e alimenta un turismo sempre più forte; che crea buona occupazione anche grazie ai settori congressuale e fieristico, alla valorizzazione del nostro mare e delle risorse di Ostia, a una formidabile crescita dell’offerta culturale e al rinnovamento architettonico.

La ricchezza dei servizi e la pluralità dell’offerta commerciale sono una forza della Capitale. Vogliamo valorizzare quei centri commerciali naturali che sono le strade con i loro negozi. Un artigianato che è tradizione e innovazione. Mercati moderni e dotati di nuovi servizi. Vogliamo favorire nuovi insediamenti produttivi che rispondano velocemente alle nuove esigenze e creino buona occupazione. Tutto ciò richiede prontezza e meno burocrazia: anche per l’edilizia, anche per l’accelerazione degli interventi in molti quartieri. Senza la collaborazione e il coinvolgimento del sistema produttivo, della Camera di Commercio, dei rappresentanti sindacali del lavoro, degli altri livelli istituzionali – Regione in testa – si perdono tempo, risorse, energie. Noi collaboreremo incessantemente.

Per troppo tempo le politiche sociali sono state considerate esclusivamente politiche per i deboli, rischiando talvolta di diventare anch’esse politiche deboli. E’ necessario che recuperino la loro centralità orientando le politiche pubbliche di sviluppo locale, perseguendo l’integrazione con le politiche della formazione, dell’occupazione, dell’abitare e dell’urbanistica: per gli anziani, ad esempio, che debbono essere sempre più una risorsa importante per l’Amministrazione e per la città con un costante coinvolgimento e partecipazione tra l’altro nelle politiche di sostegno all’infanzia e nel supporto alla fruizione del patrimonio ambientale e culturale; per le famiglie, con centri di sostegno alla genitorialità, predisponendo una rete di agevolazioni soprattutto per le famiglie numerose e quelle monoparentali, e aumentando la capacità di ricettività degli asili nido di altri 8000 posti. Bisogna avere attenzione ai diritti di tutti garantendo piene opportunità a ogni cittadino: una città amica delle donne promuove pari opportunità. Una città civile contrasta ogni discriminazione. Saremo la prima città in Italia ad anticipare la ratifica della Convenzione dell’Onu sui diritti dei diversamente abili, adottandone i principi nei primi 100 giorni di governo. Ci è chiaro che se saranno confermate le previsioni di rallentamento dell’economia in Europa e in Italia, la rete dei servizi sociali della città dovrà agire con ancor maggiore prontezza e attenzione rispetto alle situazioni di disagio e difficoltà.

Un asse fondamentale della riorganizzazione della città riguarderà la cura, la pulizia e la manutenzione. Il degrado si combatte con un’attenzione costante, con un’azione incessante, ma soprattutto con un’organizzazione efficiente. Tutti dovranno fare la propria parte. Chiederemo ai cittadini di partecipare alla raccolta differenziata per portarla al 35% in tempi rapidi e certi; con il rispetto delle regole, con un rinnovato volontariato civico che coinvolga anche associazioni di quartiere e imprese. Applicheremo sanzioni alternative con obbligo di ripristino per i responsabili di danneggiamenti e vandalismi. Ma toccherà alla macchina comunale agire meglio: senza sovrapposizioni di compiti e senza “buchi” nel territorio. Sarà creata, in collaborazione con tutti i soggetti interessati e con i Municipi, una Sala Sistema Roma in grado di controllare e seguire gli interventi di cura, decoro, manutenzione in tempo reale, ma soprattutto in grado di coordinare le competenze oggi frazionate.
La percezione di insicurezza è cresciuta in città nonostante i dati reali indichino Roma come una delle città più sicure al mondo. Andiamo allora alla radice di un problema che avrà certamente benefici dalla riorganizzazione del decoro urbano e dalla prevenzione e dalla cura del territorio. Occorrerà collaborare costantemente con le Forze dell’Ordine, attraverso il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, sollecitando sin da subito la ridislocazione dei Commissariati e delle Stazioni dei Carabinieri in ragione delle nuove urbanizzazioni. Dobbiamo creare pattuglie miste della Polizia Municipale con la Guardia di Finanza per contrastare l’abusivismo commerciale; pattuglie miste dei nostri Vigili con Polizia e Carabinieri per il controllo del territorio. Perché le donne che rientrano a casa hanno diritto di sentirsi sicure, così come i bambini, così come le persone anziane non solo nei loro spostamenti in città ma anche nelle loro case. Stiamo dalla parte delle vittime della violenza e dell’illegalità.
Roma vuol essere metropoli della convivenza. Governare l’immigrazione vuol dire capacità di risolvere e prevenire i conflitti, impedire ogni forma di discriminazione. Per questo vogliamo dare slancio all’attività e alle iniziative di mediazione culturale per facilitare l’incontro pacifico e positivo tra migranti e residenti. Un servizio per promuovere la buona convivenza, dunque: per ribadire la vocazione di Roma a essere città solidale e ricca di diversità culturali che fonda lo spirito civico sull’uguaglianza dei diritti e dei doveri delle persone. Il suo pluralismo di esperienze, di patrimoni intellettuali, di saperi, di valori di singoli e di comunità è fondamento di una laicità condivisa. Perché Roma cristiana è anche Capitale mondiale del dialogo tra le religioni. I valori universali di cui Roma è portatrice sono il messaggio stesso del futuro della nostra città nel mondo. Perché Roma è Capitale di Pace, promotrice di iniziative di cooperazione internazionale.
E’ matura la crescita del ruolo dei Municipi. L’intesa con il nuovo governo della Provincia di Roma, stretta con Nicola Zingaretti e la sua maggioranza, individua quindici politiche comuni che coinvolgono gli interessi fondamentali dell’area vasta: confidiamo che con larga maggioranza il Parlamento vari finalmente la riforma della Città metropolitana della Capitale. Ma noi ci prepareremo comunque a far funzionare meglio i servizi comuni per i cittadini di un territorio di 4 milioni di abitanti.

Con questo spirito il futuro Sindaco e la maggioranza si porranno al servizio del bene comune. Con le convinzioni e le idealità del centro sinistra. Con il rifiuto della faziosità. Con la disponibilità a coinvolgere, sugli assi portanti delle scelte per il futuro di Roma, quelle forze civili, sociali e politiche che condividano il nostro programma di governo. Intendiamo servire Roma con dedizione, onestà, competenza, passione.
Intendiamo renderla migliore. Ascoltare costantemente la voce di chi è in difficoltà. Vogliamo considerare i giovani, più che un problema, una risorsa; mobilitare la vasta e gagliarda capacità degli anziani.

Vogliamo difendere il reddito e la dignità delle famiglie, innanzitutto migliorando i servizi a beneficio dei consumatori e degli utenti.
E far sì che le romane e i romani siano ancora più orgogliosi di essere gli interpreti e i custodi di una città unica al mondo.

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