“Il tempo della ricreazione è finito e giovedì con la relazione del relatore sul federalismo fiscale partirà un vero e proprio appello alle forze politiche di buon volontà e di onestà intellettuale perchè si realizzi una riforma che va solo nell’interesse del Paese. Le motivazioni portate da chi vuol fare ammuina, o meglio Casini, per non fare il federalismo, sono proprio quelle per cui invece il federalismo va fatto. Il federalismo avrebbe comunque portato il bene del Paese, ma con la crisi economica internazionale diventa una soluzione obbligatoria, in quanto l’unico strumento in grado di ridurre la spesa pubblica, di ridurre la pressione fiscale e quindi di determinare una ripresa dell’economia è il federalismo fiscale. Il nostro motto sarà sotto il 40 il Paese campa, sopra il 40 il Paese crepa, intendendo per 40 il livello della pressione fiscale. Ora aspettiamo la proposta che il Pd porterà in campo questa settimana: abbiamo aperto il dialogo con chiunque abbia fino ad oggi dimostrato uno spirito costruttivo e continueremo a farlo.
Calderoli: La seconda parte della Costituzione necessita di un lifting
“La nostra Costituzione anagraficamente è giovanissima ed è certamente attuale per quanto riguarda la sua prima parte, ma necessita di un lifting, e di un po’ di botulino, per alcune
“L’orchestra del Titanic dei sindacati Alitalia deve smetterla di suonare e di cantarsela: nessuna delle tre grandi compagnie aeree straniere interpellate è interessata ad Alitalia nella situazione di in gestibilità in cui si trova, come le stesse compagnie hanno già dichiarato, così come è impensabile e paradossale pensare di nazionalizzare un’azienda che tale è sempre stata, e che invece si tenta di privatizzare, un’operazione che tra l’altra rappresenterebbe un intervento assolutamente vietato, che configurerebbe un aiuto di Stato. Questo è il momento della presa d’atto che non esiste nessun altro, oltre alla Cai, che vuole e può farsi carico di un’azienda che, come ha affermato Colaninno, un gioiello certo non è.