La CGIL presenta a Berlusconi un report sulla sicurezza nelle scuole

 Oltre 100 mila infortuni soltanto nel 2007, tra studenti (90.478) e docenti (12.912) sono la “cartina di tornasole di un autentico disastro per la sicurezza nel mondo scolastico”. E’ la denuncia della Cgil, raccolta in un rapporto della Flc e consegnato dal segretario generale di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso dell’incontro di Palazzo Chigi tra governo e parti sociali.

Degli infortuni, alcuni sono risultati gravi e hanno determinato invalidità permanenti o sono stati mortali. Si tratta di incidenti soggetti a Inail avvenuti durante lo svolgimento di attività soggette alla copertura assicurativa dell’istituto. Non sono contemplati gli incidenti causati da calamità naturali o altro quali crolli. Le regioni più colpite in termini assoluti sono la Lombardia (1.692 tra gli insegnanti e 15.222 tra gli studenti), seguita da Emilia Romagna (1.220 – 8.602), Puglia (956 – 7.278) e Veneto (1.008 – 7.630).

Gelmini: Nessun taglio alla sicurezza per le scuole

 Ministro Gelmini dopo la tragedia di San Giuliano davvero si sperava che nulla di simile sarebbe mai più accaduto. E invece un ragazzo di 17 anni è morto in modo assurdo ed inaccettabile. Si parla, forse, di una ristrutturazione eseguita male.
«Non mi sento di trarre conclusioni su questa vicenda che è ancora tutta da chiarire. Sarebbe prematuro scagliare la pietra contro qualcuno. Aspettiamo l’esito delle indagini».
Il governo ha trascurato la questione sicurezza?
«Su questo punto mi assumo tutte le responsabilità e le rispondo assolutamente no. L’edilizia scolastica è stata ed è la priorità. Mi è stato chiaro fin da subito che esiste un’emergenza legata alla sicurezza delle scuole. Per questo mi sono incontrata mesi fa con i responsabili dell’indagine di Legambiente. Purtroppo devo dire che di fronte a questa tragedia sono atterrita ma non sono sorpresa perché quell’indagine evidenziava chiaramente una situazione trascurata. Ed è proprio il motivo che mi ha spinto a rivedere immediatamente i meccanismi di spesa. Da troppo tempo nella scuola non si investe ma si pagano soltanto le spese correnti ed invece c’è bisogno di spostare le risorse sugli investimenti».

E’ scontro politico sulla sicurezza nelle scuole

All’indomani del crollo di un soffitto in una scuola di Rivoli (Torino) che ha provocato la morte di un ragazzo di 17 anni e il ferimento di molti suoi compagni, è uno scontro a distanza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che parla di “una drammatica fatalità”, e il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che punta il dito contro “la situazione da terzo mondo” dell’edilizia scolastica in Italia e chiede a governo ed enti locali di porre fine al “discorso surreale dei tagli alla scuola”. Per martedì 25 l’associazione Cittadinanzattiva ha proclamato la VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, alla quale parteciperanno 10 mila istituti.

Il premier: “Una fatalità”. Se la Procura procede per disastro e omicidio colposo, il presidente del Consiglio sostiene che si è trattato di “una fatalità drammatica”, dal momento che “poteva succedere anche in un’abitazione”, che “non c’erano indizi di pericolosità” e che “nessuno aveva denunciato ipotesi di pericolo”. Aggiunge però che “la sicurezza è la condizione di fondo” e che “sono circa 2500 le scuole di cui bisogna approfondire la situazione”. E ricorda di aver incaricato Guido Bertolaso, nei mesi scorsi, a sottoporre a verifica un lotto di circa 100 scuole. “Abbiamo inserito in Finanziaria un finanziamento di 70 milioni di euro – sottolinea – si tratta soprattutto di scuole in zone sismiche, cercheremo di procedere alla messa in sicurezza”.