E’ scontro politico sulla sicurezza nelle scuole

di isayblog4 21 views0

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All’indomani del crollo di un soffitto in una scuola di Rivoli (Torino) che ha provocato la morte di un ragazzo di 17 anni e il ferimento di molti suoi compagni, è uno scontro a distanza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che parla di “una drammatica fatalità”, e il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che punta il dito contro “la situazione da terzo mondo” dell’edilizia scolastica in Italia e chiede a governo ed enti locali di porre fine al “discorso surreale dei tagli alla scuola”. Per martedì 25 l’associazione Cittadinanzattiva ha proclamato la VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, alla quale parteciperanno 10 mila istituti.

Il premier: “Una fatalità”. Se la Procura procede per disastro e omicidio colposo, il presidente del Consiglio sostiene che si è trattato di “una fatalità drammatica”, dal momento che “poteva succedere anche in un’abitazione”, che “non c’erano indizi di pericolosità” e che “nessuno aveva denunciato ipotesi di pericolo”. Aggiunge però che “la sicurezza è la condizione di fondo” e che “sono circa 2500 le scuole di cui bisogna approfondire la situazione”. E ricorda di aver incaricato Guido Bertolaso, nei mesi scorsi, a sottoporre a verifica un lotto di circa 100 scuole. “Abbiamo inserito in Finanziaria un finanziamento di 70 milioni di euro – sottolinea – si tratta soprattutto di scuole in zone sismiche, cercheremo di procedere alla messa in sicurezza”. E precisa che è responsabilità delle province verificare la sicurezza degli edifici scolastici:

“Non si possono tagliare i fondi e poi parlare di fatalità”. Sono le parole Jacopo, 18 anni, studente della quinta E del liceo Darwin di Rivoli che, con altri compagni di scuola, ha partecipato al presidio a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà Umanistiche dell’Università di Torino, organizzato dalle assemblee “No Gelmini” e “No Tremonti” per manifestare solidarietà ai familiari delle vittime del crollo. “La scuola – dicono Jacopo e i suoi compagni, Luca, Daniele e Roberta – aveva qualche problema che non sembrava però grave, anche se l’anno scorso proprio in quella classe era caduto un lampadario al neon che però non aveva colpito nessuno”.

Studenti, irruzione al Festival di Moretti. Il regista: “Sono con loro”. Gli studenti – delle superiori e universitari – che hanno partecipato al presidio hanno anche compiuto una “irruzione” all’interno del cinema “Massimo”, dove sono in conrso le proiezioni del Torino Film Festival diretto da Nanni Moretti. Dopo aver occupato l’atrio del cinema, alcuni rappresentanti hanno chiesto di poter entrare in sala ma gli organizzatori hanno risposto che avrebbero dovuto aspettare la fine del film, alle 18.15, e lasciare l’atrio “per motivi di sicurezza”. A quel punto gli studenti hanno gridato in coro “vergogna, vergogna” e sono comunque entrati nella sala 1 interrompendo la proiezione. “Non posso stigmatizzare quello che fanno – ha detto Moretti – ma solo comprendere perché anche noi siamo in lutto per quanto accaduto a Rivoli”.

Bonanni: “Gravi responsabilità delle istituzioni”. Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni punta il dito contro le istituzioni: “Bisognerebbe mobilitarsi tutti senza distinzioni politiche e ideologiche – dice – la scuola non deve essere luogo di morte ma di vita e crescita civile e culturale. Il sindacato ha spesso denunciato la situazione fatiscente degli edifici scolastici, da terzo mondo, al Nord, Centro e Sud. Ci sono omissioni e responsabilità gravi degli organi di controllo, degli enti locali e delle istituzioni nazionali”. Il leader della Cisl rileva che “da una parte c’è il discorso surreale dei tagli, dall’altro su questo tema c’è una contrapposizione politica e ideologica spesso strumentale ed esasperata. Invece “c’è bisogno di unità di intenti e responsabilità collettive, la scuola deve diventare il primo problema nazionale. I cittadini vogliono risposte concrete, non bastano le promesse e non servono le polemiche”.

www.repubblica.it

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