Recessione profonda? Il rapporto della Confcommercio: arretra il Pil pro capite

 Si può parlare di grande crisi, con Pil a -3,9% nel 2009, con effetto di trascinamento nullo per il 2010 che così potrebbe chiudere a +0,1% con gli ultimi due trimestri lievemente positivi, ma soprattutto il Pil pro capite che torna indietro al 2001: lo afferma Confcommercio nel suo Rapporto sul Terziario.

“La nostra risulta essere la più ottimistica tra le previsioni in circolazione (il Fondo Monetario e la Commissione Europea dicono -4,4% per il 2009 e, per lo stesso anno, Prometeia indica -4,2%). In ogni caso, se togliamo alla nostra valutazione le variazioni della popolazione residente, nel 2010 avremo un prodotto lordo pro capite inferiore a quello del 2001: in pratica avremo perso dieci anni di crescita economica e, per quanto essa si correli al benessere, avremo subìto, mediamente, una consistente riduzione dei livelli di utilità generati dal consumo su base personale o familiare”.

Il Centro Studi Confcommercio afferma in premessa che questa terza edizione del Rapporto sul Terziario vede la luce mentre siamo tutti impegnati nell’ affannosa ricerca di qualche indizio che possa convincerci che la crisi sia passata. O, meglio, con espressione meno forte ma molto ambigua, che il peggio sia alle spalle.

Estero. La ricetta anticrisi di Obama

 Un nuovo piano per affrontare la crisi bancaria. L’ amministrazione Obama creerà un nuovo organismo pubblico, il Public – Private Investment Program, che dovrà aiutare ad acquistare attività finanziarie “tossiche” fino a 1.000 miliardi di dollari dagli istituti di credito Usa.

Borse di nuovo in rosso e la Ue cerca rimedi

Come volevasi dimostrare l’effetto Ue è durato ben poco. Probabilmente anche per colpa dei soliti speculatori che in queste situazioni guadagnano a mani basse. Ma tant’è che è durata solo due giorni l’euforia sulle Borse del Vecchio Continente. La chiusura in rosso di Wall Street ha raffreddato anche gli umori degli investitori europei. I mercati ora temono le conseguenze della crisi finanziaria sull’economia reale. Già Oltreoceano il colosso Pepsi ha annunciato il licenziamento di 3mila dipendenti e utili in caduta. Inoltre la responsabile della Fed di San Francisco, Janet Yellen, ha affermato che l’economia americana è già entrata in recessione. Per evitare che accada anche in Europa si deve tagliare ancora il costo del denaro, cosa che la Bce non fa.

Fmi: La peggiore crisi dal 1930, Italia in recessione nel 2008-2009

Nel suo ultimo Rapporto sull’economia mondiale, il Fondo monetario internazionale non usa mezzi termini e definisce la crisi economica di questi mesi come “la peggiore dal 1930”. Il Fondo descrive un’economia globale che rallenta dal +5% del 2007 al +3,9% del 2008, per frenare ancora a +3% nel 2009, un ritmo che molti esperti considerano l’orlo della recessione. Secondo gli analisti del Fondo “l’economia mondiale sta entrando in una crescente depressione economica a causa del più pericoloso shock finanziario per le economie avanzate dagli anni Trenta”. Nel luglio scorso il Fmi stimava l’economia mondiale in crescita del 4,1% nel 2008 e del 3,9% nel 2009. Ora però molte cose sono cambiate. “Molte economie avanzate – si legge nel rapporto – sono vicine, o già entrate in recessione, mentre la crescita nelle economie emergenti si è indebolita”. La colpa e’ soprattutto della crisi finanziaria, la quale, dopo il collasso dei subprime ad agosto del 2007 è “peggiorata negli ultimi sei mesi” ed è entrata in una “nuova tumultuosa fase a settembre”. “Non c’è in vista una ripresa – si legge nel rapporto – e quando arriverà sarà graduale”.

Confcommercio su Pil : Recessione alle porte

Secondo i dati Istat, il prodotto interno lordo nel secondo trimestre del 2008 è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,1% rispetto al secondo trimestre del 2007. Confermata dunque la stima preliminare per il dato congiunturale (-0,3%) mentre risulta peggiorato il dato annuo che nella stima preliminare di agosto era stazionario. La diminuzione del Pil dello 0,1% nel secondo trimestre del 2008, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, risulta essere il peggior dato tendenziale dal terzo trimestre del 2003, quando ugualmente si era registrato un calo dello 0,1% su base annua. La crescita acquisita del Pil per il 2008, ovvero la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, è pari a +0,1%.

Icc: la crisi dei consumi colpisce anche i servizi

Non è un quadro “roseo” quello dipinto dall’Indicatore dei Consumi di Confcommercio relativo al mese di aprile. Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, l’andamento negativo dei consumi continua e in più coinvolge anche un settore e come quello dei servizi che solitamente riusciva a “salvarsi”. Ma veniamo ai numeri: l’Icc segnala che ad aprile 2008 i consumi hanno fatto segnare un –0,9% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel complesso dei primi quattro mesi del 2008 la contrazione è stata dell’1,0% contro il +1,0% nell’analogo periodo del 2007. Come detto, il dato negativo si estende per la prima volta anche ai servizi che fanno segnare un –0,8%.

Bersani a Cernobbio: “La politica è debole, ecco come evitare la recessione”

 “Paghiamo 140.000 miliardi di vecchie lire di interesse solo sul debito pubblico, abbiamo una politica debole, istituzioni deboli e investimenti pubblici non adeguati”.

A Cernobbio il ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani ha elencato i problemi italiani: “Primo l’inadeguata stabilità degli investimenti. Poi abbiamo risorse che sono sempre troppo poche, non abbiamo soldi per fare tutto quanto avremmo bisogno, mentre il nostro debito vola”. Tuttavia l’esponente del PD non è pessimista: “Si possono ridurre le spese nella pubblica amministrazione. E’ virtuosa quando ha meno risorse, se a questo aggiungiamo anche la buona fedeltà fiscale che si sta facendo largo nel Paese icredo di poter dire che siamo in grado di affrontare anche questa tempesta”.