Vignale (PDL): “La giunta Bresso spenderà più di 500 mila euro per inviare volantini elettorali mascherati da comunicazione istituzionale ai piemontesi, togliendoli dalle risorse per aziende in crisi, famiglie e servizi sociali. Valuteremo la possibilità di richiedere l’ intervento della Corte dei Conti per bloccare questo uso improprio dei soldi dei piemontesi”.
Pubblica Amministrazione
I.Re.F. Formigoni: “La formazione è la leva anticrisi”
Nel 2010 all’ Istituto Regionale Formazione corsi per 20.000 persone. Al via l’ Accademia di Polizia e scuole per enti locali e medici
Formazione come strumento di sviluppo del capitale umano e di contrasto alla crisi che ha colpito l’ economia internazionale. È l’ idea centrale espressa dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento all’ inaugurazione dell’ anno formativo 2009 – 2010 dell’ IReF (Istituto regionale lombardo di formazione per l’ amministrazione pubblica), all’ auditorium Gaber. Programma intensissimo, se si considera che prevede di fornire corsi a 20.000 persone (nel 2008 – 2009 sono state 18.000). Inoltre aprirà a breve l’ Accademia di Polizia Locale (28 novembre), la Scuola per gli enti locali e la Scuola per i medici di famiglia.
“Il programma di attività che l’ IReF presenta – ha notato Formigoni – si colloca al passaggio dall’ ottava alla nona legislatura e connota la nostra Regione come laboratorio di una formazione a misura d’ uomo, che punta sullo sviluppo del capitale umano come baricentro della sua azione”.
Dati importanti se si considera che recenti ricerche dicono che, nel 2020, alti livelli di formazione e istruzione saranno richiesti per il 31,5% degli occupati e che un altro 50% potrà accedere a un impiego almeno con livelli intermedi di preparazione.
Finanziaria. La Camera approva la legge di bilancio
La riforma della legge di bilancio anche a Montecitorio, come avvenne a palazzo Madama, è stata approvata con voto bipartisan di maggioranza e opposizione. Il testo varato dalla Camera, però, contiene modifiche rispetto a quello uscito dal Senato e dunque la riforma per diventare legge dovrà tornare in Senato.
In mattinata il governo era stato battuto due volte alla Camera sul voto relativo a due emendamenti alla riforma della finanziaria. Entrambi gli emendamenti approvati contro il parere dell’ Esecutivo si riferiscono all’ articolo 21 della riforma della Finanziaria.
Il Mip, la Business School del Politecnico di Milano, festeggia i trent’ anni
Anche un cielo manzoniano – non garantito in questa stagione – ha contribuito alla riuscita del trentesimo anniversario del MIP, la business school del Politecnico di Milano. Location (gergo degli addetti ai lavori) la terrazza della moderna sede dell’ istituto alla Bovisa, proprio di fronte agli ex gasometri: emblemi, entrambi, di una Milano che fu e di quella di oggi. Invitati, i rappresentanti delle principali imprese e organizzazioni pubbliche cui l’ attività del MIP stesso si rivolge e i membri della corefaculty. Notati, tra le molte personalità, Achille Colombo Clerici, Gianni Verga, Francesco Brioschi, Francesco Benvenuti, Fabrizio Rindi, Stefano Preda.
“È un appuntamento importante per noi – ha detto il Presidente del Mip Umberto Bertelè che con il Rettore del Politecnico Giulio Ballio e il Direttore Ginaluca Spina ha fatto gli onori di casa – un’ occasione di soddisfazione per tutta la strada percorsa a partire dal primo Master in Ingegneria della Produzione nel lontano 1979, che ci ha portato a formare oltre 15 mila manager; un’ occasione di riflessione sulle sfide che ci attendono nel futuro e in particolare sulla crescente competizione su scala mondiale cui dobbiamo predisporci”.
Il Mip, nato 30 anni orsono come Consorzio fra il Politecnico di Milano e alcune fra le principali imprese e istituzioni operanti nel nostro paese, ha come missione l’ Innovazione nella Gestione delle Imprese e della Pubblica Amministrazione; come riferimento, nell’ ambito del Politecnico, il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, da cui trae la componente principale della sua faculty e con cui forma la School of Management; tra i suoi obiettivi fondamentali, sfruttando le sinergie fra la componente accademica e le imprese e istituzioni partecipanti, la promozione di attività di alto profilo nell’ ambito della formazione post – laurea e / o post – esperienza e il monitoraggio continuo dei fabbisogni di competenze.
Brunetta: donne in pensione a 65 anni
Le donne dovranno in futuro andare in pensione a 65 anni. Cominciando da quelle che lavorano per la pubblica amministrazione. Ne è convinto il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che intervenendo a Stresa al Forum della Terza Economia ha spiegato che «è necessario porre al centro dell’agenda politica l’obiettivo della perequazione verso l’alto dell’età pensionabile di maschi e femmine». «Per quanto mi riguarda – ha aggiunto l’esponente del governo – sono datore di lavoro di tre milioni e 650 mila persone e mi applicherò con determinazione al perseguimento di questo obiettivo». Un’uscita, quella del ministro, che ha scatenato molte reazioni, soprattutto dal fronte sindacale. Ma anche la politica ha commentato la proposta. E qualche sorpresa arriva anche dall’interno del Pdl, con il leghista Roberto Calderoli che da ministro alla Semplificazione la semplifica con un gioco di parole: «Brunetto-scherzetto». «Prendiamo come una battuta quella detta sulle pensioni dal ministro Brunetta – ha precisato Calderoli – su un argomento di questa importanza, che avrebbe dovuto essere oggetto di un’approfondita discussione politica all’interno della maggioranza. Discussione approfondita che vi è già stata proprio in occasione dell’ultima riforma previdenziale».
CGIL: Con lo slogan ‘semplificare deregolando’, il governo smantella diritti importanti
“Sotto lo slogan ‘semplificare deregolando’, il governo nasconde la volontà di smantellare diritti importanti, a partire da quelli del lavoro”. Lo ha affermato il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni al Cnel, concludendo i lavori del convegno “La controriforma del processo e del diritto del lavoro. A proposito del disegno di legge 1441- quater”, organizzato dalla ‘Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale’ e dalla consulta giuridica della Cgil.
“Si è partiti in estate deregolamentando le forme di lavoro, intervenendo sugli appalti, il sommerso, i precari con cause in corso e i precari della pubblica amministrazione, con un particolare accanimento verso chi è meno in grado di far valere i propri diritti – ha sottolineato il segretario confederale della Cgil – e si continua con le norme sullo sciopero e sul processo del lavoro.
Vendola: Non fuggiamo di fronte al federalismo
”Non fuggiamo dinanzi al federalismo: anzi, vogliamo vedere le carte. Se non sono truccate, allora daremo il nostro contributo”. E’ questa l’opinione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a proposito del dibattito in corso nel Paese sul federalismo fiscale.
”Se il federalismo – ha sottolineato Vendola nel corso della Fiera del Levante – serve solo a riempire l’ampolla della secessione, io diro’ di No. Se sara’ il tema di una nuova unita’ del Paese, allora discuteremo. Se si spezza l’unita’ del sistema formativo non c’e’ piu’ l’Italia. Se si rompe l’universalismo dei diritti sociali, ci si condanna all’esilio nelle piccole patrie. Il ministro Calderoli almeno nei principi propone una traccia prudente. Bene. Discutiamo. Ma dateci le risposte che avete promesso sul finanziamento del Fondo sanitario nazionale”. ”E sappiate – ha aggiunto – che quel fondo va poi ridiscusso a partire dai parametri che lo regolano”.
”E’ difficile immaginare di fare le nozze con i fichi secchi. Di fronte a noi c’e’ una sfida importante, quella del federalismo e il Sud intende partecipare a questa sfida – ha ribadito Vendola – per dimostrare di essere capace di risanare le proprie finanze, di lottare con senso di responsabilita’. Il punto e’ capire, pero’, se si tiene in piedi il Paese”.
Brunetta: L’amministrazione pubblica deve lavorare meglio e costare meno
Riportare la pubblica amministrazione ad essere un pezzo di sviluppo del paese, restituire ai dipendenti pubblici l’orgoglio e il senso della loro missione, garantire la soddisfazione del cittadino-cliente. Questi gli scopi dell’azione del ministero della pubblica amministrazione. Merito, sanzione, responsabilità, sono le parole chiave di un percorso di cambiamento che lavori sulla produttività, sul rendimento, sull’efficacia, sul trovare i giusti incentivi ma anche le legittime sanzioni per distinguere i fannulloni da chi invece opera seriamente e con senso del dovere. Come ha detto il ministro Brunetta, “dobbiamo avere, sviluppare, realizzare un’amministrazione pubblica che lavori meglio e che costi di meno.
La Manovra Economica passa dal Senato alla Camera
Dalla ’Robin Hood Tax’ alla norma sui precari, dalla cancellazione dei ticket sanitari alla ’social card’ per i poveri, dalla riforma dei servizi pubblici locali agli statali e le risorse per la sicurezza. E ancora, dal piano casa alla stretta per enti locali e per i ministeri. Sono molte le misure contenute nel decreto legge da circa 16,5 miliardi su cui il governo ha incassato la fiducia al Senato. Il provvedimento che anticipa di fatto la Finanziaria a prima dell’estate passa alla Camera per il via definitivo martedì.
Il decreto è il primo pezzetto della novità procedurale inaugurata dal Tremonti: la manovra economica triennale da oltre 36 miliardi (36,28 mld), di cui circa 30 di tagli alla spesa dal 2009 al 2011.
A settembre, quindi, la legge Finanziaria dovrebbe contenere soltanto le tabelle e poche disposizioni e comunque essere priva di contenuti politici. Il governo punta così a conseguire il pareggio di bilancio alla fine del triennio, come concordato con Bruxelles.
Queste le principali novità contenute nel decreto.
Napoli (PdL): La norma parlamentare consente al precario di monetizzare subito i propri diritti
“La norma che consente ai precari di monetizzare il mancato rinnovo del contratto ed elimina in questo modo il contenzioso giudiziario fra datore e lavoratore, non è punitiva e incostituzionale come la sinistra si affanna a far credere. E’ falso. Pd e Idv farebbero bene a fermare la loro rincorsa se non vogliono affogare nella demagogia.” Lo ha affermato il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, che ha spiegato: “Si tratta, prima di tutto, di una norma riferita al contenzioso ’in essere’ e non è affatto invasiva rispetto all’azione giudiziaria. Chi denuncia il profilo di incostituzionalità della norma lo fa dimenticando che esiste già nella legislazione sul lavoro un istituto che prevede l’attivazione facoltativa della rescissione in bonis del lavoro precario.