Al via ieri mattina la prima riunione del tavolo tecnico – politico che da qui a martedì dovrà individuare le misure utili alla redazione del piano per il rilancio dell’ edilizia e dell’ economia. Misure che dovranno essere pienamente condivise dalle parti e che dovranno rispettare le competenze di ciascun soggetto istituzionale. Dopo l’ altolà delle Regioni il Governo ha accolto la richiesta degli enti locali di rinunciare a presentare il provvedimento per l’ edilizia sottoforma di decreto legge.
piano casa
Casa, slitta il piano del governo. No delle Regioni all’ ipotesi decreto
Silvio Berlusconi ha presentato ieri il piano casa alle Regioni. Il presidente del Consiglio ha sottolineato gli effetti del progetto: se solo il 10% delle famiglie proprietarie di mono o bifamiliari facesse lavori di ampliamento, si attiverebbero dai 50 – 60 miliardi di giro di affari. Ma lo scontro politico sul progetto non si placa. Dopo il no delle Regioni all’ ipotesi decreto slitta il piano del governo.
Piano Casa, Napolitano rimanda il confronto e slitta il varo del DL
Slitta il varo del DL dopo l’ incontro di Berlusconi al Quirinale. Procede l’ iter del Piano Casa per l’ aumento delle cubature, che dovrà tenere presenti le osservazioni mosse dal Presidente della Repubblica. L’ incontro tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano per la valutazione delle condizioni di necessità e urgenza in cui versa il settore edile. Già dai giorni scorsi era infatti emersa la proposta di far procedere il Piano Casa su due binari paralleli.
In parlamento. Piano casa: conferenze Stato – Regioni e Unificata
La Conferenza Unificata nella riunione del 12 marzo scorso ha reso parere favorevole sullo Schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che contiene in allegato il Piano nazionale di edilizia abitativa, in attuazione di quanto previsto dall’ art.11 del DL 112 / 2008, convertito dalla L.133 / 2008. L’ Allegato allo Schema, più volte modificato a seguito di proposte formulate dalle Regioni nel corso di varie riunioni tecniche, definisce, in particolare, le risorse da destinare agli interventi previsti, in attuazione di quanto disposto nell’ Accordo siglato tra Governo e Regioni il 5 marzo 2009, nel quale le parti hanno definito linee comuni in materia di interventi relativi all’ edilizia residenziale pubblica.
Piano casa. Silvio Berlusconi vuole un decreto legge
“Perché, ha spiegato in Consiglio dei ministri, siamo inondati di fax e messaggi di cittadini che chiedono informazioni e vogliono partire coi lavori. C’ è un sondaggio che dimostra come,
Inu: comunicato della Giunta sul piano casa del Governo
L’ Istituto Nazionale di Urbanistica ha diffuso un comunicato in cui esprime la propria posizione circa le ipotesi riportate dalla stampa sulle norme che il Governo intende varare in materia di edilizia privata e in particolare quelle relative all’ incremento del 20% degli edifici residenziali esistenti. Qui di seguito ne riportiamo il testo diffuso dal sito ufficiale INU.
Piano Casa, per il Governo possibile l’ emanazione di un DL
In arrivo il “Piano Casa” per l’ aumento delle cubature e la riqualificazione degli edifici costruiti prima del 1989. Dopo il nulla di fatto registrato nel Consiglio dei Ministri di venerdì 13 marzo, il provvedimento potrebbe essere pronto per la discussione. I requisiti di necessità e urgenza saranno valutati dal Presidente della Repubblica. E infatti, prima di approdare al nuovo CdM, fissato per il 20 marzo, il testo sarà analizzato tra Silvio Berlusconi e il Presidente della Repubblica, per poi passare a metà settimana all’ esame della Conferenza Stato – Regioni. Sono proprio le Regioni, come ha ricordato il Ministro Raffaele Fitto, ad avere la competenza sulle cubature.
Piano Casa, trattative ancora in corso nella maggioranza
Il Presidente Berlusconi ha esposto al Consiglio dei Ministri le linee guida di un’ iniziativa legislativa, attualmente allo studio del Governo, finalizzata ad un rilancio dell’ attività edilizia e del tessuto urbanistico, nonché ad un incisivo miglioramento e rinnovamento del patrimonio edilizio non rispondente ai più aggiornati criteri tecnologici ed energetici. L’ esame dell’ iniziativa al quale hanno partecipato tutti i Ministri esprimendo consenso e suggerendo proposte, è sollecitato anche dall’ esigenza di dare impulso al sistema economico. La discussione proseguirà nella prossima riunione del Consiglio.
Rispondendo alle domande dei giornalisti il Ministro Sacconi ha manifestato dubbi sullo strumento legislativo da adottare. La regolamentazione del Piano straordinario di edilizia potrà assumere infatti la forma del decreto legge o del disegno di legge. Il Piano Casa per l’ edilizia residenziale, iniziato col DL 112 / 2008, non ha avuto sbocchi significativi nella riunione del CdM del 13 marzo. Sono infatti ancora in corso le trattative all’ interno della maggioranza. Il piano si arricchirà molto probabilmente di nuove misure, che accomunano la soluzione dell’ emergenza abitativa alla possibilità di ampliamento data ai proprietari di immobili esistenti.
Il nuovo piano di Berlusconi: le licenze sostituite da perizie giurate di un tecnico
Una norma che da sola sarebbe un volano enorme per l’ edilizia e le attività collegate. Berlusconi ha elaborato un piano in due fasi. Primo: una bozza di progetto di legge da smistare e far approvare a tutte le Regioni del centrodestra, in testa Veneto, Lombardia e Sicilia, per consentire di aumentare la cubatura delle abitazioni esistenti. Secondo: un provvedimento giuridico da varare in Consiglio dei ministri, che riformuli buona parte della normativa nazionale in materia, snellendo le procedure e modificando il rapporto fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione in tema di costruzioni. Sta gestendo l’ idea con i suoi più stretti collaboratori, ha coinvolto nel progetto i ministri Tremonti, Sacconi, Matteoli, Fitto e Alfano. L’ intenzione è dare una scossa all’ economia che ricordi quella del Dopoguerra e consenta il rinnovamento edilizio del Paese. A Palazzo Chigi il Cavaliere non ha dato dettagli ma ha detto che “quando l’ edilizia va, tutto il resto va di conseguenza”.
Piano casa, no di Franceschini: il leader del Pd boccia la proposta di Berlusconi
“C’ è assolutamente bisogno di far ripartire l’ economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perché gli italiani non avendo soldi non spendono più – ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini – . Ma la proposta del governo è senz’ altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell’ Italia e per di più campata in aria”. Per Franceschini si tratta di una proposta un po’ sulla luna perché “Berlusconi parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo o quarto piano, dove aggiungono le stanze sul pianerottolo”. Secondo il segretario del Pd perciò questo nuovo piano per l’ edilizia è pericolosissimo soprattutto in Italia perché “quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio, quindi la proposta è bocciata: è come se un paese arabo bruciasse il petrolio”.